Rifiuti Zero o rifiuti strumentali ?
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- Date: Fri, 23 Mar 2012 11:17:26 -0400
Rifiuti Zero o rifiuti strumentali ?
Mentre Acerra brucia e vengono “reindirizzati” sull’inceneritore di Giugliano i contributi CIP6, grazie anche all’accordo di dicembre 2011 tra Ministero dell’Ambiente e Comune di Napoli, Provincia di Napoli e Regione Campania, a Napoli il Comune ha il coraggio di presentarsi all'Hotel Royal con un convegno che scippa senza pudore parole chiave del CO.RE.ri, - Coordinamento Regionale rifiuti della Campania, parlando di “rifiuti come risorsa”, ma promuovendo nei fatti il recupero energetico dalla materia dietro il paravento della sigla “Rifiuti Zero”.
In
queste ore il sito di stoccaggio “provvisorio” di Acerra,
individuato dalla Provincia di
Napoli a giugno 2011 su suggerimento dall’assessore
all’Ambiente del Comune di Napoli, brucia ininterrottamente
da oltre 48 ore, inondando Acerra e i paesi limitrofi di pericolosissimi inquinanti
cancerogeni; nella delibera di Giunta n. 739/2011
l'Amministrazione Comunale
napoletana si era infatti impegnata “ad individuare siti di
trasferenza anche sovra comunali" e la scelta aveva coinvolto ancora
una volta impietosamente Acerra, nonostante la decima sezione del Tar
Lazio avesse accolto il ricorso proposto dal Comune acerrano contro la
proroga dello stoccaggio dei rifiuti sulla piazzola numero 7 del sito in
località Pantano, vietando di fatto qualsiasi conferimento. Oggi
quel sito, che tra una proroga e l’altra andava dismesso, ha subito
un misterioso quanto sospetto sabotaggio.
Il Governo Monti ha inoltre
appena tradotto in legge l’infausto accordo del dicembre 2011 tra il
Ministro Clini e i massimi rappresentanti del Comune di Napoli, della
Provincia di Napoli e della Regione Campania, attuando, tramite lo
spostamento degli incentivi CIP6 da Santa Maria la Fossa a Giugliano, il
progetto che prevedeva la costruzione di un impianto finalizzato al
trattamento termico dei milioni di ecoballe stoccate nel territorio
campano ma che, nei fatti, dovrebbe servire anche per lo smaltimento dei
rifiuti della città capoluogo, sventando così la costruzione
dell’inceneritore di Napoli-Est e scaricando ancora una volta
il problema dei rifiuti napoletani su altri territori.
In questo scenario inquietante, nel quale la
raccolta differenziata a Napoli stenta a decollare, i rifiuti vengono
spediti all’estero per essere inceneriti e il problema critico della
raccolta e gestione dell’umido, tra le principali cause dei disastri
prodotti nelle discariche campane,
resta ancora irrisolto, “EnergyMed”,
sigla dietro cui si celano tra gli altri Assessorato all'Ambiente del
Comune di Napoli, Assessorato alle politiche per l’energia della
Provincia di Benevento, Assessorato all’Energia della Provincia di
Napoli, Enel, Dipartimento di Energia Industriale
dell’università di Salerno e Tirreno Power, promuove una tre
giorni di convegni e tavole rotonde: tra questi è previsto
l’incontro odierno all'Hotel Royal, il cui titolo scippa letteralmente
concetti chiave del CO.RE.ri. Campania, utilizzando lo slogan
“Da rifiuto a risorsa”. Si tratta nei fatti di una spudorata
passerella propagandistica dell’Amministrazione Comunale partenopea
che, dietro il paravento e le pericolose ambiguita della sigla
“Rifiuti Zero” intende promuovere scelte funzionali al recupero energetico della
materia.
In perfetta linea con questi ragionamenti
l’Amministrazione Comunale di Napoli sta spingendo da tempo per la
costruzione di impianti di biodigestione anaerobica per trattare
l’umido prodotto in città: il tutto per ricavare energia anche dall'umido, senza però poi
curarsi del fatto con tali impianti si possa produrre in uscita biodigestato di scarsa qualità, quando sarebbe più logico mirare a stabilimenti di compostaggio
aerobico, realizzabili in tempi molto più brevi e a
costi più contenuti, capaci oltretutto di produrre da
subito materiale di elevata
qualità e con un ottimo mercato per il settore agricolo.
Ed è incredibile che lo stesso Prof. Paul Connett,
dichiaratosi apertamente
contrario al recupero energetico dall’umido e più in generale
dalla materia, si presti, con questo tipo di convegni, ad essere
sistematicamente
strumentalizzato dalla rete nazionale Rifiuti Zero per promuovere
iniziative che nulla hanno a che fare con politiche di gestione dei
rifiuti orientate, secondo nuovi paradigmi, alla tutela
dell’equilibrio naturale ed alla compatibilità
ambientale.
Troppe volte, in tutta
Italia, il messaggio di rifiuti zero si sta prestando a strumentalizzazioni
politiche, posponendo gli obiettivi nel tempo ed evitando di pretendere dagli amministratori precisi impegni di
trasparenza dei risultati. In questo modo si lascia spazio a
nuove speculazioni, si ammette nuovo inquinamento e si ripropongono vecchi
errori e vecchi compromessi continuando a sprecare soldi pubblici. Ci
chiediamo dunque: ma Zero Waste Italia è favorevole o contraria al
recupero energetico da rifiuti?
Questo è il tema
discriminante che più ci sta a cuore e che fa la
differenza.
Napoli 23/03/2012
Coordinamento Regionale rifiuti della Campania (CO.RE.ri.)
http://www.rifiuticampania.org - contatti at rifiuticampania.org
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www.facebook.com/CoordinamentoRegionalerifiutiCampania
Tel: 334-6224313 / 393-5477300
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