Inquinamento e inerzia della società civile. Lettera di PeaceLink al Corriere della S era



Sull'eccellente elzeviro di Sandro Modeo dal titolo "Taranto, una città
che non vede il cielo" (pag. 41 di Corsera di sabato 11 luglio 2009) ci
sia consentita una precisazione, piccola ma molto importante per quanti a
Taranto sono da sempre "in trincea" ed hanno vissuto direttamente anche le
vicende narrate nel bellissimo libro di Carlo Vulpio "La città delle
nuvole". Una parte importante della società civile di Taranto non è stata
e non è inerte: il mondo delle associazioni e dei comitati cittadini ha
fatto analisi, ha presentato denunce, ha sollecitato le autorità locali e
nazionali, ha scosso l'opinione pubblica locale e regionale ed ha
interessato i media nazionali sull'enorme problema dell'inquinamento di
origine industriale che ha compromesso e continua a compromettere l'aria,
l'acqua ed il terreno di Taranto. Carlo Vulpio l'ha incontrato questo
piccolo mondo e nel suo libro ne ha ricosciuto l'impegno e la spinta
decisiva. Il culmine della presenza di questa importante parte della
società civile di Taranto contro l'inquinamento ambientale è stato
raggiunto da "ALTA MAREA contro l'inquinamento" nella "Marcia dei 20.000
del 29 novembre 2008" nella quale i tarantini hanno reclamato il diritto
di vivere in una città meno inquinata. Questa parte importante della
società civile di Taranto è ancora più attiva nella difesa della salute e
del futuro di tutta la città e soprattutto dei suoi bambini.

Per PeaceLink
Alessandro Marescotti - presidente nazionale
Biagio De Marzo - portavoce nodo di Taranto
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