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Guerra in Libia , perché la Nato spinge al massacro
- Subject: Guerra in Libia , perché la Nato spinge al massacro
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Sun, 21 Aug 2011 22:52:48 +0200 (CEST)
- Importance: Normal
PeaceLink ha preso diverse volte posizione contro la guerra in Libia, illegale sotto tutti i punti di vista. Ma oltre alla guerra c'è la propaganga di guerra, a cui stiamo dedicando spazio da tempo sia sul sito www.peacelink.it sia su Facebook (il link è qui http://www.peacelink.it/mediawatch/a/33933.html). Ma perché questa "accelerazione" della guerra in Libia e soprattutto della sua propaganda? Perché il regime viene presentato come vicino al crollo? Come mai città che sembramo espugnate dai "ribelli" (ad esempio Brega) le scopriamo qualche giorno dopo non espugnate? La risposta è che a crollare sono le borse occidentali, non Gheddafi. E i soldi per la guerra stanno finendo. Ecco perché "occorre far presto". Anche a costo di un massacro. Il messaggio di questa propaganda di guerra è verso il contribuente europeo: aspetta ancora un po', paghiamo questa guerra che tanto domani il rais cade, è solo questione di ore. Il messaggio è anche verso i "ribelli": fate presto che i soldi per armarvi stanno finendo. L'inviato dell'Onu quando va in Libia viene regolarmente ignorato sia dalla Nato sia dai ribelli, che si permettono persono di rimproverarlo perché tratta anche con Gheddafi. E così un'azione militare per fermare l'assedio di Gheddafi si è rovesciata nel suo contrario. "Se Gheddafi non cede sarà un massacro", dicono i "ribelli". La guerra è sempre stata uno scandalo. Questa guerra è una scandalosa processione di scuse e di bugie. Alessandro Marescotti http://www.peacelink.it Sostieni la telematica per la pace, versa un contributo sul c.c.p. 13403746 intestato ad Associazione PeaceLink, C.P. 2009, 74100 Taranto (TA)
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