La trappola dei sionisti?
- Subject: La trappola dei sionisti?
- From: "Gennaro Carotenuto" <gc at gennarocarotenuto.it>
- Date: Mon, 11 Feb 2008 08:27:16 +0100
La trappola dei sionisti? Arrivano email, o commenti sul sito,
mi consigliano di rivalutare, di leggere qui, là, Comedonchisciotte,
Comenonsocchì. Alcuni cortesi, altri rudi, o sfottenti, oppure gridati. Questi
ultimi non li pubblico. Dello “sporco ebreo” non me l’hanno
ancora dato, anche se ne sarei stato onorato. Quasi tutti sono di
ultrasinistra, ma c’è anche qualche fascistello (o qualche compagnuccio
fascista dentro) e qualche qualunquista che si arma di buon senso comune e
cerca di spiegarmi. Il tono è sempre quello: l’antisemitismo sarebbe il
paravento di Israele per coprire i suoi crimini. Poi mi spiegano (in varie tinte,
da pacato a violento) che la lista sarebbe una bufala programmata, o fanno
complicati distinguo tra ebrei e sionisti in una corsa al retropensiero nella
quale la vittima diviene carnefice. NON CI STO. Essere ebrei non è un crimine e firmare un
appello non è un crimine. E’ una libertà garantita dalla nostra
Costituzione, nonostante non se ne condivida il contenuto. Non ci sarebbe
bisogno di dire queste cose se non ci fosse, anche a sinistra, un degrado
culturale che impedisce di comprendere l’ABC della democrazia. E una cosa
è esprimere dissenso verso il contenuto dell’appello e ben altra è dare
connotazione razziale a chi lo firma e criminalizzarne i firmatari in quanto
ebrei. Usare quella lista per identificare come ebrei i sottoscrittori sì è un
crimine. Come è un crimine il negazionismo e molto d’altro che faceva da
contorno alla lista nera e che questo sito ha elencato punto per punto. E’ così difficile capire che l’antisemitismo non è un problema
degli ebrei, né tantomeno degli israeliani? L’antisemitismo è un
problema degli italiani. Siamo noi che nel 1938 abbiamo promulgato le leggi razziali, siamo noi che
abbiamo avuto i ghetti per secoli, siamo noi che abbiamo preso dei nostri
concittadini, li abbiamo internati e deportati nei lager perché ne tornassero
ben pochi. Siamo noi che dobbiamo dimostrare di essere vaccinati dallo scandalo
dell’antisemitismo. Ho riportato nel dettaglio particolari orripilanti dell’antisemitismo
dichiarato di quel blog. Se i giornali mainstream si sono soffermati solo sulla lista è
colpa loro. E il Giornalismo partecipativo serve proprio a fare un passo in
più. Per riportare dettagli come il denunciare OGGI (non nel 1938) un partito,
il Partito Democratico, come sionista perché ha tra i suoi militanti un ragazzo
24enne di nome Tobia Zevi. Oppure l’appello a non candidare ebrei nelle
prossime elezioni del 13 aprile 2008? Cosa altro deve fare l’estensore
del blog del Cannocchiale perché esprimiate INCONDIZIONATA solidarietà a Tobia
Zevi e prendiate atto che Israele con l’antisemitismo non ha nulla a che
vedere mentre sì l’antisemitismo ha a che vedere con l’Italia? Deve
scapparci il morto? Perché molti sottovalutano il fatto che la nostra capitale sia tappezzata
di croci celtiche e di manifesti di Forza Nuova? Perché a molti sembra
normale che 162 nostri concittadini debbano
da oggi andare in giro per strada sapendo che i loro nomi e luoghi di lavoro
sono in una lista che si passano di mano in mano dei neofascisti? A me sembra
intollerabile e i responsabili devono essere puniti, come sembra intollerabile
che tra due mesi potremmo tornare ad avere ministri fascisti. Se vi par poco
potremmo avere ministro (lo è già stato), Francesco Storace che non rinnega né
il fascismo né le leggi razziali, né riconosce lo stato d’Israele. Certo, i nostri compagni retro-pensatori ci racconteranno che le croci
celtiche sono un complotto dei ragazzi della sinagoga, che Tobia Zevi è un
provocatore che se l’è cercata con quella sua presunzione di militare nel
PD, e che i capetti di Forza Nuova e perfino Francesco Storace sono in realtà agenti
del Mossad. Tutto questo non significa che non esista un uso politico
dell’antisemitismo. Ma se non si ha chiaro come il sole che solo
sconfiggendo l’antisemitismo una volta per sempre si spunta quella
propaganda è che (ed è un dramma) probabilmente il sogno di un ministro che non
riconosca lo stato d’Israele non è solo dei fascisti. |
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