Ho un disturbo tripolare della personalità politica
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- From: "Gennaro Carotenuto" <gc at gennarocarotenuto.it>
- Date: Thu, 7 Feb 2008 09:40:18 +0100
Ho un disturbo tripolare della personalità
politica Un disturbo bipolare è una sindrome per la quale mentre sei triste diventi
felice e viceversa e quelli che ti stanno intorno diventano matti perché non è
carino mandarti a quel paese. In politica abbiamo vissuto un grave disturbo
bipolare a partire dal ‘94, rosso e nero, Occhetto o Berlusconi, Prodi o
Berlusconi, Rutelli o… Berlusconi, guelfi e ghibellini fino a che non ci siamo
ritrovati tutti guelfi. Ora però si fa un passo avanti. Il disturbo del bipolarismo diventa
tripolare e saremo felici di essere tristi con Silvio Berlusconi o con Walter
Veltroni o con Fausto Bertinotti, baloccandoci fino al 13 aprile credendo di
poter scegliere. Sarà la cura? Sicuramente don Walter guarda all’eternità ed ha deciso che solo così potrà
essere assunto in cielo tra due ali di Binetti, serafini, cherubini, troni e
dominazioni. Lui non guarda al presente e si preoccupa del futuro e non importa
che a medio termine, soprattutto dopo cinque anni di Berlusconi, saremo tutti
morti. Ha detto "yes we can", come Barak Obama, come fosse
lo stesso, perché lui davvero trepida per sapere chi vincerà tra Hillary y
Barak. Ha detto "yes we can" e non ha capito che le frasi storiche
valgono quando le inventi, non quando le copi e le ripeti a pappagallo. Ha
detto "yes we can", ma non ha spiegato quando, che rispetto
all’eternità, si capisce, è un dettaglio irrilevante. Bertinotti, già subcomandante Fausto quando gli zapatisti erano di moda,
invece farà un figurone, uomo di classe (in che senso?) forte del suo ruolo
istituzionale. Si batterà come un leone, parlerà di disagio sociale, ma non di
monnezza. Di capitalismo, ma non di socialismo. Di precarietà ma non di
padroni. Di diritti, ma non di chi li azzoppa. Di pace ma non di chi fa la
guerra. Anche lui a ben guardare starà tre metri sopra il cielo, lì
sull’arcobaleno con i quattro intoccabili pilloloni dei partitini sotto, che
sennò, se glieli levi, il burocrate medio dell’ultrasinistra si disorienta, si
sbaglia e vota Forza Italia. Quasi quasi era meglio l’ombrello dell’omino di
Altan. Resta Silvio, Silvio nostro, il padreterno che ha detto agli italiani fate
schifo, siete ignoranti, volgari, un po’ ladri e pure coglioni, ma ha dato loro
una speranza. Infatti ci ha insegnato a fare le corna, a ruttare, fare le
battutacce in pubblico e a guardare nelle scollature delle signore. Lo facevamo
anche prima, ma la cultura cattocomunista ce ne faceva vergognare. Con lui lo
facciamo e lo faremo a testa alta. Mentre il paese va a puttane… Vi era mancato? Adesso l’attesa sta per finire… Vota questo articolo su Oknotizie
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