Giornata della Memoria



Oltre agli ebrei, il sistema nazifascista ha schiavizzato e assassinato
milioni di persone tra cui zingari, disabili fisici e mentali, polacchi,
prigionieri di guerra, sovietici, sindacalisti, avversari politici,
obiettore di coscienza, omosessuali e ancora altre tipologie di persone
diverse e colpevoli solo di esistere in quanto tali. È importante
trasmettere la conoscenza degli eventi alle nuove generazioni partendo dal
dialogo e da percorsi di memoria individuale e collettiva a partire dalla
conoscenza di sé e degli altri, dei propri compagni di classe, degli
insegnanti nell'ambito della comunità educante. Come sostiene Moni Ovadia,
“La bella utopia” è un mondo dove non esistano patrie e nazioni, frontiere
e burocrazie, limiti e confini, ma comunità educanti aperte
all’accoglienza, al dialogo, al cambiamento rivoluzionario, al progresso
costruttivo, senza stereotipi e pregiudizi, nel rispetto delle culture
altre, nella coesistenza pacifica, che agevola il confronto tra diversità
interculturali e differenze di genere ed intergenerazionali.

Laura Tussi

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