Diossina Ilva , ad agosto partirà il campionamento continuo?



Associazione PeaceLink


Comunicato


"Arriva il primo risultato della nostra lunga lotta per il campionamento
continuo della diossina"



Finalmente una buona notizia: si è messa in moto la procedura per il
controllo 24 ore su 24 della diossina Ilva.
Tale controllo continuativo è definito tecnicamente "campionamento
continuo". Forse partirà ad agosto, secondo quanto ha comunicato il
Ministero dell'Ambiente all'Arpa Puglia.

E' un risultato conseguito dopo continue pressioni del movimento
ambientalista.

Le resistenze dell'Ilva sono note. Le voci messe in circolazione contro il
campionamento continuo sono state le più varie.
Il sindaco di Taranto Ippazio Stefano arrivò a dichiarare: "Il
campionamento in continuo non è possibile. Questo non lo dico io ma studi
scientifici che dimostrano quanto controproducente possa risultare qualora
utilizzato".
(http://www.pulpo.it/2010/02/07/forum-col-sindaco-di-taranto-ipazio-stefano).
Si diceva inoltre che la legge regionale era stata modificata e non lo
prevedeva più. Veniva poi detto che non c'era nessun sistema per il
campionamento continuo. Invece la legge regionale non ha mai "perso" la
prescrizione del campionamento continuo e, tecnicamente parlando, i metodi
e le tecnologie per realizzarlo sono tre. Il primo è il metodo del
filtro-condensatore e la tecnologia è prodotta dalla azienda italiana
Tecora. Il secondo è il metodo della sonda raffreddata, la cui tecnologia
è prodotta da un'azienda franco-tedesca, la Amesa. Il terzo è il metodo
della diluizione, con tecnologia prodotta dall'austriaca DMS.

Occorrerà individuare la più idonea per l'Ilva. L'Arpa Puglia ha valide
competenze per valutare quale sia la più valida per il camino
dell'impianto di agglomerazione. E bene ha fatto l'Arpa a indicare al
Ministero dell'Ambiente il campionamento continuo quale prescrizione da
inserire dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, non solo intesa come
"studio di fattibilità" ma come tecnologia da "cantierizzare".

Che non vi sia una normativa europea in merito è una questione usata come
cavillo dialettico. Le tre tecnologie su citate corrispondono, infatti, ai
tre sistemi manuali normati nel metodo EN1948 parte I. La parte V, in
elaborazione presso il CEN, contemplerà questi tre metodi per il
campionamento continuo. Anche in assenza della norma tecnica europea, la
scelta può essere egualmente effettuata previa validazione (il
campionamento in continuo è obbligatorio in Francia, Belgio o in Lombardia
- dove è previsto su tutti gli inceneritori dal 2011 - anche in assenza
della norma tecnica europea). Questo è sufficiente per accantonare
l'obiezione secondo la quale non sarebbe adottabile il campionamento
continuo in quanto non c'è ancora una normativa europea unica in merito.
In Piemonte il campionamento continuo della diossina è obbligatorio in
base all'AIA per l'acciaieria Beltrame di Torino. L'AIA di questa
acciaieria, con relativo campionamento continuo della diossina, è qui
http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/32096.html (vedere PDF
allegato).
In questa vicenda è importante che l'opinione pubblica continui a tenere
alta l'attenzione in modo che questo importante obiettivo del controllo
continuativo venga realizzato concretamente senza ulteriori ritardi. La
legge regionale antidiossina fin dal 2009 prevedeva che si procedesse in
tal senso e siamo quindi in abbondante ritardo. E' stato necessario che
arrivassero a Taranto "Le Iene" per portare l'attenzione sul problema del
campionamento continuo. Questo è accaduto alla fine del 2010.
Occorre ora imboccare la strada del controllo costante della diossina con
la massima determinazione e senza ulteriori rinvii, evitando che si
rimanga solo allo studio di fattibilità e premendo perché ci sia una
effettiva applicazione di tecnologie.
Bisognerà poi puntare l'attenzione sulle aree da bonificare perché - non
dimentichiamolo - vige ancora il divieto di pascolo libero nelle aree
incolte per un raggio di 20 chilometri dal polo industriale. E chi ha
inquinato dovrà bonificare.

Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
http://www.peacelink.it

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