Storia dei rifiuti in Campania, uno straordinario documento
- Subject: Storia dei rifiuti in Campania, uno straordinario documento
- From: "Gennaro Carotenuto" <gc at gennarocarotenuto.it>
- Date: Tue, 15 Jan 2008 17:57:24 +0100
Storia
dei rifiuti in Campania, uno straordinario documento Chi ha più responsabilità per il disastro ambientale campano? La politica
campana, le gestioni commissariali, la camorra, i cittadini, le grandi imprese
del Nord che hanno largamente approfittato? La storica piemontese Gabriella Gribaudo pubblica in anteprima per la
rivista de Il Mulino la storia di 14 anni di crisi. Un saggio di 20 pagine da
stampare e da leggere con tutta calma. Ne emergono i cittadini come vittime,
nonostante il facile pregiudizio razzista antinapoletano diffuso nel paese e la
magistratura come ultimo baluardo. Ma ne emergono anche le gravissime
responsabilità della politica e del clientelismo, lo scandalo nello scandalo
delle gestioni commissariali, ma soprattutto il ruolo nefasto e decisivo di uno
dei più grandi poteri della nazione, il gruppo FIAT, che con l’Impregilo
ne emerge come il vero cuore dello scandalo. Una grande impresa del Nord, onnipotente e impunita, che dai rifiuti in
Campania, all’Alta Velocità al ponte sullo stretto di Messina, sa sempre
come far fruttare il suo saper fare e relazionarsi con la zona grigia
della politica e l’inchiesta contro la quale, che chiama in
causa pesantemente Antonio Bassolino, va avanti con estrema difficoltà.
L’Impregilo vinse una gara dubbia, su cui tuttora la magistratura indaga;
avviò la costruzione di un termovalorizzatore che è in realtà
un inceneritore, sette impianti di Cdr che producono inutili ecoballe di
rifiuti triturati, ha scaricato i costi delle sue inefficienze sul
commissariato straordinario. Un piano, una gara, un contratto sbagliati,
un’esecuzione ancora peggiore, coniugati con l’inefficienza totale
della pubblica amministrazione, emergono come la causa prima del fallimento del
ciclo dei rifiuti campani. Come nel ciclo dei rifiuti nocivi c’è una stretta complementarietà fra
interessi nazionali e interessi locali. Imprese nazionali e internazionali
hanno tratto profitti dalla politica dell’emergenza in cambio di una
pessima prestazione, ripetendo lo scandalo in Campania del terremoto del 1980. A farne le spese sono stati il territorio e i cittadini comuni, quelli che non
avevano poteri di pressione e scambi da attuare per fare sentire la propria
voce, e che oggi, paradossalmente, sono criminalizzati se protestano
e sono chiamati ad assumersi responsabilità che non hanno di
tanto disastro. Un saggio di 20 pagine da scaricare,
stampare e da leggere con tutta calma e commentare su Giornalismo
partecipativo. |
- Prev by Date: Il Consiglio Comunale di Taranto ha detto NO al rigassificatore
- Next by Date: Rigassificatore a Taranto? Game over!
- Previous by thread: Il Consiglio Comunale di Taranto ha detto NO al rigassificatore
- Next by thread: Rigassificatore a Taranto? Game over!
- Indice: