Kurdish Info Bollettino



KURDISH INFO BOLLETTINO

*50.000 firme per Öcalan
*520 si sono autodenunciate, per la questione "signor Ocalan"
*Turchi e Kurdi insieme hanno gridato EDI BESE! Una Soluzione Democratica e Pacifica alla Questione Kurda a Istanbul
*Spissu Incontra Sindaco Turco
*Forte reazione del KCK verso gli USA
*Il MKM ha protestato contro l'embargo verso Aram Tigran
*Minacce di morte contro Baskin Oran da parte del TIT
*Mehmet Bal che si era rifiutato di fare il servizio militare è stato arrestato
*Decine di migliaia alla manifestazione di Van
*Gli aerei turchi hanno bombardato i villaggi del Amediye in Kurdistan Iraq
*Attacchi aerei turchi davanti all'EGMR 

50.000 firme per Öcalan

Kurdish Info ÖP, 29.05.2008, Sono state consegnate alla commissione parlamentare del parlamento turco che si occupa dei diritti umani più di 50.000 firme con la richiesta di un trasferimento di Ocalan ad altro carcere e per adeguete cure mediche.La campagna per la raccolta delle firme è stata organizzata dalla federazione delle associazioni che si battono per la difesa dei diritti dei detenuti ( TUHAD-FED), dal DTP e da altre istituzioni kurde. Il deputatioo del DTP Akin Birdal, lui stesso membro della commissione parlamentare ha dichiarato che nei prossimi giorni si discuterà in commissione di questo.

Nel testo presentato insieme alle firme si precisa che lo stato di salute di Ocalan, a causa delle condizioni climatiche sull'isola e in conseguenza dello stato in isolamento peggiora di giorno in giorno.

 

520 si sono autodenunciate, per la questione "signor Ocalan"

Kurdish Info ANF, 30.05.2008, 520 persone si sono autodenunciate presso la procura della repubblica di Batman, in relazione alla questione „ signore Ocalan". Con questa campagna si vuole protestare contro la criminalizzazione dell'uso dell'espressione „Sayin" ( egregio signor/a).Tra i firmatari della campagna il sindaco di Batman Hüseyin Kalkan e tanti altri rappresentanti di organizzazioni della società civile.

Le firme sono state consegnate alla procura della Repubblica da una delegazione composta da sette persone, dopo che si è svolta una manifestazione pubblica. Il pubblico ministero competente non le ha accolte, con la motivazione che sarebbero dovute essere consegnate personalmente dai singoli firmatari. La delegazione, all'uscita dal palazzo di giustizia è stata arrestata e consegnata alla sezione antiterrorismo della polizia di Batman.

 

Turchi e Kurdi insieme hanno gridato EDI BESE! Una Soluzione Democratica e Pacifica alla Questione Kurda a Istanbul

Kurdish Info 01.06.2008 - Più di 100 mila persone che vengono da tutte le parti della Turchia si sono riunite a Kadiköy (Istanbul) per partecipare "al Meeting per la Pace„ organizzata dall'Assemblea di pace per richiedere "Una Soluzione Democratica e Pacifica alla Questione Kurda" .

Diversi parti che chiedono la pace duratura e stabile tra i popoli in Turchia sono riuniti al meeting con e hanno avuto un unico slogan scritto sui cartelli " Edi Bese- Ora basta!".

Tra i partecipanti al meeting c' erano i deputati del DTP, rappresentanti di ONG, sindacalisti, ecologisti, rappresentanti dei movimenti popolari, intellettuali, scrittori e giornalisti.

Pınar Yanardağ, rappresentante dei giovani turchi, nel suo discorso ha sottolineato il bisogno di un futuro per la gioventù kurda e turca: "La guerra ci rapina la nostra libertà. I nostri diritti democratici sono confiscati sotto il pretesto della sicurezza. Coloro che lottano per una pace e per la libertà si trovano a di fronte a procedimenti giudiziari. La guerra ci toglie il diritto di vita. Uğur Kaymaz, Mizgin Özbek, Enes Ata sono i bambini vittime di questa guerra. Ma purtroppo non sono loro che hanno perso la vita.Le migliaia di persone senza identità riconosciuta che hanno perso la vita durante questa querra e riposano in eterno sotto questa terra… Oggi siamo riuniti per chiedere una pace duratura e stabile. Crediamo cher vi siano possibilità di pace. Voglio un futuro dove potrei vivere fraternamente. So che i nostri amici kurdi hanno molte cose da condividere con noi oltre alla sofferenza e della morte. Voglio un futuro dove potrei
 condividere la loro felicità, i loro matrimoni. Voglio un futuro dove possano istruirsi anche loro nelle loro scuole, leggendo i romanzi di Mehmet Uzun nella loro lingua materna. Voglio un futuro dove si possano cantare insieme le canzoni di Şivan Perwer con quelli di Sezen Aksu. Voglio un futuro dove turchi e curdi sarebbero fiero di vivere insieme „

Ömer Özcan che parla a nome dei giovani kurdi ha detto: "Ci siamo trovati oggi qui per parlare di pace di pace e gridarlo. Per noi kurdi invocare la pace significa ricordare ciò che ha distrutto la guerra. La nostra vita è trascorsa con la guerra. E ora nuove generazioni crescono sotto l'ombra della guerra. A partire da oggi, non vogliamo vivere più in una geografia in cui le operazioni militari e i scontri continuano. Non e' solo la guerra che non ci fa vedere ma è soprattutto la vita di noi curdi nel territorio di guerra alla quale non viene data voce. . Tutte le richieste dei curdi non vengono ascoltate. Ma io voglio vivere in un mondo in cui posso raccontare tutto ciò. Perché non voglio vivere in mezzo a questa guerra che usa tutta la tecnologia che si è sviluppata negli ultimi anni.

Murat Çelikkan, del comitato dell'organizzazione del meeting e membro dell'Assamblea di Pace, dopo aver ringraziato tutti i partecipanti che hanno contribuito all'organizzazione di questa meeting ha voluto precisare quanto segue: "Siamo qui per riunire le nostre forze per gridare con un'unica voce `soluzione e pace'. Vogliamo una soluzione. Ci chiedono cosa sarebbe la nostra soluzione. Sappiamo che non e' una soluzione scontrarsi, svuotare i villaggi, l'isolamento, e la colonizzazione. Non è la guerra né gli scontri che vogliamo, è semplicemente l'apertura e il dialogo. Non vogliamo la guerra, non vogliamo scontri ma vogliamo un dialogo. Non vogliamo perdere le nostre voci tra le voci delle armi. Perché cerchiamo la soluzione oltre le nostre frontiere? La Questione e' di la?No. La soluzione è qui. La soluzione è nelle voci dei milioni di persone che gridano lo slogan `Voglio la Pace'„

Ayhan Bilgen, che ha parlato a nome dell'Assemblea di Pace: "..Le richieste del popolo kurdo non sono soltanto per i kurdi ma anche per i turchi: più libertà , più giustizia, ed una vera democrazia in Turchia .. L'Assemblea di Pace ha l'obiettivo di creazione unico linguaggio di pace e unificare le richieste che riguardono la pace; per gridare insieme anche se è diverso il nostro punto di vista politico. Ci muoviamo per trasformare la realtà e finché non ci sara' liberta' e giustizia non ci sara' anche una pace duratura" . Ci riuniamo mettendo il nostro cuore e non solo le nostre mani sotto le pietre; per un nuovo accordo sociale, per sviluppare la volontà di creazione di un nuovo progetto di pace. Diciamo Edi Bese, Ora basta! Non vogliamo morti, ma una soluzione. Invitiamo tutti ad unire le nostre voci per una soluzione giusta e pacifica alla Questione Kurda. „

 

Spissu Incontra Sindaco Turco

ASCA 04.06.2008- Il Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Giacomo Spissu, ha ricevuto la visita di Abdullah Demirbas, sindaco della municipalita' di Sur (Kurdistan). L'incontro riveste una particolare importanza sotto il profilo della ''difesa dei diritti civili'' perche' sul sindaco Demirbas pende l'accusa di ''abuso di potere e di violazione della legge sulla protezione della lingua'', avanzata dalle autorita' turche, per aver inviato alla popolazione locale un questionario per conoscere quali fossero le lingue parlate dai cittadini e aver pubblicato un depliant informativo in sei lingue, tra le quali anche il curdo, sui servizi offerti dalla municipalita'.

A seguito di tale iniziativa, il Ministro degli Interni turco ha destituito il sindaco e, successivamente, il Consiglio di Stato ha sciolto il consiglio comunale.

Spissu ha espresso, anche a nome del Consiglio regionale, solidarieta' al sindaco Demirbas e ha sottolineato come ''l'affermazione dell'identita' di un popolo sia un tema molto caro alla Sardegna, da sempre impegnata nella difesa della propria autonomia e dei propri tratti culturali, tra i quali un posto preminente e' occupato dalla lingua''. res-rus/mcc/rob

 

Forte reazione del KCK verso gli USA

Kurdish Info 05.06.2008 – Il consiglio esecutivo della presidenza del KCK ha mostrato una dura reazione verso gli Stati Uniti in seguito all'inserimento delle organizzazioni kurde nella lista "delle organizzazioni dedite al traffico di stupefacenti". Il KCK ha richiesto la modifica immediata di questa lista.

Mentre resta d'attualità la necessità di trovare una soluzione democratica e pacifica alla questione kurda, il KCK ha dichiarato che l'approccio degli USA attira l'attenzione insistendo su una politica di non soluzione e che il Movimento di Libertà del Kurdistan viene inserito nella lista delle "organizzazioni dedite al traffico di stupefacenti" proprio nel momento in cui è appena stato ritirato dalla lista delle "organizzazioni terroristiche". Nella dichiarazione si dice: "l'attitudine degli USA non fa altro che aumentare le condizioni del conflitto fra la popolazione kurda e il governo turco. Con questa nuova decisione, gli USA non fanno altro che rafforzare la guerra psicologica e il terrorismo del governo turco verso la popolazione kurda".

Nella dichiarazione il KCK ha chiesto una rettifica immediata di questa decisione: "si sa che il governo turco usa molto la voce degli organi di stampa per fare questo tipo di propaganda nell'ambito della guerra psicologica. Ma tutti conoscono la realtà delle cose, che tutte queste falsità sono menzogne propagandistiche del governo. Finora il governo non ne ha mai provato la realtà. Mentre è chiaro che il PKK è sempre stato fermamente contrario a qualunque tipo di stupefacente, sia a livello ideologico sia politico, e ha sempre dato prova di fermezza contro l'utilizzo e la vendita di questi prodotti. La decisione degli USA è quindi in contraddizione con la realtà e si basa semplicemente sulla volontà di compiacere il governo turco. Su questo punto, noi, il Movimento per la libertà del Kurdistan, lanciamo un appello a tutte le organizzazioni dei diritti umani e alle organizzazioni di diritto penale affinché compiano delle ricerche su queste
 falsità e dichiarino la realtà di fronte all'opinione pubblica. Dopo un'analisi precisa e indipendente, sarà messo in luce che non è il PKK, ma al contrario il governo turco che sostiene questi trafficanti fornendo loro la sicurezza necessaria".

Il KCK ha poi messo in risalto l'incontro per la pace organizzato ieri, dando questo messaggio: "Noi troviamo importante e significativo il messaggio che è stato diffuso il 1° giugno a Istanbul in occasione dell'incontro per la pace che ha avuto una partecipazione di oltre 100 mila persone. E noi della controparte kurda, vorremmo precisare che intendiamo prendere in considerazione il messaggio lanciato da questo meeting, che rappresentava le voci congiunte del popolo turco e kurdo. D'altro canto, affinché questa pratica sia accessibile alla discussione, è importante anche che la controparte turca prenda in considerazione il messaggio in questione. Perché finora tutte le nostre iniziative in favore della pace sono state unilaterali e non hanno avuto bilanci sufficientemente positivi. La popolazione sa che questo non è bastato a fermare la guerra e la violenza. È per questa ragione che un approccio bilaterale sarà più decisivo e darà frutti
 migliori in un processo di pace stabile nella regione".

 

Il MKM ha protestato contro l'embargo verso Aram Tigran

Kurdish Info DIHA 05.06.2008 – Nonostante fosse stato firmato un contratto con il Centro culturale Firat, che si sa essere vicino all'organizzazione di Fetullah Gulen, il concerto previsto per il 7 giugno con in programma Aram Tigran e Bulent Turan, è stato annullato con il pretesto che "Questi brani vengono diffusi su ROJ TV".

Questo concerto era organizzato in collaborazione con il Centro culturale Mesopotamia (MKM) e il Centro culturale Arzela. Il MKM ha diffuso un comunicato stampa in reazione all'annullamento degli impegni presi con il Centro culturale Firat. Molti artisti del MKM hanno firmato questo comunicato stampa redatto da Murat Akyuz (dirigente del MKM), che sottolinea l'importanza dell'evoluzione della creatività artistica kurda, nonostante tutte le politiche di distruzione e di negazionismo lanciate contro questa popolazione. Tale creatività è dovuta a una ricchezza che data di migliaia di anni nelle terre della Mesopotamia.

Akyuz ha anche attirato l'attenzione sul fatto che gli artisti kurdi creano l'arte continuando a proteggere la loro identità culturale e che nessuna legge potrà fermare la creatività dell'arte.

Ha poi ricordato le parole di Shakespeare "Coloro che fanno i canti dei popoli sono più forti di coloro che creano le leggi". Nello stesso contesto, ha proseguito Akyuz, "i criteri più importanti della vita come la lingua e la cultura non hanno i mezzi per esprimersi in Turchia, e tutto questo ci è imposto con politiche di distruzione e negazionismo ogni giorno di più".

 

Minacce di morte contro Baskin Oran da parte del TIT

Kurdish Info ANF 06.06.2008-L'organizzazione delle Brigate della vendetta turca – TIT – nota per aver commesso molti omicidi, ha minacciato di morte il professore universitario Baskin Oran.

Il giornale Agos ha ricevuto molte minacce dopo l'assassinio del giornalista armeno Hrant Dink, attraverso l'indirizzo e-mail zerkama at hotmail.com con lo pseudonimo "sanane banane". Nella mail ricevuta il 30 maggio si dice: "Il prossimo bersaglio dopo Hrant Dink sarà Baskin Oran. Anche questo marciume sarà ripulito. Tutti quei figli di puttana degli armeni non potranno riposare in pace finché ci saremo noi".

Baskin Oran ha sporto denuncia attraverso il suo avvocato. Nella denuncia si fa riferimento a diverse azioni compiute dal TIT, come il recente attacco esplosivo a una fermata degli autobus a Diyarbakir che ha provocato la morte di 10 persone, e l'attacco armato contro Akin Birdal. Questi due attacchi erano stati rivendicati dal TIT. Oran ha sottolineato che la pena per le minacce di morte va solo dai tre ai sei mesi di reclusioni: "Finché minacce di questo genere finiscono con un non luogo a procedere da parte dei tribunali, nulla potrà fermare questi omicidi e queste minacce di morte. È una pena troppo leggera. La paura non dà nessun vantaggio alla morte. Non intendo rinunciare alle mie opinioni e ai miei articoli in seguito a queste minacce, non ho paura".

Il 23 settembre 2006 al commissariato di Pendik (Istanbul) un individuo dal nome di Tarkan Coskun, presunto membro del TIT, aveva dichiarato di essere partito per Diyarbakir con l'obiettivo di esaminare la regione per organizzare un attentato contro il sindaco di Diyarbakir Osman Baydemir.

 

Mehmet Bal che si era rifiutato di fare il servizio militare è stato arrestato

Kurdish Info 08.06.2008-Mehmet Bal che si era rifiutato di fare il servizio militare è stato arrestato ieri sera è stato fermato mentre passeggiava ad Istanbul nelle vicinanze della sua abitazione. E' accusato di diserzione.

 

Decine di migliaia alla manifestazione di Van

Kurdish Info OP 09.06.2008 Alla manifestazione indetta a Van dalla lega dei sindacati KESK hanno preso parte migliaia di persone. La manifestazione aveva come slogan :"Per una Turchia democratica" e intendeva appoggiare il Consiglio della pace.

Le forze di sicurezza hanno fatto di tutto per impedire lo svolgimento della manifestazione. La polizia ha perquisito i partecipanti e ha cercato di sequestrare i fazzoletti rosso-giallo-verdi. La forte pressione dei partecipanti non ha reso possibile tutto questo, e anche i cartelloni che avevano portato un gruppo di giovani sono arrivati al luogo del concentramento della manifestazione.

Nel corso del suo comizio la deputata del DTP Fatma Kurtulan ha invocato un immediata sospensione delle operazioni militari, l'abolizione del sistema di protezione dei villaggi da parte dei "protettori", la fondazione di un "consiglio di saggi" per la soluzione della questione kurda e per una nuova costituzione. Il progetto più adeguato potrebbe essere quello di un'autonomia democratica, già elaborato da Ocalan.

 

Gli aerei turchi hanno bombardato i villaggi del Amediye in Kurdistan Iraq

Kurdish Info 10.06.2008 Gli aerei che decollano dall'aeroporto di Diyarbakir hanno bombardato le regioni popolati del Kurdistan Iracheno.

Secondo le informazioni ricevuti, 6 aerei di Jet che hanno decollati dal aeroporto militare di Diyarbakir si è diretto verso il Kurdistan iracheno passando per Çukurca. Gli aerei hanno bombardato sui villaggi della zona di Amediye i villaggi come Zalé, Şivé, Zéwe e Serné. Non ci sono le informazioni rigaurdo ai danni. Nell'ultimo attacco le aerei turchi avevano attaccato ai villaggi di Rekan e Nihel della zona di Amediye. In occasione di quest'attacchi erano distrutti molti giardini dell'uva.

 

Attacchi aerei turchi davanti all'EGMR

Kurdish Info 10.06.2008 Il KHRP, un'associazione kurda per i diritti umani con sede a Londra ha presentato alla corte Europea per i Diritti Umani una richiesta di risarcimento per la popolazione colpita dagli attacchi aerei dell'aviazione turca nel Kurdistan del Sud.

La richiesta si riferisce agli attacchi di ottobre e novembre del 2007 ed è stata presentata a nome degli abitanti dei villaggi colpiti. In seguito a quegli attacchi vi sono stati oltre ad enormi danni alle cose diversi morti.



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