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[News] Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: un appello per il 4 novembre
- Subject: [News] Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: un appello per il 4 novembre
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Tue, 29 Oct 2013 08:16:59 +0000
- Importance: Normal
- Reply-to: a.marescotti at peacelink.it
- Sensitivity: Normal
<P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">==============================</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">==============================</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Numero 528 del 29 ottobre 2013</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN style="mso-spacerun: yes"><FONT size=2 face="Courier New"></FONT></SPAN> </P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">In questo numero:</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">1. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">2. Maria G. Di Rienzo (a cura di): Manuale per l'azione diretta nonviolenta (parte seconda)</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><?xml:namespace prefix = "o" ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p><FONT size=2 face="Courier New"> </FONT></o:p></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">1. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT size=2 face="Courier New"> </FONT></o:p></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Ogni vittima ha il volto di Abele.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT size=2 face="Courier New"> </FONT></o:p></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">2. STRUMENTI. MARIA G. DI RIENZO (A CURA DI): MANUALE PER L'AZIONE DIRETTA NONVIOLENTA (PARTE SECONDA) </FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">[Riproduciamo questo manuale curato da Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) che ha avuto ampia circolazione nello scorso decennio nei movimenti ecologisti, femministi, nonviolenti.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Maria G. Di Rienzo e' una delle principali collaboratrici di questo foglio; prestigiosa intellettuale femminista, saggista, giornalista, narratrice, regista teatrale e commediografa, formatrice, ha svolto rilevanti ricerche storiche sulle donne italiane per conto del Dipartimento di Storia Economica dell'Universita' di Sydney (Australia); e' impegnata nel movimento delle donne, nella Rete di Lilliput, in esperienze di solidarieta' e in difesa dei diritti umani, per la pace e la nonviolenza. Tra le opere di Maria G. Di Rienzo: con Monica Lanfranco (a cura di), Donne disarmanti, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003; con Monica Lanfranco (a cura di), Senza velo. Donne nell'islam contro l'integralismo, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2005; (a cura di), Voci dalla rete. Come le donne stanno cambiando il mondo, Forum, Udine 2011. Cfr. il suo blog lunanuvola.wordpress.com Un piu' ampio profilo di Maria G. Di Rienzo in forma di intervista e' in "Notizie minime della nonviolenza" n. 81; si veda anche l'intervista in "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 250, e quella nei "Telegrammi" n. 425]</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN style="mso-spacerun: yes"><FONT size=2 face="Courier New"></FONT></SPAN> </P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Il processo del consenso condiviso</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Il consenso condiviso e' una forma per prendere decisioni di modo che esse siano cooperative e non coercitive. Sebbene sia in se' piuttosto semplice, di solito richiede qualche sforzo per essere capito e praticato, e un po' di esperienza per funzionare bene. In breve: un gruppo di persone si riunisce, solleva una questione, la discute, ipotizza varie soluzioni e sceglie quella che soddisfa l'intero gruppo.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Il consenso non e' unanimita': la decisione finale, di solito, non coincide con la prima preferenza di ciascun individuo del gruppo, e ci saranno persone a cui il risultato finale non piacera' parzialmente o del tutto, ma sara' una decisione a cui tutti avranno acconsentito e a cui ciascuno sara' disposto, a livelli diversi, a cooperare.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Se non c'e' l'onesta volonta' di venirsi incontro, il consenso condiviso non funziona. Non funziona quando vi sono individui che vogliono mantenere posizioni di potere, che non possono o non vogliono cooperare. Il consenso condiviso e' un processo che permette a ciascun individuo del gruppo di partecipare e di lavorare e prendere decisioni insieme agli altri, in maniera nonviolenta: un risultato di vera democrazia, che di solito attrae molto la gente che ha sofferto a causa di dominio od oppressione. Il consenso da' alla gente il potere di prendere decisioni, e allo stesso tempo richiede a ciascuno di assumere responsabilita' per tali decisioni. Non rinuncia al potere (e' potere-insieme), non chiede di trasferire responsabilita' su rappresentanti, ma domanda che noi la si assuma completamente.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">L'alternativa e' il voto, ma il voto e' qualcosa di diverso da un processo di incontro: e' piuttosto una procedura. Il voto implica che una parte del gruppo non sara' assolutamente soddisfatta, e non portera' il proprio contributo all'azione comune o lo portera' in misura molto minore di quanto avrebbe potuto. Anche il voto puo' produrre decisioni finali soddisfacenti, ove ci si trovi in presenza di un gruppo in cui ciascun individuo e' sereno e tollerante, o dove l'opinione sulla questione sia unanime, ma questa e' una situazione limite, difficile da sperimentare: e' piu' facile che ci si trovi invece in presenza di competizione per il potere nel gruppo, con la conseguente frattura in fazioni ed il rischio di coercizione.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Se il processo del consenso e' agito bene, ciascun membro del gruppo potra' esporre le sue idee, le sue preoccupazioni e le sue opinioni. A differenza del voto, il consenso da' valore al sentimento, all'emozione, al come-ci-si-sente, perche' questo, nell'azione diretta nonviolenta, fa la differenza. (Nessuno avrebbe potuto ordinare a centinaia di persone, a Seattle, di farsi arrestare perche' la maggioranza aveva votato e deciso, ma centinaia di persone motivate dal processo del consenso hanno deciso volontariamente di patire l'arresto: responsabilmente, e sostenute dai gruppi di supporto).</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">*</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Passi del consenso:</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Questione portata alla ribalta: qual e' il problema?</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Chiarificare il problema, metterlo nel contesto.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Discussione finalizzata a tirar fuori idee, preoccupazioni, prospettive.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Notate i consensi e i disaccordi su ciascuna proposta e le ragioni che li sostengono. Discutete queste ragioni.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Sintetizzate le idee/soluzioni proposte, vedete se e' possibile una terza via che comprenda anche soluzioni apparentemente non conciliabili.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Valutate le differenti idee finche' una sembra incontrare il favore del gruppo. A questo punto ciascuno dovra' esprimere chiaramente il proprio consenso.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Stabilite ora come la decisione diventera' azione concreta: chi fara' che cosa e dove e quando.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Assicuratevi che nulla sia lasciato in sospeso. Ribadite i punti essenziali dell'azione che e' stata decisa prima di chiudere.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">*</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Esempio: "Il caso del ristorante cinese" (di Susan Sandler)</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Otto persone vogliono andare a mangiare insieme in un ristorante. Bisogna decidere quale.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Unanimita': accade che la prima preferenza espressa da tutti e tutte sia un ristorante messicano (bello se succede, ma come sapete non accade molto spesso tranne che fra due persone).</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Seguire il/la leader: una persona vuole andare ad un ristorante veneto tipico e gli altri/le altre vogliono fare cio' che questa persona desidera piu' di quanto vogliano mangiare il cibo che preferiscono; oppure, credono che questa persona sappia meglio di loro qual e' il bene per tutti (la decisione viene presa facilmente, ma si basa sulla bassa autostima delle persone e sul "culto della personalita'" del/della leader).</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Compromesso: alcuni vogliono andare a mangiare la pizza, altri vogliono andare in un ristorante che serva pesce, altri ancora vogliono andare al ristorante vegetariano. Si decide che questa volta si andra' a mangiare la pizza, la prossima a mangiare pesce, e la prossima ancora al ristorante vegetariano (nessuno ha veramente quello che voleva, ma ognuno ha almeno una parte di cio' che voleva).</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Maggioranza: Se cinque persone vogliono andare a mangiare pesce, due vogliono andare al ristorante vegetariano, e una vuole la pizza, si decide di andare a mangiare pesce, perche' e' questo che la maggioranza vuole (soddisfa la maggioranza delle persone, ma la minoranza si sente frustrata e puo' allontanarsi se continua a perdere troppe volte).</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Intensita' delle preferenze: lo scenario e' quello precedente. Ma le due persone che vogliono andare al ristorante vegetariano sono vegetariane, e si rifiutano di mangiare pesce, mentre quello che vuole la pizza non puo' spendere piu' di 15.000 lire. Le persone che sono vegetariane hanno ragioni molto forti per non andare a mangiare pesce, mentre quelle che lo desideravano non ne hanno di altrettanto forti se non quello di mangiare qualcosa di "diverso dal solito"; pero' la persona che vuole la pizza non puo' permettersi il ristorante vegetariano: cosi', si va tutti a mangiare la pizza (questo e' il tipo di decisione detta "minimo comun denominatore" e di solito non e' del tutto soddisfacente).</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Incontrare i desideri di ciascuno, ovvero il consenso condiviso: si decide per un ristorante cinese: e' qualcosa di diverso dal solito, ha piatti di pesce e piatti di verdure, e ciascuno contribuira' a coprire la spesa per la persona che non puo' spendere piu' di 15.000 lire (i desideri di ciascuno sono stati incontrati, si e' trovata una soluzione e tutti sentono che e' la migliore. Non vi e' stato compromesso o amalgama delle preferenze, ma una "terza via").</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Notate questo: ciascuna delle decisioni puo' essere presa cooperativamente (tutti sono d'accordo che la soluzione trovata e' la migliore), in modo coercitivo (la gente contraria viene convinta per intimidazione o paura, ecc.), per esaurimento (la gente concorda per stanchezza, perche' non ha piu' voglia di trovare una soluzione, ecc.). Il consenso condiviso e' lo spirito che informa il processo, ovvero la volonta' di venirsi incontro, piu' che la forma del processo stesso. Tenete quindi presente, quando lo usate, che non e' necessario avere "vincitori e vinti" in una discussione: potra' esserci un'idea totalmente nuova che terra' insieme le prospettive ed i desideri di tutti e tutte.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">*</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">I problemi piu' comuni durante il processo decisionale (e come superarli)</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Scarso ascolto:</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Marta dice: "Credo che il convegno dovrebbe avere piu' relatrici, i relatori sono quasi tutti uomini. Ad esempio, invece di Paolo potrebbe parlare Giovanna, che e' dello stesso gruppo".</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Enrica risponde: "Non credo che nessuno dovrebbe rimpiazzare Paolo, e' bravissimo, ha fatto tanto nell'ultima azione".</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">E Riccardo dice: "Io invece sono d'accordo con Marta, neppure a me piace Paolo".</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Notate bene: Marta non ha detto ne' che Paolo non sia competente, ne' che Paolo non le piaccia...</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Possibili soluzioni: ponete all'attenzione del gruppo il fatto che non ci si sta ascoltando chiaramente, suggerite di lasciare un piccolo spazio di silenzio fra gli interventi, di modo che ognuno possa riflettere su quanto e' stato detto prima di parlare. Lo scarso ascolto puo' essere prodotto da un clima agitato e nervoso: cercate di minimizzare la tensione dando messaggi di empatia e comprensione, anche con linguaggio non verbale.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Mancanza di centratura: Ovvero, la gente parla di istanze differenti o di differenti aspetti della stessa istanza e non si capisce.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Possibili soluzioni: fate una lista delle questioni che ognuno vuole discutere, sistematizzatele in categorie (organizzazione, raccolta fondi, ecc.) e affrontatele una per una. Oppure, dividetevi in piccoli gruppi che siano interessati a parlare di un'istanza specifica o dello specifico aspetto della stessa.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Ripetizioni: la gente continua a ripetersi e pare che non si stia andando verso nessun accordo. Per esempio Marta dice: "Quest'idea non mi piace". E Riccardo risponde: "A me si', penso che sara' divertente". E Marta replica: "Sara' anche divertente, ma a me non piace". E Riccardo: "Dovremmo farlo. E' divertente". E Marta: "Ma a me non piace..." e via di seguito.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Possibili soluzioni: uscite dalla secca cercando di determinare le aree e le ragioni dell'accordo o del disaccordo sull'idea; portate all'attenzione del gruppo che ci si sta ripetendo e chiedete a Marta e Riccardo di tirar fuori altre idee, chiedetelo anche agli altri. Suggerite voi stessi un'altra soluzione, possibilmente inusuale o persino un po' "scema", di modo da stimolare la discussione e la produzione di pensiero. Oppure, suggerite di indirizzare la discussione su un altro punto o su un'altra istanza.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Competizione per l'idea migliore: la gente tenta di dimostrare che la propria idea e' migliore delle altre, di solito sminuendo o deprecando le idee altrui.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Marta: "Credo che la mia soluzione sia quella giusta, non costa molto".</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Riccardo: "Io credo che la mia sia migliore, a livello di qualita'".</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Enrica: "Be', io vedo falle in entrambe le vostre opzioni. La mia idea e' migliore di entrambe le vostre".</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Possibili soluzioni: tentate di de-personalizzare la discussione, riferendovi agli aspetti di ciascuna idea prospettata, e non alle persone che la prospettano; fate una lista dei pro e dei contro di ciascuna idea e fate notare che nessuna idea e' priva di falle e nessuna e' completamente fallimentare. Provate a combinare fra loro le parti migliori di ciascuna idea in un nuovo progetto. Contribuite a rinforzare l'autostima di ogni persona che ne abbia espressa una, lodando ciascuno e ciascuna per il suo lavoro e le sue proposte.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Verbosita': una o piu' persone tendono a parlare troppo a lungo (della serie "Saro' breve - e dopo tre quarti d'ora - ... so di aver parlato tanto, ma volevo solo aggiungere che...").</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Possibili soluzioni: vedete se e' il caso, e se c'e' la possibilita', di dividervi in gruppi piu' piccoli in cui ciascuno parli finche' e' stufo. Interrompete gentilmente chi si comporta in questo modo, facendo notare che anche altri vogliono parlare. Usate dei limitatori di tempo: ovvero, adesso faremo un giro di interventi sulla questione e ognuno dovra' durare non piu' di 5 minuti.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Passivita' o timidezza: alcune persone non dicono nulla, sembrano distanti o riluttanti ad intervenire e a sentirsi parte del gruppo. Invitati ad esprimersi spesso tacciono, dicono di non aver opinioni al proposito, oppure che quello che si decide a loro "comunque" va bene.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Possibili soluzioni: parlate con loro separatamente, ad incontro terminato, chiedete come si sentono rispetto al gruppo, cosa potrebbe aiutarli a sentirsi parte del gruppo, cosa impedisce loro di esprimersi. Incoraggiate i membri silenziosi a presentarsi, a raccontare un'esperienza, a dire cos'e' importante per loro. Prevedete sempre, negli incontri, un po' di tempo iniziale per dare il benvenuto alle persone nuove (e anche se non ce ne sono, datevi il ben-ritrovato l'un l'altro). Provate a vedere se dividendovi in gruppi piu' piccoli queste persone riescono ad esprimersi. Oppure, cantate una canzone tutti insieme, usate un po' di tempo per la celebrazione, la chiacchiera informale, ecc.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Mancanza di informazioni: Siamo tutti d'accordo per l'acquisto della segreteria telefonica per la nostra sede, ma il tesoriere questa sera non e' venuto all'incontro e percio' dobbiamo posporre la decisione.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Possibili soluzioni: telefonate alla persona che ha le informazioni, mentre il gruppo passa a discutere d'altro. Tornate sulla questione quando avete le informazioni. Oppure, ipotizzate i vari scenari e scegliete cosa fare in ogni caso (decisioni "contingenti"). Assicuratevi che le informazioni necessarie siano disponibili alla prossima riunione.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">L'evitare il problema: questioni difficili sono evitate invece di essere maneggiate e risolte: Marta dice: "Dovremmo parlare di come si e' comportata Enrica l'ultima volta" e Riccardo risponde: "Non potremmo farlo dopo? Abbiamo cose piu' urgenti e poi io non ho voglia di parlarne". E Nadia aggiunge: "Si', per favore, parliamo di qualcosa di piu' piacevole". Evitare il problema significa che esso si presentera' sempre piu' pressante e non maneggevole in futuro; inoltre, impedisce all'intero gruppo di essere coeso ed efficace su altre questioni.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Possibili soluzioni: organizzate incontri specifici per parlare dei problemi che si incontrano nel gruppo; puo' accadere che sia necessario chiedere ad una persona di abbandonare il gruppo, ma questo puo' essere fatto in maniera civile, spiegando a lui o lei che la divergenza di scopi ed obiettivi e modi non ci permette di lavorare insieme, ma che lui o lei puo' essere piu' efficace e trovare maggior soddisfazione in gruppi che lavorano in maniera diversa.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Il perdersi su problemi minori: un sacco di tempo viene speso su dettagli. Per esempio, il gruppo ha deciso di produrre un bollettino, ha deciso gli articoli che vi appariranno, ma continua a discutere sul fatto se sia meglio mettere l'articolo di Marta a pag. 2 o a pag. 3...</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Possibili soluzioni: date potere a chi desidera occuparsene formando un comitato, un piccolo gruppo a parte che decidera' tali dettagli; in presenza di un accordo generale, incoraggiate il gruppo a passare oltre.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Scarso seguito: la gente si dimentica di fare cio' che aveva concordato di fare o semplicemente non lo fa. Tipico: "Ma non dovevi farli tu i volantini?" - "Ah, dovevo farli io?".</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Possibili soluzioni: ogniqualvolta una decisione viene raggiunta, assicuratevi che tutti i passi necessari alla sua realizzazione siano stati discussi e affidati a qualcuno; alla fine dell'incontro riassumete rapidamente gli incarichi che ognuno si e' assunto, accertatevi che chiunque si e' assunto un compito lo abbia fatto di buon grado.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Polarizzazione: due o piu' persone insistono su polarizzazioni che si contraddicono, o si sviluppano due fazioni polarizzate. Esempio: Marta dice che si rifiuta di considerare qualsiasi proposta che includa il vendere una macchina di proprieta' dell'associazione; Riccardo risponde che finche' la macchina non sara' venduta lui non sosterra' nessun'altra azione del gruppo.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Possibili soluzioni: cercate di capire su cosa si basano entrambe le posizioni, quali sono le vere preoccupazioni dietro alle parole che vengono dette; fate una lista dei benefici e dei costi di ciascuna opzione e sottolineate che entrambe sono possibili ed entrambe hanno pregi e difetti; fate in modo che le due fazioni si incontrino e discutano fuori dal gruppo; dividetevi in due gruppi e se possibile separatevi in modo amichevole.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Manipolazione, giochi di potere, manovre: alcuni tentano di manipolare altri affinche' accettino le loro idee e proposte; decisioni importanti vengono prese in modo separato dal gruppo da un ristretto numero di persone; arrivano agli incontri persone mai viste prima che fanno tutte il medesimo intervento a sostegno di un'opzione.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Possibili soluzioni: non abbiate timore di nominare la poverta' di questi processi, chiedete che le opzioni vengano valutate esclusivamente sul merito e non in base alle persone che le sostengono; insistete affinche' ogni questione sia discussa dall'intero gruppo; come gruppo, prendetevi il tempo di studiare le tecniche manipolative e di propaganda al fine di evitarle; insistete sul fatto che il processo del consenso prevede che ogni persona desideri cooperare in modo onesto con le altre e che ogni persona dev'essere disponibile al cambiamento durante la discussione; chiedete a coloro che non vogliono aderire a questo modello di lavoro di lasciare il gruppo e di formarne uno che risponda meglio alle loro esigenze.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Dominio, idee legate ad un individuo specifico: una o piu' persone dominano il gruppo; la gente e' seccata, o abbandona il gruppo, o partecipa scarsamente; altri individui accettano o scartano le proposte in base al comportamento del leader o dei leader. Per esempio, Riccardo e' fra i fondatori del gruppo, e tutti si aspettano che sia lui a parlare in pubblico, a tirar fuori idee e soluzioni, e a decidere cosa fare. E la conversazione su una questione qualsiasi puo' presentarsi cosi': Riccardo dice: "Credo che il nostro gruppo dovrebbe produrre un bollettino mensile". Marta interviene: "L'idea di Riccardo mi piace davvero". Dopo qualche minuto Riccardo cambia opinione: "Pensandoci un attimo - dice - ho paura che ci porterebbe via troppo tempo". E subito Marta interviene di nuovo: "Sono d'accordo con Riccardo, un bollettino porta via troppo tempo".</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Possibili soluzioni: parlate con Riccardo fuori dal gruppo, condividete con lui le vostre preoccupazioni e chiedetegli come lui si sente in questa situazione; adottate la modalita' a cerchio nel gruppo, di modo che chiunque possa vedere chiunque altro e parlargli; chiedete a chi resta in silenzio se puo' dare un apporto alla discussione; insistete affinche' tutti esprimano la loro opinione; cercate di risolvere fuori dal gruppo il conflitto tra individui.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Attacchi personali: urla, insulti, denigrazioni, "pubbliche denunce", minacce dirette o indirette.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Possibili soluzioni: spiegate come vi sentite durante questi momenti; discutete su come ci si sente essendo attaccati; cercate di parlare alle persone separatamente e chiedete loro di discutere la loro rabbia verso gli altri e la loro paura degli altri: se possibile, assorbite la rabbia e disperdete la paura.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Noia, bassa energia, scarsa partecipazione.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Possibili soluzioni: rivedete il modo in cui tenete gli incontri, aggiungetevi elementi di facilitazione, di divertimento, di interesse, di creativita'; mettetevi in cerchio e fate qualcosa che coinvolga tutti: una canzone, una meditazione, un gioco; domandate alle persone presenti perche' sono stanche; chiamate quelle che avrebbero dovuto esserci e chiedete loro cosa li tiene lontani e cosa invece potrebbe riavvicinarli; riducete il tempo degli incontri, se la loro lunghezza e' il problema, e aggiungete un elemento di celebrazione per ogni decisione presa.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">*</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Risposta nonviolenta alla violenza personale</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">La nonviolenza si focalizza sulla comunicazione.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">I tuoi obiettivi devono essere ragionevoli. Devi credere di essere nel giusto ed essere capace di comunicare questo ai tuoi oppositori.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Mantieni il piu' possibile il contatto tramite lo sguardo.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Non compiere gesti bruschi. Muoviti lentamente. Quando e' possibile, di' ai tuoi oppositori cosa stai per fare prima di farlo. Non dir nulla che li spaventi, che sia sprezzante od ostile.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Non farti scrupolo di attestare l'ovvio; di' semplicemente: "Lei mi sta gridando addosso", "Lei mi sta facendo male al braccio".</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Spesso, nel cominciare un atto di violenza, l'offensore ha forti aspettative su come la sua vittima si comportera'. Se tu riesci a comportarti in modo diverso, un modo che non spaventi, puoi interrompere il flusso degli eventi che condurrebbero al culmine dell'atto violento.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Cerca di farti amica la miglior natura del tuo oppositore; persino il piu' brutale e brutalizzato di noi ha qualche scintilla di decenza che il difensore nonviolento puo' raggiungere.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Non interrompere l'azione in risposta alla violenza; qui devi agire "a pelle". La miglior regola e' di resistere fermamente il piu' possibile senza accrescere la rabbia o la violenza. Prova approcci differenti e continua a tentare di cambiare la visione che il tuo oppositore ha della situazione.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Fai parlare i tuoi oppositori e ascolta quel che ti dicono. Incoraggiali a parlare di cio' in cui credono, dei loro desideri, delle loro paure. Non dare inizio ad una discussione, ma allo stesso tempo non dare l'impressione di essere d'accordo con le asserzioni crudeli o immorali. L'ascolto e' piu' importante di cio' che dirai; mantieni il dialogo e mantieni la calma.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">*</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Gruppi per l'affinita'</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Un gruppo per affinita' e' un gruppo di persone che condivide appunto un'affinita', in cui ciascuno conosce i punti di forza e i punti di debolezza dell'altro, e vuole agire politicamente insieme. La maggior parte di noi ha esperienza dell'essere parte di un gruppo (per esempio da bambini, quando facevamo parte del gruppo del nostro quartiere, o di una squadra sportiva). I gruppi per affinita' hanno pero' delle sostanziali differenze, che concernono il non uso della gerarchia, la fiducia, la responsabilita'. Il concetto ha una lunga storia. I gruppi per affinita' si svilupparono durante la guerra civile spagnola e sono stati usati con sorprendente successo, durante gli ultimi trent'anni, dai movimenti femminista, antinucleare, per la giustizia sociale, in tutto il mondo.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Con chi formare un gruppo per affinita'?</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Con le persone che conoscete, e che condividono le vostre opinioni sulle istanze in questione. Il punto importante e' che condividiate qualcos'altro, oltre a cio', un'affinita' che vi porta a stare insieme e, soprattutto, a fidarvi l'uno dell'altro. Dovete condividere un'idea su cio' che volete individualmente e cio' che volete come gruppo; come queste due cose si conciliano, che tipo di sostegno chiedete agli altri e che tipo di sostegno siete disposti a dare.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Organizzazione</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">All'interno di un gruppo per affinita' c'e' una vasta gamma di ruoli che una persona puo' assumere. Molti di questi deriveranno dalla ragion d'essere del gruppo per affinita', ma possono includere addetti all'ufficio stampa, ai contatti con i giornalisti, i facilitatori, l'osservatorio legale, il o la portavoce rispetto agli altri gruppi, ecc. Inoltre, un gruppo per affinita' puo' specializzarsi in un ruolo specifico nel mentre interagisce con altri gruppi: ci sono gruppi per affinita' specializzati nel ruolo legale, o di primo soccorso durante le azioni dirette nonviolente, o di intrattenimento e persino di catering... in questo modo, il gruppo per affinita', oltre a lavorare per la causa che si e' dato, permette ad altri gruppi di fare altri lavori.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Supporto</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Un aspetto importantissimo dei gruppi per affinita' e' il gruppo di supporto che non agisce direttamente sulla strada: il supporto e' fondamentale per la riuscita dell'azione, e merita di essere celebrato quanto il ruolo sulla strada. Il gruppo di supporto, oltre ad informare stampa, parenti degli attivisti, ecc. su quanto sta accadendo, si prende cura ad esempio delle case, delle piante e degli animali di chi sta portando avanti l'azione... Sembrano banalita', ma la gente e' molto piu' pronta ad agire (e persino a rischiare di piu') se sa di poter contare su un sostegno di questo tipo. Tutti i ruoli e le abilita' all'interno di un gruppo per affinita' sono necessari. Nessuno e' piu' importante di un altro.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Lo scopo alla fine di tutto e' l'essere riusciti ad aver cura l'uno dell'altro, nel mentre si lavora al massimo grado di un cambiamento sociale costruttivo.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">*</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Note sui gruppi per affinita' e i gruppi di supporto</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Gruppo per affinita'</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Un gruppo di 5/20 persone che hanno un'affinita' in comune, fanno insieme lavoro sociale e si sostengono l'un l'altro.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Storia</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Le persone si sono sempre riunite in piccoli gruppi, e' un arrangiamento naturale. Il termine "gruppo per affinita'" viene dalla guerra civile in Spagna, dove verso la fine degli anni '30 gli anarchici si organizzarono in "grupos de afinidad".</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Ragioni per lavorare in gruppi per affinita'</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- elimina la sensazione d'isolamento dell'essere una persona in una folla numerosa;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- fornisce un modo di organizzarsi in cui ciascuno lavora e prende decisioni con gente che conosce;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- trasforma una massa confusa di 1.500 persone in cento gruppi organizzati di quindici;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- fornisce sostegno emotivo ad ogni persona: insieme resistiamo, da soli possiamo perdere la calma;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- fa' in modo che ciascuno sia responsabile di qualcun altro. Se qualcuno perde il controllo e si comporta in modo strano, allora c'e' qualcun altro pronto a fornire aiuto e ad evitare problemi;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- aiuta a prevenire il tentativo dei provocatori di distruggere le nostre azioni. Esempio: nel 1977, durante le proteste contro il nucleare di Diablo Canyon, furono arrestate 47 persone; due di esse erano vicesceriffi (e uno portava con se' un coltello).</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Formare un gruppo per affinita'</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Con chi?</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- spesso con gli amici e i colleghi di lavoro;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- a volte con persone di gruppi diversi che si incontrano per preparare azioni nonviolente;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- molto spesso con le persone che si conoscono durante i seminari nonviolenti.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Struttura del gruppo</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Durante le azioni dirette, di solito 5/10 persone che rischiano l'arresto e 5/10 persone nei gruppi di supporto.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Queste ultime sono molto importanti: fanno tutto il cosiddetto "lavoro concreto" e spesso non ricevono sufficiente riconoscimento (il sostegno alle persone in carcere: occuparsi della loro famiglia, dei loro animali domestici e piante, chiamare al lavoro e i parenti, ecc. e' quanto fa un gruppo di supporto: se le persone possono contare su questo tipo di sostegno sono disponibili a partecipare e persino a rischiare di piu' di quanto credevano possibile).</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Non dimenticate il supporto emotivo (abbracci, sorrisi, ascolto, contatto con le persone in carcere dopo che l'azione e' terminata): essendo sostenute in questo modo, le persone si sentono abbastanza "al sicuro" da mettersi in gioco.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Il gruppo di supporto si occupa anche dell'informazione ai media, e della raccolta di fondi per le spese legali</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Un gruppo per affinita' comprende:</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">il/la portavoce per i media; il/la facilitatore/facilitatrice per le decisioni da prendere rapidamente; il/la portavoce per gli altri gruppi coinvolti nell'azione. Molto utile se riesce a comprendere un/una medico/a e un/una avvocato/a.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Filosofia (principi di unita')</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Vi aiutera' condividere alcune cose di base: qual e' la vostra prospettiva politica, quanto e come sarete attivi, che parte ha la spiritualita' nel gruppo, come sarete nonviolenti, come sarete sensibili fra di voi e con gli altri, ecc.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Potete raccogliervi attorno ad un'affinita' che non ha nulla a che fare con l'attivismo sociale: potete essere colleghi di lavoro, compagni di scampagnate in bicicletta, compagni di danza, ecc.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">I gruppi per affinita' possono essere gruppi "in evoluzione".</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Possono fare del lavoro politico insieme al di la' del lavoro come gruppo d'azione nonviolenta.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Imparano insieme: sul mondo, la politica, l'azione diretta, il processo del consenso, ecc.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Si divertono insieme, insieme discutono le proprie vite, i membri si offrono sostegno l'un l'altro.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">*</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Responsabilita' di un gruppo di supporto</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Prima dell'azione</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Dovete avere una "descrizione" di ogni membro del gruppo per affinita' (indirizzo, telefono, eventuali necessita' mediche, chi avvisare in caso di arresto ecc.).</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Dovete conoscere bene i vostri piani come gruppo (e i piani del tavolo comune).</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Dovete essere in contatto con il network di sostegno all'azione, con il collettivo legale, ecc.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Cercate di sapere dove la gente arrestata verra' portata.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Durante l'azione</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Custodite denaro, chiavi, altre proprieta' di chi ha deciso di rischiare l'arresto.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Pianificate trasporti, cibo, ecc.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Osservate e annotate ogni nome di chi viene arrestato, il momento e il modo in cui, l'attivita' della persona che viene arrestata, e il comportamento, e possibilmente il nome o il numero identificativo dell'agente che l'ha arrestata.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Date sostegno emotivo agli altri.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">In tribunale, prigione, centro di detenzione, ecc.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Annotatevi:</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- nome del giudice o magistrato che conduce le indagini;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- nomi dei dimostranti;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- le accuse a carico;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- le dichiarazioni dei dimostranti;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- la data del processo, l'ammontare della multa, il rilascio;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- la sentenza.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Restate in contatto con il collettivo legale.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Durante il tempo che i vostri amici passano in prigione</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Chiamate la famiglia, gli amici, i datori di lavoro, chiunque debba essere informato.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Andate a far visita agli arrestati se possibile, cercate di chiamarli al telefono, o concordate prima un orario in cui attenderete la loro chiamata.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Scrivete loro lettere.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Andate ai processi o alle udienze.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Organizzate i mezzi di trasporto per quando escono di prigione.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Restate in contatto con i coordinatori dell'azione ed il collettivo legale, fate loro sapere quando le persone lasceranno la prigione.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Organizzate copertura mediatica, veglie, ecc. relative all'incarceramento.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Quando l'azione e' terminata</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Fate attenzione all'esaurimento in voi stessi e negli altri.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Date enormi dosi di sostegno emotivo agli arrestati e agli altri del gruppo.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Fate in modo che ciascuno possa raccontare cio' che gli e' accaduto (molte volte, se necessario) in un ambiente sicuro, ove si possano esprimere dolore, paura ecc.; condividete oltre ai disagi anche la gioia e l'entusiasmo che l'azione vi ha comunicato. Dopo un'azione ciascuno di noi ha bisogno della catarsi emotiva: non spaventatevi di fronte alle lacrime, alle risa, ecc. anzi: incoraggiatele.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Se e' possibile, organizzatevi in modo da alleggerire il "carico" nelle vite delle persone che hanno sofferto traumi o la prigione per qualche settimana.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Per favore: prendete nota che per organizzare una buona azione possono volerci mesi e prendete nota che puo' volerci altrettanto tempo per riuscire ad "uscirne".</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">*</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Ciclo risolutivo</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">E' il ciclo degli stati emotivi di cui si fa esperienza andando verso la mediazione. In risposta allo stress, a un forte trauma, o ad un conflitto, gli esseri umani passano attraverso un ciclo emozionale conosciuto come "ciclo risolutivo".</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Le sue fasi basilari sono</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- shock/negazione;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- mercanteggiare;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- senso di colpa;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- paura;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- depressione;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- rabbia;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- accettazione/risoluzione.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Il ciclo si manifesta nelle persone come nei gruppi e nelle nazioni. La popolazione di un paese che si prepara ad andare in guerra fa esperienza di un primo stato di shock e negazione. Poi tenta di venire a patti con la situazione, prova senso di colpa, paura e rabbia. Infine, che la guerra sia persa o vinta, la popolazione va verso l'accettazione e la risoluzione.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Il ciclo non si applica solo ad un dolore intenso o ad un conflitto grave. Lo stress del cambiare lavoro, del divorziare, ecc. puo' dare inizio allo stesso ciclo. Il ciclo risolutivo e' parte della normale vita umana. La sequenza dei passi puo' variare, e si puo' andare e tornare in una stessa fase piu' volte.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">A volte, senza aiuto adeguato, non si giunge davvero alla fase "risoluzione".</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Quello che non si dovrebbe mai dire in presenza della manifestazione del dolore e della perdita:</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- Poteva andare peggio;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- Questo e' sempre vero. Ma non e' in alcun modo consolatorio;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- La persona cara che hai perduto e' in un posto migliore;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- Il problema non e' che la perdita e' permanente, ma che il dolore e' intenso e continuato;</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- Devi lavorare duramente e pensare ad altro.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">In presenza di uno shock grave, la persona colpita operera' al 10-15% delle proprie capacita' per almeno i sei mesi successivi al trauma. Possono volerci dai tre ai cinque anni per recuperare interamente. Suggerirgli di fare di piu' puo' gratificare chi lo consiglia, ma non chi sta soffrendo.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">La cosa migliore e' esprimere liberamente la propria "simpatia", anche se non si sa che parole usare:</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- Sono dispiaciuto/a. Non so cosa dirti, ma sono addolorato/a per te:</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">- Vorremo poter fare qualcosa. Ti pensiamo molto, preghiamo per te.</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Uscire dal dolore e' un processo che necessita pazienza. Tentare di forzarlo aumenta lo stress e "chiude" la persona in una delle fasi del ciclo risolutivo (solitamente la negazione).</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">(parte seconda - segue)</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT size=2 face="Courier New"> </FONT></o:p></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">==============================</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">==============================</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Numero 528 del 29 ottobre 2013</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT size=2 face="Courier New"> </FONT></o:p></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT size=2 face="Courier New"> </FONT></o:p></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Per non riceverlo piu':</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT size=2 face="Courier New"> </FONT></o:p></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">In alternativa e' possibile andare sulla pagina web</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">http://web.peacelink.it/mailing_admin.html</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT size=2 face="Courier New"> </FONT></o:p></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT size=2 face="Courier New"> </FONT></o:p></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=2 face="Courier New">Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/</FONT></P> <P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p><FONT size=2 face="Courier New"> </FONT></o:p></P><SPAN style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: 'Courier New'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA">Gli unici indirizzi di posta elettronica utilizzabili per contattare la redazione sono: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com</SPAN> www.peacelink.it -----Original Message----- From: "nbawac at tin.it" <nbawac at tin.it> Sender: nonviolenza-request at peacelink.it Date: Tue, 29 Oct 2013 03:19:41 To: <nonviolenza at peacelink.it> Reply-To: nonviolenza at peacelink.it Subject: [Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 528 La nonviolenza è un cammino Per iscriversi o cancellarsi dalla lista: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
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