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ambulatorio medico popolare sotto sfratto - come darci solidarietà fattiva
- Subject: ambulatorio medico popolare sotto sfratto - come darci solidarietà fattiva
- From: Alessio Di Florio <ahimsashalom at yahoo.it>
- Date: Wed, 14 May 2008 20:43:02 +0000 (GMT)
Car* compagn* e amic* in questi giorni, dopo che era circolato un nostro primo comunicato "a caldo" sulla sentenza che ci intima di restituire i locali al proprietario a metà luglio e a pagargli svariate migliaia di euro di danni, molti ci hanno chiesto come poter esprimere della solidarietà fattiva e concreta all'Ambulatorio Medico Popolare. Proponiamo quindi a collettivi, gruppi, associazioni, centri sociali, etc... che ci vogliono sostenere e che abbiano a disposizione uno spazio dove ospitarci, di aderire all'AMPTOUR che vogliamo organizzare da qui alla data del possibile sfratto (ed eventualmente, se riusciremo ad ottenere proroghe, anche oltre). Verremmo da voi, oltre che a fare colletta ;-) , a presentare la nostra attività di questi anni, a parlare di quello che vorremmo ancora fare, a tenere un incontro di auto-formazione sui diritti sanitari dei migranti o sulla salute delle donne. Fateci sapere le eventuali date e che cosa potrebbe interessarvi di più. Naturalmente invitiamo alla "maledetta colletta" tutti quelli che possono darci qualche euro, e al presidio che terremo davanti all'AMP il 15 di luglio fin dalla mattina. Di seguito e in attach il comunicato nuovo. Ovviamente, se potete e per quanto potete, FATE GIRARE AMBULATORIO MEDICO POPOLARE -MILANO Qualcuno crede che siamo alla fine di un percorso partito 15 anni fa, una follia in un mondo dove tutto si misura col denaro: un ambulatorio gratuito per il diritto alla salute. L'Ambulatorio Medico Popolare (AMP) svolge da 14 anni la sua attività in difesa del diritto alla salute, nascendo come risposta all'ascesa elettorale della destra razzista a Milano nel 1993 che aveva determinato la costituzione di una Assemblea Permanente per i diritti negati. Trova sede in alcuni spazi della casa occupata di via dei Transiti 28, a Milano, ristrutturati ed attrezzati grazie a una vasta campagna di sottoscrizione popolare. Si costituisce infine come associazione legalmente riconosciuta, con una struttura autogestita e autofinanziata. Rappresenta, in tal senso una situazione che ha ridato vita e dignità ad locali ridotti ad un cumulo di macerie e che ha dimostrato come, a costo zero, senza ricevere finanziamenti da nessuno e senza richiedere compensi ai pazienti si possa dare una risposta concreta a bisogni fondamentali che il sistema sanitario non vuole affrontare. In questi anni le attività dell'AMP hanno affrontato diversi ambiti delle politiche sanitarie: • assistenza sanitaria di base per chi non ne ha diritto • informazione e campagne di lotta sul diritto alla salute e sui diritti dei migranti, nelle scuole, negli spazi autogestiti e in altri ambiti cittadini e nazionali • consultorio donne demedicalizzato Le carenze e le inadempienze istituzionali nei confronti degli immigrati ci hanno portato col tempo a legare l'attività dell'AMP prevalentemente alle richieste di questa parte della popolazione. Le scelte politiche adottate ci hanno permesso di non appiattirci su una attività di generico volontariato, ma di praticare la solidarietà militante contrastando l'immagine dell'immigrazione come problema di ordine pubblico e portando avanti battaglie per l'estensione dei diritti e delle garanzie di cittadinanza per tutti. Un importante tentativo per generalizzare i diritti ha visto l'Ambulatorio promotore, con altre associazioni, di una legge di iniziativa popolare per l'accesso alle strutture sanitarie anche agli immigrati senza permesso di soggiorno. Proposta di legge il cui esito, per quanto parziale, è stato recepito prima dal decreto Dini ('95), poi dalla legge 40/98 e mantenuto persino nel testo della Bossi-Fini (loro malgrado). Siamo consci di operare in una situazione storica e culturale in cui al concetto di diritto alla cura e alla prevenzione si è sostituita la concezione della prestazione medica come merce. In questi anni abbiamo osservato il progressivo snaturamento del SSN attraverso i tagli dei servizi e l'aumento dei costi a carico del malato. In particolare la situazione lombarda è particolarmente preoccupante, anche perché lo scenario politico-istituzion ale si è modificato con il passaggio di quasi tutte le competenze in materia sanitaria alle regioni. La tanto sbandierata 'libertà di scelta" cara a Formigoni, si è dimostrata per quello che è: la svendita della Sanità pubblica a favore di strutture private. Ne è conseguita una riduzione dei livelli di assistenza ed un aumento spaventoso dei costi (attraverso ticket e tasse regionali), in gran parte per fare fronte alle spese relative alle numerose prestazioni remunerative elargite più per motivi economici che sulla base di una reale necessità sanitaria. In questo contesto, la mancata applicazione di normative nazionali per non gravare sul bilancio è all'ordine del giorno. Per dare un senso diverso e non meramente "securitario" al termine di legalità, abbiamo aperto un altro fronte di iniziative attraverso esposti al difensore civico a partire da abusi denunciati dai nostri utenti. Una prima causa è stata vinta avendo noi ottenuto la fornitura gratuita di presidi per la misurazione della glicemia per i pazienti diabetici, come peraltro già previsto dalla legislazione vigente non applicata in Lombardia. Un secondo esposto è in corso e riguarda le difficoltà poste in sede ASL al rilascio del tesserino sanitario a stranieri con permesso di soggiorno in corso di rinnovo. Il rispetto della legalità può avere diverse sfaccettature. Noi da situazione autogestita all'interno di una casa occupata rivendichiamo di avere sempre lavorato per l'applicazione dei diritti universali con la convinzione che i diritti non debbano chiedere alcun tipo di "permesso" Questa esperienza rischia di chiudere sotto l'attacco di interessi speculativi in quanto una sentenza del tribunale ci ha notificato lo sfratto condannandoci inoltre a pagare i danni. Dovremmo andare via entro il 15 luglio 2008 pagando al proprietario oltre 13.000 euro. Di fronte a questo attacco facciamo appello a tutte quelle situazioni che hanno reso possibile la nascita dell'AMP per una difesa di questa esperienza che si svolge all'interno di uno spazio autogestito, nel quale convivono anche altre situazioni politiche. Chiediamo fondamentalmente una presa in carico politica collettiva e di non essere lasciati soli di fronte alla mannaia delle pene pecuniarie. Proponiamo un percorso caratterizzato dal rilancio delle attività all'interno dello spazio occupato esportandole anche all'esterno. A chi ci ha chiesto come potere esprimere la solidarietà noi proponiamo una serie di iniziative itineranti in cui siamo disponibili a condividere la nostra esperienza sulle tematiche relative al diritto alla salute attraverso conferenze dibattiti, distribuzione di materiale. Una campagna di lotta politica e di solidarietà in cui assieme alla diffusione delle nostre attività puntiamo anche ad una raccolta di fondi per le spese legali di un eventuale ricorso e per proteggere le compagne ed i compagni da pene pecuniarie devastanti. Allo stesso tempo puntiamo a moltiplicare la attività all'interno dello spazio autogestito iniziandone anche di nuove. A questo proposito siamo molto orgogliosi di annunciare che all'interno dello spazio occupato dell'AMP verranno ospitate iniziative all'interno della campagna "Obietta gli obiettori" (OGO), a cura del collettivo femminista "Mai State Zitte" (MSZ). Deve essere chiaro a tutti dell'AMP non determinerà automaticamente il ritorno dello spazio occupato al suo proprietario! Come espressione di solidarietà chiediamo la disponibilità ad ospitare le nostre iniziative itineranti e la partecipazione ad un presidio che verrà convocato davanti all'AMP per il 15 Luglio in occasione dello sfratto esecutivo. Ovviamente ben venga anche la semplice raccolta di un fondo di solidarietà che potrà esserci recapitato direttamente oppure depositata sul c/c c/c IBAN IT 27 A08865 20700 000000019439 intestato all'Ambulatorio Medico Popolare Ambulatorio Medico Popolare per informazioni: 02-26827343 lunedì e giovedì pomeriggio mail: ambulatorio. popolare@ <mailto:ambulatorio .popolare@ > |
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