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un incontro a Bologna il 2 marzo
- Subject: un incontro a Bologna il 2 marzo
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Fri, 29 Feb 2008 22:57:02 +0100
- Importance: Normal
Gentili signore e signori, sperando di non disturbare, e che possano interessarvi, vi inviamo come anticipazione i quattro testi che aprono il fascicolo del primo marzo 2008 delle "Notizie minime della nonviolenza in cammino". Distinti saluti, La redazione de "La nonviolenza e' in cammino" Viterbo, 29 febbraio 2008 Mittente: Centro di ricerca per la pace strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo tel. 0761353532 e-mail: nbawac at tin.it sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ * * * 1. Michele Boato, Maria G. Di Rienzo, Mao Valpiana: Crisi politica, abisso tra palazzo e popolazione: cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza? 2. Maria G. Di Rienzo: Le liste che vorremmo 3. Il 2 marzo a Bologna 4. Michele Boato, Maria G. Di Rienzo, Mao Valpiana: Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza? Discutiamone il 2 marzo a Bologna 1. DOCUMENTI PER BOLOGNA. MICHELE BOATO, MARIA G. DI RIENZO, MAO VALPIANA: CRISI POLITICA, ABISSO TRA PALAZZO E POPOLAZIONE: COSA POSSIAMO FARE COME DONNE E UOMINI ECOLOGISTI E AMICI DELLA NONVIOLENZA? A noi, che pure in gran parte abbiamo votato e apprezzato per talune scelte la coalizione di Prodi, appare evidente che: - in Afghanistan il governo di centrosinistra ha proseguito e finanziato una missione militare che ha coinvolto il nostro paese in una vera e propria guerra, in violazione della Costituzione; - a Vicenza e' stato il sostenitore accanito della base Usa Dal Molin al pari del centrodestra; - a Venezia, con Di Pietro, Berlusconi, Galan e l'ex sindaco Costa, Prodi e' il padrino del Mose, costosissima e dannosa opera pubblica; - a Viterbo il governo di centrosinistra ha sottoscritto un accordo con la Regione per un nuovo devastante mega-aeroporto per voli low cost; - in Campania, a Brescia, Modena, Toscana, ecc. il centrosinistra e' la banda degli inceneritori; - in Piemonte Prodi, Fassino, Di Pietro, Bresso sostengono spudoratamente il folle progetto Tav, contro ogni logica ambientale, economica, trasportistica; - dobbiamo a Di Pietro & C. se e' ancora vivo il demenziale e criminale progetto del Ponte di Messina; - per i pericolosissimi, inutili e "fossili" rigassificatori possiamo rivolgerci a Bersani e Realacci; - per gli Ogm e il nucleare a Veronesi, Letta e gli altri spacciatori di falsita' "scientifiche" che pullulano nei due schieramenti. Ecco perche' moltissimi sono tentati di non votare alle elezioni politiche del 13 aprile: non c'e' alcun "voto utile" da dare, non c'e' alcuna "diga democratica" da sostenere, con un Berlusconi che vede il proprio programma copiato dal suo avversario. Cosi' come troppe speranze riposte nei partiti ora riuniti nella Sinistra Arcobaleno sono state deluse, tanto da non esercitare piu' alcun fascino ne' seria aspettativa, e da non suscitare nessuna emozione. * Ma l'Italia pullula di movimenti, iniziative, comitati, associazioni e singoli gruppi e persone che non si sono stancati di lottare contro le mostruosita' e le ingiustizie, la guerra e le violenze, il razzismo, le mafie e, soprattutto, si sforzano di realizzare in concreto una societa' e una vita piu' amichevole, piu' sana, piu' aperta. Puo' questo arcipelago di donne e uomini, amanti dell'ambiente e della nonviolenza, scrollarsi di dosso un po' di fatalismo e di strisciante qualunquismo, e riprendere un cammino iniziato con la nonviolenza di Aldo Capitini e Maria Montessori, il socialismo libertario di Lelio Basso, l'antiautoritarismo del '68, il femminismo degli anni '70-'80, l'ecologismo di Laura Conti ed Alex Langer e del primo arcipelago verde? E puo' tale arcipelago parlare anche a chi, e con chi, ha votato diversamente da noi alle ultime elezioni o non ha votato affatto? Noi crediamo di si', a partire da: - una rete che rafforzi le moltissime, spesso sconosciute, esperienze locali; - un condiviso programma comune; - un metodo basato su nonviolenza, inclusione, comunicazione, concretezza, democrazia dal basso. * Le domande (urgenti) che attendono risposte (meditate) Con queste premesse discutiamo se presentare alle elezioni (politiche e/o amministrative nelle localita' in cui viviamo ed operiamo) liste di persone che si ispirino ai valori di nonviolenza, ecologia, femminismo e giustizia sociale. Possiamo avere, come donne ed uomini ecologisti e amici della nonviolenza, una sponda (se non addirittura un'espressione) credibile e coerente nelle istituzioni (dai Comuni al Parlamento)? Oppure dobbiamo privilegiare il lavoro di movimento, dal basso, prepolitico, e poi affidare ad altri la rappresentanza istituzionale? Come progettiamo la costruzione di questo processo? Bisogna verificare le reali forze che abbiamo, le opportunita' che ci sono. Bisogna capire bene quali sono gli obiettivi che ci poniamo, a breve e lunga scadenza, e quali mezzi vogliamo utilizzare per raggiungerli. Sappiamo bene che mezzi e fini sono la stessa cosa. Soluzioni facili non ce ne sono, ma da subito possiamo mettere in campo la nostra visione che e' quella di un ampio movimento attivo dentro e fuori le istituzioni, un movimento culturale e politico. Per introdurre una rappresentanza nelle istituzioni (senza la mediazione di partiti che spesso sono la negazione stessa dell'idea nonviolenta) e' urgente che il movimento si doti degli strumenti necessari? Vogliamo che questa voce si faccia sentire anche nei consigli comunali, provinciali, regionali, nella Camera e nel Senato della Repubblica? Dobbiamo lavorare oggi per creare le condizioni affinche' cio' possa avvenire domani? Se verifichiamo che non possiamo farlo subito, avviamo un serio lavoro, a partire dalle realta' locali, per costruire una rete (anche) politica indipendente, radicata, coordinata, costante, informata, autosufficiente. Smettiamola di lamentarci che la politica va male, ed iniziamo a prendere sul serio il nostro movimento. Senza questo rinascimento il futuro e' gia' segnato: dalla guerra permanente alla crisi ecologica del pianeta. Questa e' la priorita' per l'oggi. Bisogna ripartire da luoghi aperti, critici, disinteressati, dove si ascolta e si parla, dove si costruisce la competenza politica dei cittadini, giovani e anziani, con iniziative e azioni che crescono localmente ispirate alla nonviolenza, al femminismo, all'ecologia, alla solidarieta'. Michele Boato, Maria Giusi Di Rienzo, Mao Valpiana * Per informazioni, adesioni, contatti: micheleboato at tin.it Per contattare individualmente i promotori: Michele Boato: micheleboato at tin.it, Maria G. Di Rienzo: sheela59 at libero.it, Mao Valpiana: mao at nonviolenti.org 2. DOCUMENTI PER BOLOGNA. MARIA G. DI RIENZO: LE LISTE CHE VORREMMO - Inclusive rispetto al genere: un luogo ove donne ed uomini sono partner alla pari nel lavorare per raggiungere scopi di cui tutti beneficiano. Percio' lavorano per l'integrazione fra diritti civili e politici (autodeterminazione, diritti riproduttivi, partecipazione politica) e diritti socioeconomici (casa, salute, lavoro): spesso le donne non godono abbastanza di questi ultimi per essere in grado di esercitare i primi. * - Comunicative: gli individui si parlano l'un l'altro di cio' che considerano importante. Ognuno ha un contributo da dare in questo senso, e le liste restano luoghi aperti in cui si discute non solo di cio' che accade in Parlamento, muovendosi dalla socializzazione informale e dalla contrapposizione di opinioni ad un'attitudine ricettiva in cui si parli dopo aver riflettuto e si ascolti con molta attenzione. * - Concrete: una delle funzioni principali di un gruppo inclusivo e comunicativo che voglia fare politica e' la definizione degli scopi da raggiungere. Per fare questo, e' necessario impegnarsi in processi di apprendimento e, allo stesso tempo, in nuovi modi di condividere il potere. Le situazioni di rischio ambientale e degrado ecologico vanno affrontate con urgenza assoluta: sempre che vogliamo continuare a vivere su questo pianeta, beninteso. * - Democratiche ed egualitarie: in una societa' politica comunicativa, partecipata, le persone si rispettano e valutano quali interi esseri umani. A livello internazionale, mi aspetto che questo si rifletta nel premere per l'organizzazione di conferenze di pace ovunque sia in corso un conflitto, conferenze che includano esplicitamente le donne oltre che tutte le ong e le strutture della societa' civile. * - Coerenti: "il fine non giustifica i mezzi" e' un principio di comportamento etico ben conosciuto in tutto il mondo. Semplicemente, come ricorderete, "non si usano gli attrezzi del padrone per smantellare la casa del padrone" (Audre Lorde), ma non perche' noi ci riteniamo piu' belli e piu' buoni di lui: non vogliamo assomigliargli, ripetere cio' che lui ha fatto, sbagliare anche noi. Useremo altri attrezzi, costruiremo edifici differenti. Vi e' una strettissima relazione tra fini e mezzi come chiunque abbia solo annusato la parola "nonviolenza" sa benissimo. Inoltre, scopi raggiungibili non possono essere definiti senza la disamina onesta delle risorse umane e materiali a disposizione. 3. INCONTRI. IL 2 MARZO A BOLOGNA L'assemblea promossa dall'appello di Michele Boato, Maria G. Di Rienzo, Mao Valpiana, "Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" per verificare la possibilita' di liste femministe, ecologiste e della nonviolenza alle elezioni di aprile, si svolgera' domenica 2 marzo a Bologna, dalle ore 10 alle 17 circa, nella sala sindacale dei ferrovieri (appena usciti dalla porta principale della Stazione, lato piazzale, a sinistra si vede il parcheggio delle biciclette, dove c'e' un'entrata con una sbarra per andare alla mensa e alla sede dei carabinieri: poco avanti, sulla destra, c'e' la sala con la scritta Cub). Tutti gli interventi avranno un limite di tempo che stabiliremo assieme all'inizio (proposta: non oltre i 10 minuti); da un certo momento in poi (se lo stabiliremo assieme) spazio privilegiato alle proposte, su cui prendere eventuali decisioni. Se ci sono gia' proposte abbastanza precise, attinenti al tema (programmi, metodi di lavoro, eccetera) sarebbe meglio portarle scritte, in una cinquantina di copie, per distribuirle dall'inizio. * Per informazioni, adesioni, contatti: micheleboato at tin.it Per contattare individualmente i promotori: Michele Boato: micheleboato at tin.it, Maria G. Di Rienzo: sheela59 at libero.it, Mao Valpiana: mao at nonviolenti.org Chi volesse inviare contributi scritti anche a questo notiziario, indirizzi a: nbawac at tin.it 4. REPETITA IUVANT. MICHELE BOATO, MARIA G. DI RIENZO, MAO VALPIANA: CRISI POLITICA. COSA POSSIAMO FARE COME DONNE E UOMINI ECOLOGISTI E AMICI DELLA NONVIOLENZA? DISCUTIAMONE IL 2 MARZO A BOLOGNA [Riproponiamo il seguente appello (gia' piu' volte apparso nel nostro notiziario) che ha dato avvio al percorso che avra' una rilevante verifica il 2 marzo a Bologna. Michele Boato e' nato nel 1947, docente di economia, impegnato contro la nocivita' dell'industria chimica dalla fine degli anni '60, e' impegnato da sempre nei movimenti pacifisti, ecologisti, nonviolenti. Animatore di numerose esperienze didattiche e di impegno civile, direttore della storica rivista "Smog e dintorni", impegnato nell'Ecoistituto del Veneto "Alexander Langer", animatore del bellissimo periodico "Gaia" e del foglio locale "Tera e Aqua". Ha promosso la prima Universita' Verde in Italia. Parlamentare nel 1987 (e dimessosi per rotazione un anno dopo), ha promosso e fatto votare importanti leggi contro l'inquinamento. Con significative campagne nonviolente ottiene la pedonalizzazione del centro storico di Mestre, contrasta i fanghi industriali di Marghera. E' impegnato nella campagna "Meno rifiuti". E' stato anche presidente della FederConsumatori. E' una delle figure piu' significative dell'impegno ecopacifista e nonviolento, che ha saputo unire ampiezza di analisi e concretezza di risultati, ed un costante atteggiamento di attenzione alle persone rispettandone e valorizzandone dignita' e sensibilita'. Tra le opere di Michele Boato: ha curato diverse pubblicazioni soprattutto in forma di strumenti di lavoro; cfr. ad esempio: Conserva la carta, puoi salvare un albero (con Mario Breda); Ecologia a scuola; Dopo Chernobyl (con Angelo Fodde); Adriatico, una catastrofe annunciata; tutti nei "libri verdi", Mestre; nella collana "tam tam libri" ha curato: Invece della tv rinverdire la scuola (con Marco Scacchetti); Erre magica: riparare riusare riciclare (con Angelo Favalli); In laguna (con Marina Stevenato); Verdi tra governo e opposizione (con Giovanna Ricoveri). Maria G. Di Rienzo e' una delle principali collaboratrici di questo foglio; prestigiosa intellettuale femminista, saggista, giornalista, narratrice, regista teatrale e commediografa, formatrice, ha svolto rilevanti ricerche storiche sulle donne italiane per conto del Dipartimento di Storia Economica dell'Universita' di Sydney (Australia); e' impegnata nel movimento delle donne, nella Rete di Lilliput, in esperienze di solidarieta' e in difesa dei diritti umani, per la pace e la nonviolenza. Tra le opere di Maria G. Di Rienzo: con Monica Lanfranco (a cura di), Donne disarmanti, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003; con Monica Lanfranco (a cura di), Senza velo. Donne nell'islam contro l'integralismo, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2005. Un piu' ampio profilo di Maria G. Di Rienzo in forma di intervista e' in "Notizie minime della nonviolenza" n. 81. Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive ed opera come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"), e' membro del comitato di coordinamento nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa della nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione Nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del consiglio direttivo della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana rapita in Afghanistan e poi liberata. Un suo profilo autobiografico, scritto con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4 dicembre 2002 de "La nonviolenza e' in cammino"; una sua ampia intervista e' nelle "Minime" n. 255 del 27 ottobre 2007] Nessuno, o quasi, si aspettava cosi' presto la caduta del governo Prodi e le elezioni politiche fissate al 13-14 aprile. Poco importa se la causa sia di Veltroni ("Il Partito Democratico, comunque, andra' alle elezioni da solo"), di Mastella, o Dini (Di Pietro, Turigliatto ecc.). A noi, che pure abbiamo votato e apprezzato per talune scelte la coalizione di Prodi, ci appare evidente che: in Afghanistan il governo di centrosinistra ha confermato, proseguito, finanziato, una missione militare che ha coinvolto il nostro paese in una vera e propria guerra, in violazione della Costituzione. A Venezia Prodi e' il padrino del Mose, assieme a Berlusconi, Galan e l'ex sindaco prodiano P. Costa. A Vicenza e' il sostenitore accanito della base Usa "Dal Molin" (con gli stessi di sopra, piu' D'Alema e Rutelli). A Viterbo il governo di centrosinistra ha sottoscritto un accordo di programma con la Regione Lazio per la costruzione di un nuovo devastante mega-aeroporto per voli low cost. In Campania il centrosinistra e' la banda degli inceneritori; cosi' a Brescia, Modena, in Toscana ecc. E su questi, come su troppi altri esempi (la Tav di Mercedes Bresso, Di Pietro e Chiamparino, il Ponte di Messina del solito Di Pietro e P. Costa, i rigassificatori di Bersani e Realacci, gli Ogm e il nucleare di Veronesi, Bersani, Letta ecc.), va a braccetto col peggior centrodestra. Non si capisce piu' niente: "Cos'e' la destra, cos'e' la sinistra?" cantava Gaber e nessuno sa piu' rispondergli. * A luglio 2007 abbiamo aperto un dibattito su "Come contare di piu' nelle scelte politiche locali e nazionali, come ecologisti". Dopo una cinquantina di interventi telematici, ci siamo incontrati il 6 ottobre a Firenze, eravamo una quarantina di persone, con alle spalle molte esperienze positive, ma anche pesanti delusioni. Emergeva: 1. la necessita' di una svolta che renda piu' efficace l'ecologismo, a partire da una rete che rafforzi le moltissime, spesso sconosciute, esperienze locali; 2. l'estrema difficolta' a creare, in tempi brevi, qualcosa di piu' solido negli obiettivi, nei metodi, nell'organizzazione; 3. pero', forse, una possibilita' di costruire un "programma comune" (alcuni di noi si sono presi l'incarico di farne girare dei spezzoni, una bozza) e un metodo condiviso per non ricadere nei meccanismi dei partiti/carriere/verticismi ecc. (una prima proposta l'ha fatta girare Lino Balza, finora senza "ritorni", ne' positivi ne' critici); 4. l'idea di avere un confronto diretto sia con gli "amici di Grillo" che con i proponenti la "Lista civica nazionale" (ma questi incontri non si sono piu' fatti); 5. comunque contribuire alla nascita, crescita, miglioramento di liste civiche (anche) ecologiste nelle citta' dove quest'anno si andra' alle elezioni amministrative. Sappiamo che sta succedendo in molte citta', ma le notizie faticano a circolare. * Nel frattempo, nell'area nonviolenta e pacifista (Movimento Nonviolento, Tavola della Pace) prosegue la riflessione sul tema "nonviolenza e politica", mentre il giornale quotidiano telematico "Notizie minime della nonviolenza in cammino" sostiene la necessita' che alle prossime elezioni politiche vi sia una presenza di "liste elettorali della sinistra della nonviolenza". * Ora ci sono le nuove elezioni, che si svolgeranno con una legge elettorale pessima e una campagna peggiore: in molti ci chiediamo cosa possiamo/dobbiamo fare. La sensazione che finora abbiamo e' di una situazione compromessa e non recuperabile nell'immediato, da un punto di vista di un serio movimento ecologista e nonviolento, che voglia avere una sponda (se non addirittura un'espressione) altrettanto seria in Parlamento. Bisogna verificare le reali forze che abbiamo, e se non possiamo farlo subito, almeno avviare un serio lavoro a partire dalle realta' locali (comuni, province, regioni) per costruire in prospettiva un movimento politico nazionale indipendente, autonomo, che cammini da solo sulle gambe della nonviolenza, dell'ecologia e del femminismo (l'assenza di rispetto e di riconoscimento di valore e' il terreno su cui la violenza e l'esclusione crescono). Ma, per non stare a lamentarsi/piangere/imprecare/diventare individualisti-qualunquisti, forse e' il caso di riaprire con urgenza la discussione interrotta ad ottobre, e coinvolgere altre realta' del piu' vasto movimento per la nonviolenza e l'ecologia, sia rispondendo a questa mail, sia incontrandoci a Bologna domenica 2 marzo (nella sala sindacale dei ferrovieri, appena usciti dalla porta principale della Stazione, lato piazzale, a sinistra si vede il parcheggio delle biciclette, dove c'e' un'entrata con una sbarra per andare alla mensa e alla sede dei carabinieri: poco avanti, sulla destra, c'e' la sala con la scritta Cub), per verificare se possiamo stringere i tempi della rete, fare proposte di un qualche peso (anche) sul piano nazionale, o altro che qualcuno puo' suggerire a stretto giro di mail. A presto, Michele Boato, Maria G. Di Rienzo, Mao Valpiana * Per informazioni, adesioni, contatti: micheleboato at tin.it * Per contattare individualmente i promotori: Michele Boato: micheleboato at tin.it Maria G. Di Rienzo: sheela59 at libero.it Mao Valpiana: mao at nonviolenti.org * * *
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