"Bloccato un carico di cozze alla diossina"



Fonte:
http://lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2012/06/01/news/bloccato-un-carico-di-cozze-alla-diossina-1.5184471

-- Bloccato un carico di cozze alla diossina --

Arrivava da Taranto, decisivo l’intervento della Asl pugliese e dei Nas di
Sassari: i mitili non sono mai entrati in commercio

di Guido Piga

OLBIA. La premessa è fondamentale: i consumatori di cozze non hanno corso
alcun rischio, quei mitili infetti non sono mai entrati in commercio.
Merito del tempestivo ed efficace intervento della Asl di Taranto, del
servizio veterinario di quella di Olbia e dei Nas di Sassari. Perché dalla
Puglia, ai primi di maggio, è arrivato un carico di novellame, destinato a
un produttore di Olbia, sospettato di essere tossico. In particolare, di
essere impregnato di diossina. Le frenetiche comunicazioni fra le autorità
hanno scongiurato il peggio: quella partita, che ha fatto crescere un
grosso quantitativo di cozze nel golfo cittadino, è stata bloccata. E ora
i Nas di Taranto, che stanno indagando sull’esportatore, hanno chiesto che
venga riportato lì dov’era stato preso: in un’area, quella del mar
Piccolo, da un anno inibita alla produzione di cozze.

Un giallo, insomma. Solo ieri, a distanza di giorni, è stato possibile
avere la conferma dei Nas su una voce che girava in città con sempre più
insistenza. Quella secondo cui a Olbia, proprio nel mese dedicato alle
cozze, c’era una partita di molluschi alla diossina.

Ecco come sono andate le cose. A Taranto un vasto tratto di mare è sotto
tutela. Dal luglio 2011 non è possibile allevare cozze per via della
presenza di diossina. Da lì, il 3 maggio, è invece stata inviata a Olbia
una grossa confezione di novellame, i semi delle cozze. La Asl tarantina
ha scoperto il traffico e ha inviato una comunicazione urgente alla Asl di
Olbia. Il servizio veterinario non ha perso tempo e ha avvisato i Nas di
Sassari e l’assessorato regionale alla Sanità.

Il blitz è stato immediato. I carabinieri del nucleo antisofisticazioni
sono piombati nel golfo di Olbia, in particolare da un produttore di cui
gli investigatori non hanno voluto fare il nome, e hanno congelato
l’allevamento.

Sono scattate tutte le procedure del caso. I Nas di Taranto si sono messi
a indagare su chi abbia venduto quella partita. La Asl taratina, su alcuni
campioni, ha fatto le analisi. Sembrerebbe che non ci sia nulla di
anomalo. Ma quelle cozze dovranno lasciare Olbia ed essere riportate in
Puglia.

La prevenzione ha dunque funzionato, escludendo rischi per i consumatori.
Ma l’allarme è alto: la Asl di Olbia vuole capire se ci sono stati casi
simili. Tanto è vero che il direttore generale, Giovanni Antonio Fadda,
avrebbe addirittura deciso di seguire in prima persona tutti gli sviluppi
della vicenda.