Cozze. Questi i nuovi dati su diossina e PCB a Taranto



Emergenza cozze, i dati che condannano il primo seno del Mar Piccolo

7 GIUGNO 2012
http://www.inchiostroverde.it/news/emergenza-cozze-i-dati-che-condannano-il-primo-seno-del-mar-piccolo.html

Alessandra Congedo

TARANTO – Sono quattro i campioni che certificano la condanna del primo seno di Mar Piccolo: tutti al di sopra del limite di legge (6,5 picogrammi) per diossine+PCB-DL: 7,666 (zona A/10), 6,876 (zona A/24), 7,877 (zona A/32) e 7,765 (zona C/A). I risultati, relativi ai prelievi effettuati il 21 maggio scorso, sono stati consegnati ieri mattina ai mitilicoltori recatisi all’ospedale Testa, sede dei Servizi Veterinari della Asl. Per quanto riguarda invece i PCB-nonDL solo un campione su quattro ha superato il limite (75 ng/gr) attestandosi a 89,99.

IL FACCIA A FACCIA – Ci sono voluti tre giorni consecutivi di sit-in davanti a Palazzo di Città, ma alla fine il faccia a faccia con il sindaco Stefàno c’è stato. Era da lunedì scorso, infatti, giorno in cui sono trapelate le prime indiscrezioni sulle analisi giunte da Teramo (rivelatesi estremamente negative per diossine e pcb) che i mitilicoltori del primo seno di Mar Piccolo chiedevano di incontrare il primo cittadino. Un confronto anche piuttosto animato, soprattutto per un acceso scambio di battute tra Stefàno ed Egidio D’Ippolito. Dagli operatori ittici è arrivata una richiesta ben precisa: l’incontro del tavolo tecnico regionale, convocato per domani mattina a Bari, deve tenersi a Taranto, dove l’emergenza è scoppiata. «Vogliamo fare sentire la nostra voce – hanno dichiarato i mitilicoltori – non possono parlare dei nostri problemi senza coinvolgerci».

Raggiunto nel pomeriggio di ieri dal Corriere, Stefàno ha detto di aver girato tali richieste alla Regione. L’ok per spostare la riunione in riva allo Jonio non è arrivato, mentre si è aperto uno spiraglio per consentire la presenza di una delegazione di operatori ittici. «Si tratta di un tavolo tecnico, non possono partecipare tutti – ha sottolineato il sindaco – infatti io sono stato invitato come semplice uditore. Però, nell’interesse della nostra città, anche a costo di infrangere le regole della buona educazione, ho chiesto di poter andare insieme ad alcuni mitilicoltori».

E’ facile prevedere che la riunione di domani si concentrerà soprattutto sul tema delle bonifiche. «Ovviamente dobbiamo prima vedere se ci sono fonti inquinanti ancora attive e nel caso dobbiamo bloccarle – ha continuato Stefàno – poi bisognerà procedere con le bonifiche, quanto mai necessarie per non trovarsi ogni anno nello stesso dramma. Per spingere in questa direzione ho scritto e riscritto al premier Monti, al ministro dell’Ambiente Clini e alla Regione». Da Roma, però, non sarebbe ancora arrivata alcuna risposta.

Prima dell’incontro col sindaco, ieri mattina, i mitilicoltori avevano fatto nuovamente tappa all’ospedale Testa, sede dei Servizi Veterinari della Asl, dove hanno finalmente ricevuto i risultati delle analisi effettuate tra il 21 e il 23 maggio in un formato più comprensibile. Il giorno prima, infatti, avevano ricevuto una copia conforme del verbale trasmesso dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo che poteva risultare chiaro soltanto per dei chimici.

«Gli esiti dei quattro campioni per pcb e diossine risultano tutti al di sopra del limite di legge (6,5 picogrammi al grammo), con punte di 8 – ha confermato Emilio Palumbo, responsabile locale dell’Agci Pesca, dopo aver visionato i dati – ciò significa che tutte le zone esaminate risultano compromesse». Tornando alla riunione del tavolo tecnico regionale, Palumbo ha auspicato un incontro con il sindaco Stefàno da tenere prima. L’obiettivo è chiaro: concordare una strategia condivisa da presentare durante l’importante incontro di domani. Da parte del sindaco, però, sembra evidente la volontà di sentire prima gli esperti del tavolo tecnico.

Alessandra Congedo  (Corriere del Giorno)



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