[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
"Il silenzio dei pacifisti ha ucciso". "Non sono d'accordo"
- Subject: "Il silenzio dei pacifisti ha ucciso". "Non sono d'accordo"
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Tue, 6 Sep 2011 12:56:46 +0000
- Importance: Normal
- Sensitivity: Normal
GUERRA IN LIBIA: I SILENZI, LE PAROLE, I FATTI DEI PACIFISTI Una risposta a Marinella Correggia, di Mao Valpiana. Cara Marinella Correggia, non sono d’accordo. Sulla guerra in Libia dici che “il silenzio dei pacifisti ha ucciso”, lasciando intendere che se avessero parlato le cose sarebbero andate diversamente. Ma purtroppo non è così. Sai bene che milioni e milioni di persone che nel febbraio del 2003 sono scese in piazza contro la guerra in Iraq “senza se e senza ma”, non hanno ritardato di un giorno l’inizio dei bombardamenti. Illudersi di fermare una guerra quando i motori degli aerei sono già accesi, è una sciocchezza immane, imperdonabile per un movimento che dovrebbe aver raggiunto una certa maturità. La Marcia Perugia-Assisi, che tu bocci come “ipocrita”, ha cinquant’anni di storia alle spalle, ed ha attraversato la guerra d’Algeria, del guerra del Viet-nam, la guerra fredda, la guerra nel Golfo, la guerra nei Balcani, la guerra in Cecenia, la guerra in Iraq e la guerra in Afghanistan. Aldo Capitini, ideatore della prima marcia, era un “oppositore integrale alla guerra” (e spero che tu non voglia mettere in dubbio anche questo), ma non si è mai posto l’obiettivo velleitario di fermare una guerra in corso (nemmeno quelle scellerate volute dal fascismo), ben sapendo che le radici delle guerre sono forti e profonde e possono essere debellate solo con un ampio movimento di resistenza e non collaborazione nonviolenta. Alla costruzione di un Movimento Nonviolento, che è il frutto principale della prima marcia Perugia-Assisi, Aldo Capitini ha dedicato gli ultimi anno intensi della sua vita, proprio per avere a disposizione uno strumento di “opposizione integrale alla guerra”. Il punto decisivo, cara Marinella, per me è proprio questo: se vogliamo contrastare efficacemente la guerra, noi dobbiamo distruggere gli strumenti che le guerre rendono possibili, cioè le armi e gli eserciti. E su questo i pacifisti integrali, cioè i nonviolenti, non hanno mai taciuto, e quindi non sono accusabili di silenzi complici, nemmeno per la guerra in Libia. Mao Valpiana Movimento Nonviolento www.peacelink.it
- Prev by Date: Iniziative contro la guerra, inseritele nel calendario online
- Next by Date: Tavola della pace: "Manovra economica: tagliate la spesa militare!"
- Previous by thread: Iniziative contro la guerra, inseritele nel calendario online
- Next by thread: Tavola della pace: "Manovra economica: tagliate la spesa militare!"
- Indice: