Ma se l'uomo morde il cane non fa notizia? La torbida xenofobia dei media italiani
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- From: "Gennaro Carotenuto" <gc at gennarocarotenuto.it>
- Date: Sun, 25 Nov 2007 19:39:19 +0100
Ma se l'uomo morde il cane
non fa notizia? La torbida xenofobia dei media italiani Cosa succederebbe in Italia se un pregiudicato romeno ubriaco investisse
sulle strisce una signora italiana con due bambini e la riducesse in fin di
vita? La risposta è facile, diverrebbe in un lampo prima notizia su tutti i
media e molti sciacalli sarebbero pronti a organizzare fiaccolate, a chiedere
mano dura, espulsioni e a fare passeggiate vestiti come Humphrey Bogart. Cosa
succede se avviene il contrario? Questa settimana ne abbiamo avuto una ATROCE
dimostrazione pratica. E i media italiani ne escono in maniera vergognosa. La storia, nella sua crudezza, è semplice. Il giorno 20 novembre in pieno
giorno, nella città di Roma, la cittadina rumena Marinela Martiniuc, 28 anni,
attraversava sulle strisce nei pressi di una scuola. Spingeva una carrozzina
con suo figlio Elias di appena quattro mesi e teneva per mano sua nipote Adina
di 12 anni. Sono stati spazzati via da un'auto guidata da un cittadino italiano, in
evidente stato di ebbrezza, e appena uscito di galera. Il neonato è stato
sbalzato a 20 metri di distanza, la piccola Adina ha avuto multiple lesioni
alle gambe. La signora Martiniuc è stata per 24 ore incosciente ed in pericolo
di vita. Tutt'ora è ricoverata in condizioni critiche. Nessun giornale o gr o tg ha ritenuto opportuno diffondere la notizia.
Questa è stata diffusa oggi, cinque giorni dopo, solo in una lettera inviata da
Anna Maffei, presidente dell'Unione cristiana evangelica battista italiana,
pubblicata dal quotidiano Il Manifesto. Maffei invita a una riflessione sul ruolo dei media nella costruzione del
clima di insicurezza e di crescente intolleranza e xenofobia fra la gente
comune. Ha ragione: i media mainstream oramai formano un compatto partito del
pregiudizio e utilizzano il loro sterminato potere per diffonderlo ad arte. Per
un'elementare regola giornalistica infatti, se i romeni e solo i rumeni (o i
rom che per il giornalista medio è lo stesso) sono tutti stupratori, assassini,
ladri, autisti ubriachi, l'ennesimo cane che morde l'uomo non deve far notizia.
Ma se è l'uomo italiano (pregiudicato e ubriaco) a mordere la cagna rumena,
questa non dovrebbe essere una notizia più del suo stereotipato opposto? Non
dovrebbe causare scandalo e vergogna che un nostro connazionale abbia ridotto
in fin di vita una donna straniera e due bambini? Sarebbe un triste paradosso, ovviamente, se solo per questo i media
facessero un buon servizio all'informazione. La Maffei centra perfettamente il
punto. Oggi i media mainstream, manipolando e scegliendo le notizie in maniera
intenzionale, rappresentano un generatore di insicurezza sociale, intolleranza
e xenofobia. E i giornali italiani che strillano l'investimento (o lo stupro, o
l'omicidio) di una cittadina italiana da parte di un cittadino straniero, ma
nascondono il caso opposto e sminuiscono sistematicamente i crimini dei quali
gli stranieri sono vittime, vanno definiti per quel che sono: razzisti. Per turpi fini (politici o commerciali che siano) si stanno prestando a
mettere in pericolo la convivenza civile in questo paese e stanno giocando con
la nostra democrazia. E' tempo che chi ha a cuore la convivenza civile in
questo paese chieda sistematicamente loro conto delle loro intenzioni e
malintenzioni. Un altro giornalismo è possibile. Se questo articolo ti è sembrato interessante,
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