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Ecco come il movimento pacifista è stato imbrogliato
- Subject: Ecco come il movimento pacifista è stato imbrogliato
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Wed, 29 Feb 2012 02:39:32 +0100
Guardate queste immagini: http://video.repubblica.it/dossier/libia-rivolta-gheddafi/fosse-comuni-a-tripoli-per-i-manifestanti-morti/62716/61416 Portano la data del 23 febbraio 2011 ed è apparso sul sito di Repubblica. Il video si rivela una bufala. Lo dimostra il giornalista Rai, inviato di guerra, Amedeo Ricucci: http://www.amedeoricucci.it/le-bufale-del-2011 E tuttavia è sufficiente a suscitare un'ondata di indignazione e il giorno dopo i pacifisti sono già in piazza, imbrogliati alla grande da immagini che lanciano un'informazione fasulla. E così il giorno dopo, 24 febbraio, come se recitassero con impressionante tempismo un copione scritto da altri, ecco che - di fronte a Montecitorio - scendono in piazza persone degne e credibili come Andrea Camilleri, Luigi Ciotti, Cristina Comencini, Margherita Hack, Dacia Maraini, Moni Ovadia, Igiaba Scego che firmano un appello a cui dà spazio il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2011/mese/02/articolo/4210). Il titolo dell'appello è "Fermiamo il massacro in Libia". Guardate quante persone vengono imbrogliate da quelle immagini costruite a tavolino per suscitare indignazione, leggete quante sigle si mobilitano per una notizia che si rivela una bufala: Arci, CGIL, Carlo Feltrinelli, Un ponte per, Flavio Lotti coordinatore Tavola della Pace, Livio Pepino, Amnesty International, Libera, UISP, CNCA, FIOM, ACLI, ANPAS, CIPSI, Legambiente, Intesos, Arciragazzi, AUSER, Beati i costruttori di Pace, FAIR, Libera Cittadinanza, Rete dei Girotondi, Lunaria, Chiama l’Africa, Senza Confine, Africa Insieme, Todo Cambia, Terres des Hommes, Beati i costruttori di pace, Luisa Morgantini , Fabio Marcelli Giuristi democratici, Associazione per la pace, Don Nandino Capovilla coordinatore di Pax Christi, Peace Waves, La Nuova Ecologia, Rete Romana Solidarietà Palestina, WILPF, Sindacato nazionale scrittori Cgil, Forum Internazionale SEL, Anna Maria Rivera, Chistopher Hein, Mercedes Fria, Tommaso Fattori, Laura Quagliolo, Nicola Vallinoto, Stephanie Westbrook, Lisa Clark, Barbara Spinelli, Massimo Loche, Comunità Rut Suore Orsoline Caserta. Ecco come il movimento pacifista è stato imbrogliato. E' stata una mossa da manuale, che passerà alla storia nei libri di Operazioni pisicologiche, risulta studiata alla perfezione e ci sono cascati quasi tutti. Se nelle altre guerre i pacifisti venivano attaccati per essere dalla parte sbagliata, ora sono dalla parte giusta, e recitano la parte degli sprovveduti che fanno esattamente quello che altri avevano previsto che facessero: massa di manovra per un cambio di regime. Tutto questo ci deve far riflettere. Ma probabilmente molti ancora non sanno che un anno fa caddero in un gigantesco tranello e furono manovrati con informazioni manipolate che facevano perno sui più nobili sentimenti. "Firmiamo, facciamo firmare, organizziamo iniziative", si leggeva in coda a quell'appello che nasceva sull'onda di una bugia di guerra - quelle del video delle fosse comuni - che aveva fatto il giro del mondo con la potenza di uno tsunami. Ma quell'indignazione non ri è ripetuta quando vi sono state le vere stragi: quelle della Nato con bombardamenti martellanti e con un'assedio devastante a Sirte e Bani Walid. Provate a scrivere su Google "fermiamo il massacro in Libia". Compariranno le date di febbraio 2011 ma non troverete il massacro vero di Sirte, frutto della brutale violenza della Nato e delle milizie anti-gheddafi. Provate a cercare, vi prego. Google dà una conferma spietata dell'assenza di indignazione quando ci sono i massacri veri mentre vi sono abbondanti rigurgiti di indignazione quando ci sono i massacri creati a scopi di manipolazione dell'opinione pubblica dalle TV come Al Jazeera, i cui collegamenti con la CIA sono stati dimostrati da Wikileaks (http://www.articolotre.com/2011/09/wikileaks-il-direttore-di-al-jazeera-sarebbe-un-uomo-della-cia/35272). E' impressionente fare ricerche su Google e scoprire che l'indignazione è scomparsa proprio quando occorrev attivarla: se si scrive "fermiamo il massacro in Libia" e si aggiunge Sirte accade che Google ci fornisce solo le mobilitazioni di fine febbraio. A dimostrazione che nessuna mobilitazione pacifista è avvenuta per l'assedio e la strage di Sirte. In conclusione il 2011 è stato l'anno della morte del pacifismo manipolato: quel movimento è stato imbrogliato ed eterodiretto con una bugia di guerra e poi anestetizzato in modo da non provare dolore e rimorsi quando bombardavano Sirte e da non agire di fronte alle vere stragi. E il 2012? Quest'anno assistiamo al capolavoro della manipolazione per cui è lo stesso marchio pacifista che viene apposto su una manifestazione di un'organizzazione siriana che si schiera a favore della guerra: il CNS. Dopo la sua morte, assistiamo alla resurrezione trasfigurata del pacifismo, divenuto ormai strumento di manipolazione organico all'amministrazione Obama. E' il pacifismo organico ad una superpotenza, esattamente come lo era un certo pacifismo organico all'Urss. Questo pacifismo - ingannato dalle manipolazioni mediatiche in quanto incapace di verificare l'informazione di cui si nutre - vive la stessa crisi della Seconda Internazionale socialista, naufragata sugli scogli della prima guerra mondiale perché non seppe mantenere fede alla sua missione di pace (i socialdemocratici tedeschi votarono per la guerra e mandarono i soldati tedeschi a sparare sui lavoratori delle altre nazioni). Nella prima guerra mondiale si diffondevano le stesse informazioni non verificate che si diffondono oggi: i soldati tedeschi squartavano i bambini, ecc. ecc. ed era propaganda. Così oggi: il movimento pacifista è stato imbrogliato da false informazioni. E' stato strumentalizzato per cambi di regime, ieri in Libia e oggi in Siria. E' divenuto l'esatto opposto di ciò per cui era nato: opporsi strenuamente alla guerra. Al tempo della guerra dell'Iraq sapemmo distinguere la verità dalla propaganda e non appoggiamo l'attacco di Bush a Saddam anche se quest'ultimo era un dittatore. Oggi questa distinzione non la sappiamo fare più e abbocchiamo al cambio di regime che ci chiede Obama, il premio Nobel per la Pace. Credo che con una buona azione di controinformazione questa operazione fallità, fallirà nelle coscienze. Credo che in questi anni nascerà il pacifismo del futuro, un pacifismo meno accademico, meno addormentato sui massimi sistemi, meno dedito alle astratte pedagogie della pace ma più rapido e capace di smontare l'informazione di guerra, interattivo tramite la Rete e intelligente nel rispondere colpo su colpo a quelle bugie di guerra che sono il vero killer delle coscienze. Alessandro Marescotti www.peacelink.it |
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