2 Giugno, lavoro non bombe



(Adnkronos) - Se fino a qualche giorno fa la protesta dei pacifisti contro
la parata militare del 2 giugno era una questione di principio, dopo il
terremoto in Emilia Romagna contestare la sfilata e' considerata una
priorita'. Sabato il mondo delle associazioni pacifiste si mobilita per
ribadire quanto sia inopportuno festeggiare la Repubblica con militari e
carri armati dopo il terribile sisma di questi giorni. In programma sit-in
coordinati dal Movimento Nonviolento davanti alle prefetture di Verona,
Trento, Reggio Emilia, Ferrara e Livorno. Nella Capitale la Tavola della
Pace raccoglie firme contro le spese militari, la Rete disarmo organizza
una serata di incontri e dibattiti alla 'Citta' dell'altra economia' a
Testaccio, mentre il Centro nonviolenza del litorale romano promuove a
Fiumicino un sit-in nel parco comunale. Il Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano ha detto che la parata si fara' lo stesso, anche se con
sobrieta', per dimostrare l'unita' dello Stato in un momento difficile. Ma
le associazioni non demordono: "almeno lasciamo nelle caserme i carri
armati e dimezziamo il numero dei militari in sfilata", chiede Flavio
Lotti del Tavolo della Pace, che il 2 giugno raccogliera' firme per la
campagna 'Lavoro, non bombe' contro le spese militari in un periodo di
crisi.


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(TA)