Appello delle Reti Migranti e Antirazziste contro il razzismo istituzionale del 'pacchetto sicurezza'



Contro il "pacchetto sicurezza"

Contro il razzismo istituzionale

Il cosiddetto "pacchetto sicurezza" varato dal governo
Berlusconi e le quasi contemporanee decisioni prese
dall'Unione Europea in materia di immigrazione rappresentano
un duro attacco contro le condizioni di vita e di lavoro di
tutti i migranti.

Il varo di queste norme è solo l'ultimo passo di una lunga
serie di provvedimenti razzisti, come il precedente decreto
sicurezza del governo Prodi, di inadempienze istituzionali,
come il rifiuto dei ministri Amato e Ferrero di abolire il
protocollo con le poste, di leggi vessatorie e
discriminatorie, come la Bossi-Fini e ancor prima la
Turco-Napolitano.

Il pacchetto sicurezza è l'ultimo e più eclatante passo
di
una politica verso i lavoratori e le lavoratrici migranti
fondata sul ricatto e sulla paura. Il suo obiettivo è di
costringerli ad accettare ogni forma di sfruttamento e di
ostacolarne i percorsi di lotta e di organizzazione
collettiva.

Assieme al "pacchetto sicurezza" giunge puntuale anche il
tentativo di costruire un'opinione pubblica che distingua
gli immigrati in buoni e cattivi, in quanto regolari o
irregolari, in quanto provenienti da un luogo o da un altro,
in quanto badanti o in quanto generici lavoratori. Vogliono
scatenare una guerra tra poveri per dividere e poter colpire
meglio e più facilmente tutti i lavoratori.

Per quanto oggi la situazione appaia e sia difficile è
necessario e possibile iniziare a reagire contro tutto
ciò.

In questi ultimi anni in varie città come Brescia, Milano,
Roma, Verona, Bologna, Napoli, Reggio Emilia, ecc. si sono
dati momenti di lotta, mobilitazione ed organizzazione
contro l'offensiva razzista di padroni e governi.

Bisogna far tesoro di simili esperienze per puntare a
gettare le basi per un movimento unitario che abbia portata
nazionale e che si ponga anche l'obiettivo di stringere
legami organizzativi e di lotta a livello europeo e
internazionale.

È in questa ottica che l'assemblea tenutasi a Roma
domenica
22 giugno, che ha visto la partecipazione di molte realtà
dell'autorganizzazi one degli immigrati e dell'antirazzismo
militante promuove:

a.. una settimana di mobilitazione - dal 5 al 12 luglio -
a livello nazionale da articolarsi localmente contro il
"pacchetto sicurezza" in cui si darà la massima importanza
alla propaganda e alla contro-informazione rivolgendosi
tanto ai lavoratori immigrati quanto a quelli italiani.
Settimana finalizzata anche a preparare il terreno per un
rilancio su più vasta scala della mobilitazione in
autunno.
Contro il pacchetto sicurezza e il reato di immigrazione
clandestina

Per rompere il legame tra contratto di lavoro e permesso di
soggiorno

Per la regolarizzazione immediata di tutti i migranti
presenti sul territorio nazionale

Per il diritto d'asilo

Per la chiusura degli attuali CPT e contro l'apertura dei
nuovi Centri d'identificazione ed espulsione

Assemblea delle Reti Migranti e Antirazziste

Roma 22 giugno 2008



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