[gc] Il giorno dei vivi
- Subject: [gc] Il giorno dei vivi
- From: Gennaro Carotenuto <gc at gennarocarotenuto.it>
- Date: Tue, 27 Jan 2009 11:28:10 +0100
- Sender: garibaldiuy at gmail.com
Tra poco online: La Bolivia da oggi è un paese democratico
Per la prima volta in quasi 200 anni di Storia la Bolivia ha una costituzione che include tutti i boliviani e non solamente la minoranza creola. La maggioranza di cittadini che l'ha approvata è stata vastissima, tra il 57 e il 64% dei voti, a scrutinio non ancora terminato. Dopo il Venezuela e l'Ecuador la Bolivia è il terzo paese del Sudamerica (e del mondo) a reggersi su di una Costituzione partecipativa. E il latifondo non esisterà più!
Il giorno dei vivi
Stanotte mi hanno chiamato le parole di Giacomo Ulivi citato da un saggio di Claudio Pavone che mi ha accompagnato fino a tarda ora. Giacomo è uno studente in legge di 19 anni, partigiano, arrestato, torturato, fuggito, riarrestato, ritorturato, infine fucilato dai fascisti a Modena:
Quanti di noi sperano nella fine di questi casi tremendi per iniziare una laboriosa e quieta vita dedicata alla famiglia e al lavoro? Benissimo […] Ma nel desiderio invincibile di quiete è il tentativo di allontanarsi il più possibile da ogni manifestazione politica. E' il tremendo, il più terribile risultato di un'opera di diseducazione ventennale che è riuscita ad inchiodare in molti di noi dei pregiudizi. Fondamentale quello della "sporcizia" della politica. Tutti i giorni ci hanno detto che la politica è lavoro di "specialisti" […]. No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!
Proprio stanotte le parole di Giacomo, ragazzo partigiano, mi son sembrate tirare le fila tra molte preoccupazioni per l'Italia di questi giorni e di questi anni. Quella citazione per l'opera di diseducazione ventennale che stiamo di nuovo vivendo, quell'accusa (ma anche l'incoraggiamento) a noi tutti di non averne voluto più sapere, me le hanno fatte sembrare adatte per il giorno della Memoria.
Il disastro della sinistra con le mani e la mente legate dai professionisti della politica. Il paese e non solo il parlamento ridotto ad un bivacco dei manipoli del padrone della scatola magica. L'attacco oramai sistematico ai diritti civili che viene dall'Oltretevere ratzingeriano, che è giunto con il Cardinal Poletto alla tracotanza perfino di superare il Concordato e sostenere che le loro leggi vengono prima di quelle dello Stato.
Un assedio che oggi prende la faccia impudica del lefebvriano Richard Williamson, antisemita, negazionista ma soprattutto anticonciliare. Se vi è una battaglia che i cattolici democratici dovrebbero combattere è quella per difendere il Concilio Vaticano II dalla valanga reazionaria. Se vi è una battaglia che tutti i democratici di questo paese dobbiamo combattere è quella di Giacomo, studente, partigiano, fucilato dai fascisti: Tutto questo sta di nuovo succedendo perché non ne vogliamo più sapere.
Letture sul Giorno della Memoria.
Da non perdere, Enza Panebianco: Decalogo per donne stuprate
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