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Discorso di Giovanni Impastato per il 35° anniversario dell’assassinio mafioso di Peppino
- Subject: Discorso di Giovanni Impastato per il 35° anniversario dell’assassinio mafioso di Peppino
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Fri, 10 May 2013 13:15:59 +0200
- Importance: Normal
Care compagne e compagni, amiche ed amici Innanzitutto vi ringraziamo per essere intervenuti così numerosi anche quest’anno per partecipare alle manifestazioni per il 35° anniversario dell’assassinio mafioso di Peppino. Tutte le iniziative hanno registrato una grande partecipazione, oggi al corteo siamo davvero tanti, un risultato che non era scontato rispetto alle condizioni generali del paese e alla grave crisi economica che stiamo attraversando, e per questo motivo siamo davvero contenti ed orgogliosi. Nel programma di quest’anno non c’è solo questa grande manifestazione, ma sono state confermate le novità importanti e positive delle ultime edizioni: dalla veglia di preghiera alla presenza dei sindaci e di avviso pubblico, dal coinvolgimento delle scuole alla partecipazione delle associazioni nazionali, tenendo insieme impegno, arte, musica e cultura. Questa sera consegneremo il premio Musica e Cultura, che è giunto alla terza edizione e che sta crescendo di importanza di anno in anno. Un segno nuovo e positivo è rappresentato dal proseguimento delle iniziative di questo 9 maggio in Lombardia, dove moltissimi compagni sono impegnati nella battaglia in difesa della legalità, resa più difficile dalla infiltrazione mafiosa in quella regione. Una battaglia che è iniziata dalla difesa della memoria di Peppino, offesa dai fatti di Ponteranica, e che si è trasformata in una battaglia per l’affermazione della legalità in quel territorio. L’impegno in difesa della memoria di Peppino interessa tutto il paese, è un fatto nazionale, ma riguarda anche il territorio di Cinisi, e mi riferisco in particolare al casolare dove è stato ucciso Peppino e che è in condizioni di grave degrado e abbandono. Questa mattina volevamo consegnare a Crocetta le 30.000 firme raccolte a sostegno della petizione che chiede l’esproprio del casolare da parte della regione siciliana per inserirlo in un circuito dei luoghi della memoria insieme a Casa Badalamenti ed a Casa Memoria. Con decreto dell'Assessorato Regionale ai Beni Culturali e dell'Identità Siciliana n.2010 del 27 agosto 2012, "Casa Memoria Impastato" è stata sottoposta a vincolo culturale in testimonianza della storia collettiva e simbolo della lotta contro la mafia. Questa casa è oggi uno dei luoghi della memoria più visitati di Italia, e stiamo lavorando per renderla ancora più accogliente, in grado di ricevere tutte le persone che ogni anno, non solo in questo giorno importante, vengono a Cinisi. Abbiamo continuato a tenerla aperta a tutti, seguendo le volontà di Mamma Felicia. Un nostro pensiero forte lo rivolgiamo oggi al mondo del lavoro, che sta vivendo una stagione drammatica e tragica. I fatti gravissimi di Genova, con 7 morti e 4 feriti, ci ricordano che non deve calare la nostra attenzione ed il nostro impegno per la sicurezza nei posti di lavoro. A Genova è stata una tragedia immane, e noi oggi, giorno di lutto cittadino, esprimiamo la nostra solidarietà alle famiglie vittime di questo incidente. Ma ci sono anche le tragedie di chi il lavoro non lo ha o lo ha perduto e compie gesti disperati, lanciando un monito a chi ci governa. I suicidi delle persone senza lavoro sono stati 89 l’anno scorso e sono stati già 32 dall’inizio di quest’anno. Dobbiamo capire le ragioni profonde di questa crisi, che non è solo economica, ma prima di tutto politica e sociale. Una crisi, che era PREVEDIBILE. Nel 2000 il movimento che si opponeva alla globalizzazione dell’economia, il movimento NO GLOBAL, al quale molti di noi hanno partecipato aveva previsto: Il fallimento di quelle politiche economiche internazionali Il proliferare di nuovi conflitti La distruzione della cultura del lavoro, piegata alla logica del profitto a tutti i costi Per questo dobbiamo rinnovare il nostro IMPEGNO in tutte le sedi, riappropriarci della politica e degli spazi di reale partecipazione. Un impegno in tutti i campi, come faceva Peppino, dal cinema alla musica, dal teatro alla pittura, nella cultura a partire dalla scuola e dalle Università. Dai FASCI SICILIANI alla RESISTENZA, da PORTELLA DELLE GINESTRE, alle LOTTE DI PEPPINO E DEI SUOI COMPAGNI, gli esempi da seguire non ci mancano e ci ricordano che non dobbiamo mai dimenticare i “più deboli” e la nostra “identità politica”. Da Cinisi parte un messaggio positivo, domani saremo in Lombardia, e proseguiremo in tutto il paese. Il paese ha bisogno di noi del nostro entusiasmo. Grazie per essere venuti oggi così numerosi ed una grazie anche a tutti coloro che hanno collaborato per le iniziative inserite nel programma. VIVA LA LEGALITA e la GIUSTIZIA VIVA IL LAVORO VIVA LA COSTITUZIONE Un altro e nuovo MONDO è POSSIBILE! Giovanni Impastato
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