HONDURAS - Appello per la liberazione dei prigionieri politici



Attacchi con GAS alla resistenza

Radio Liberada (http://radioeslodem enos.blogspot. com/) lancia un appello per la liberazione della loro corrispondente.

In questi giorni, molti giornalisti sono stati testimoni degli attacchi
sofferti dalle persone rifugiate nell’Ambasciata del Brasile a
Tegucigalpa, tra cui il presidente costituzionale Mel Zelaya, e le
migliaia di persone che manifestano dallo scorso lunedì, giorno in cui
il presidente è rientrato in Honduras dopo 83 giorni dal golpe che lo
ha destituito.

Riporta Radio Liberada:
La nostra corrispondente Colibrì, e compagne che abitano a 5 km di
distanza dagli attacchi di gas sono state colpite; Cole non si è
neanche avvicinata all’ambasciata, è rimasta a 6 isolati ed ha
vomitato, ha avuto dolori addominali fortissimi, capogiri, perdita dei
sensi, mal di testa, pressione alta. Chiediamo a chi fosse stato vicino
alla zona degli attacchi di farci avere la sua testimonianza per farla
arrivare agli organismi internazionali di diritti umani.

Sono già 4 giorni che la nostra Agustina Flores López, detenuta in modo
ingiusto, è stata arrestata nei pressi dell’Ambasciata del Brasile,
picchiata in maniera selvaggia, e le si sta negando il diritto alle
visite e non ha ancora ricevuto la sua medicina (è affetta dalla
sindrome di Sjögren, con continua necessità di medicinali).

Lanciamo un appello internazionale per la sua messa in libertà incondizionata ed immediata.

AGUSTINA FLORES LÓPEZ, E’ UNA CORRISPONDENTE DI RADIO LIBERADA ED E’
STATA ARRESTATA MENTRE ESERCITAVA IL SUO LAVORO DI GIORNALISTA, ACCANTO
AL POPOLO. CHIEDIAMO LA SUA LIBERTA’ E QUELLA DEI 9 COMPAGNI CHE, COME
LEI, SONO STATI ACCUSATI INGIUSTAMENTE DI SEDIZIONE E DI ALTRE
IMPUTAZIONI.

Agustina è accusata, inoltre, di aver procurato lesioni alle donne
poliziotto che l’hanno aggredita e che lei ha tentato di disarmare (lo
dimostra un video in cui subisce una detenzione brutale, disumana, che
testimonia i colpi che le tre donne poliziotto continuavano a sferrarle
anche quando era già sottomessa).

Anche il Consejo Cívico de Organizaciones Populares e Indígenas de
Honduras [COPINH] chiede la sua liberazione e invita a fare un appello
internazionale per sostenere la loro 

DENUNCIA PUBBLICA 
(http://www.copinh. org/leer. php/9179503)

Di fronte all’opinione pubblica nazionale ed internazionale, i mezzi di
comunicazione, gli organismi per la difesa dei Diritti Umani e il
popolo honduregno,

Denunciamo:

1 – che dal 28 giugno in Honduras si vive in uno stato di continua e
sistematica violazione dei Diritti Umani delle persone in tutto il
territorio nazionale;

2 – che con queste pratiche di violazione, repressive e brutali
strumentalizzate dal regime golpista e dittatoriale sono state
aggredite l’integrità fisica e psicologica oltre ai tanti diritti della
popolazione, situazione che ha causato una grande quantità di persone
assassinate e ferite;

3 – in questa situazione sono stati effettuati arresti e formulate
accuse false contro cittadini e cittadine nazionali e stranieri con il
proposito di screditare persone che non hanno alcun tipo di relazione
con atti delittuosi;

4 – in questo momento i cittadini e le cittadine:

1. SANTOS REYNARDO GARCIA MONCADA (EL PARAISO) 
2. JOE ORLANDO GARCIA MONCADA (EL PARAISO) 
3. MARIA ANTOLINA GARCIA HERNANDES (EL PARAISO) 
4. OSCAR JOAQUIN GARCIA MONCADA (EL PARAISO) 
5. GLADYS ASUZENA LAGOS (EL PARAISO) 
6. VICTOR ADOLFO IZAGUIRRE RAMOS (18 anni) (EL PARAISO) 
7. AGUSTINA FLORES LOPEZ (COPINH) 
8. MARIO ENRIQUE MOLINA (TEGUCIGALPA) 
9. ANTONIO PORTA ALVAREZ (ESPAÑOL) 

sono diventati prigionieri politici del regime dittatoriale imposto da
Roberto Micheletti Bain e le sue istanze di potere fedeli al suo
illegale mandato. Queste persone sono state, in un primo momento,
portate in diversi centri di detenzione illegale e, inoltre, sono state
picchiate in modo brutale. Sono state accusate di sedizione, delitto
politico stabilito dalle leggi nazionali. Contro di loro non esiste
alcuna prova che sostenga tale accusazione.

Pertanto, chiediamo la libertà immediata dei nostri prigionieri politici.

Denunciamo, ancora una volta, la persecuzione e l’aggressione lanciate
dal regime dittatoriale contro il popolo honduregno attraverso i suoi
corpi repressivi.

Chiediamo all’opinione pubblica nazionale ed internazionale e agli
organismi di riferimento l’immediata denuncia e azione a favore della
vita, della libertà e della sicurezza di queste persone e del popolo
tutto. 

Tegucigalpa, 24 settembre 2009. 

¡¡¡A 89 DIA DE LUCHA AQUÍ NADIE SE RINDE!!!
CON LA FUERZA ANCESTRAL DE LEMPIRA, MOTA Y ETEMPICA SE LEVANTAN NUESTRAS VOCES DE VIDA. JUSTICIA, LIBERTAD, DIGNIDAD Y PAZ

A 89 GIORNI DI LOTTA QUI NESSUNO SI ARRENDE!!!
CON LA FORZA ANCESTRALE DI LEMPIRA, MOTA ED ETEMPICA SI ALZANO LE NOSTRE VOCI DI VITA. GIUSTIZIA, LIBERTA’, DIGNITA’ E PACE.