Diossina, fra poco si apre il tavolo politico a Roma. Lettera di PeaceLink e degli allevatori delle masserie di Taranto



Al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Dott. Gianni Letta


Gentile dott. Gianni Letta,

a Taranto sono stati abbattuti 1200 capi di bestiame perché contaminati da
diossina.
Una considerevole quantità di questo cancerogeno ricade a Taranto sui
pascoli.

State decidendo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Le
chiediamo la sicurezza che con i limiti dell'AIA le pecore e le capre che
pascolano nelle masserie attorno all'area industriale non vengano più
contaminate dalla diossina.
Le chiediamo la sicurezza che con i limiti dell’AIA sarà possibile
riprendere l’attività dell’allevamento delle masserie vicine all’ILVA.

Riteniamo che tali limiti debbano avere l'obiettivo di dare un'assoluta
garanzia sanitaria in particolare per i prodotti alimentari.
E con grande rammarico che constatiamo come di questo non si parli e come
venga esclusa dal tavolo di confronto proprio la società civile che tanto
si mobilita a favore dell’ambiente e che subisce direttamente le
conseguenze dell'inquinamento.
Abbiamo il diritto di rappresentare le nostre ragioni.
Abbiamo il diritto di essere ascoltati.

Vincenzo Fornaro - allevatore
Alessandro Marescotti – presidente di PeaceLink