Italiani filonucleari? Neanche per sogno...



L'atomo non scalda gli italiani, la maggioranza resta contraria 


Un sondaggio Eurispes rivela che il 45,75% della popolazione non vuole
il ritorno del nucleare: "Pericoloso e non risolve"
  ROMA - La campagna governativa per il ritorno al nucleare per il
momento non ha fatto breccia nel cuore degli italiani. Malgrado
l'attivismo del presidente del Consiglio e del ministro delle Attività
produttive Claudio Scajola nel sostenere la necessità di costruire il
prima possibile nuove centrali atomiche, una larga maggioranza di
cittadini rimane comunque contraria. A confermare l'ostilità che la
rivolta del 2003 contro il sito di stoccaggio per le vecchie scorie
radioattive progettato a Scanzano Jonico aveva già indicato in maniera
molto chiara, è ora un sondaggio svolto dall'Eurispes nell'ambito del
Rapporto Italia 2009. 

Analizzando attraverso un questionario scritto un campione di 1.118
persone rappresentative dell'intera popolazione nazionale, l'istituto di
ricerca ha rilevato una percentuale di contrari al ritorno del nucleare
pari al 45,75%. La quota di favorevoli si ferma invece al 38,7%, ma in
realtà andrebbe ulteriormente ridimensionata visto che ben l'8,2% di
questi "sì" è vincolato al fatto che le nuove centrali vengano edificate
lontano dalla loro zona di residenza. 

Scavando tra le motivazioni del "no" all'atomo, l'Eurispes ha verificato
che per il 27,3% il rifiuto è dettato dai rischi che tale scelta
comporterebbe, mentre un 18,4% non ritiene l'atomo una soluzione rapida
per risolvere i problemi connessi all'energia. Tra i favorevoli, invece,
l'orientamento prevalente (30,1%) è quello di chi giudica il nucleare
una buona soluzione per porre rimedio alla crisi energetica. 

L'installazione di centrali nucleari sul territorio vede soprattutto
contrari i residenti nell'area del Nord-Ovest (49,5%), nel Meridione
(47,9%), nelle regioni centrali (47,2%) e nel Nord-Est (45,7%). In
controtendenza invece le Isole, con una maggioranza di favorevoli
(50%). 

Il Rapporto Eurispes ha sondato poi anche la percezione degli italiani
sulle problematiche ambientali in generale. Stando alle risposte fornite
dal campione intervistato, l'emergenza numero 1 è quella dei rifiuti,
con il 30,8% delle segnalazioni. Le preoccupazioni immediatamente
successive sono quelle legate al riscaldamento globale (24,8%),
l'inquinamento atmosferico (19,9%) e questione energetica (16,4%). 


6 maggio 2009 da www.repubblica.it