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Linux sbarca a Taranto, il futuro "morbido" del software nella terra del "duro" acciaio
- Subject: Linux sbarca a Taranto, il futuro "morbido" del software nella terra del "duro" acciaio
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Wed, 14 Nov 2007 17:47:15 +0100
- Organization: PeaceLink
Domani 15 novembre a Taranto, dalle ore 9 alle 18.30, si tiene il convegno dal titolo "Software libero e licenze Creative Commons: libero accesso a sapere e creatività". L'appuntamento è alla II Facoltà di Scienze MM. FF. NN. (Quartiere Paolo VI, via Alcide De Gasperi). Ad organizzare l'evento - pubblicizzato con l'immagine del pinguino che è logo di Linux - è il sindacato studentesco "Unione degli universitari". La sessione mattutina va dalle ore 9 alle 13 e vedrà gli interventi dei professori Vincenzo Vinciguerra e Alessandro Rubini, più relazioni di esponenti della "comunità Linux" come Andrea Velardi, Luca Greco e Nicola Masella. La sessione pomeridiana, dalle 14.30 alle 18.30, sarà riservata a dimostrazioni pratiche e al dibattito. I temi trattati saranno le licenze open e creative commons con uno sguardo particolare al sistema operativo Linux. "Le licenze di tipo Creative Commons - si legge su Wikipedia - permettono a quanti detengono dei diritti di copyright di trasmettere alcuni di questi diritti al pubblico e di conservare gli altri, per mezzo di una varietà di schemi di licenze e di contratti che includono la destinazione di un bene privato al pubblico dominio o ai termini di licenza di contenuti aperti (open content). L'intenzione è quella di evitare i problemi che le attuali leggi sul copyright creano per la diffusione e la condivisione delle informazioni". L'iniziativa, che rientra nelle attività autogestite dagli studenti, ha il patrocinio dell'Università di Bari, del Comune e della Provincia di Taranto e della FLC-CGIL. --- INTERVENTO a proposito del convegno su Linux a Taranto --- *** Linux, una rivoluzione che potrebbe dare più lavoro dell'Ilva *** Linux sbarca a Taranto, il futuro "morbido" del software nella terra del "duro" acciaio. Linux è un sistema informatico alternativo a Windows, gratuito, senza virus e perfettamente funzionante. Chiunque lo può installare senza doverlo acquistare. Può essere la materia prima per creare nuovi lavori a Taranto basati su una "materi prima" gratuita --- Mentre scrivo questo articolo ho due computer sulla scrivania. Accendo il primo. Parte con le sue schermate azzurre, con il cielo e le nuvole. Funziona con Windows. Accendo il secondo computer. Ha una schermata color cioccolata e c'è qualcosa di diverso che si nota subito. Non appare la scritta "Windows" ma "Ubuntu". Funziona con Linux. Uso precisamente la versione africana di Linux, denominata appunto "Ubuntu", una parola che tradotta in italiano significa "la mia umanità è nell'incontro con gli altri". Sono passato a Linux da un anno. E in questi dodici mesi Non ho mai preso un virus. Infatti con Linux è impossibile che il computer si infetti con i virus. Non ho l'antivirus. Molti non ci credono che Linux non si infetti ma è assolutamente vero! E il computer va benissimo, è stabile, funziona meglio che con Windows. Se avessimo una classe politica diversa, più competente e lungimirante, Linux sarebbe il futuro occupazionale di tanti giovani. E' infatti un software gratuito che è corredato da centinaia di altri software gratuiti. Così si acquista solo l'hardware e il software è gratis: immaginate quale risparmio per la Pubblica Amministrazione. Enti locali, scuole, uffici pubblici: a Taranto avremmo risparmiato almeno duecentomila euro se non avessimo acquistato le licenze Microsoft o per programmi antivirus. Il convegno su Linux che si tiene a Taranto è l'occasione per guardare il futuro. Immaginate migliaia di giovani che invece di produrre acciaio per tutto il mondo producono soluzioni informatiche per tutto il pianeta. Giovani on-line che vengano richiesti sul web per le loro competenze e che offrano soluzioni informatiche con programmi disponibili gratuitamente. Giovani che costruiscano la new economy del futuro e che esportino idee, professionalità e merci con il web. Immaginate l'energia delle idee, ossia la potenza del software, priva dei vincoli restrittivi del copyright commerciale. Immaginate una potenza – fino a ieri accessibile solo alla Nasa o al Pentagono - di cui oggi ogni giovane di talento può far uso con soli 500 euro. Immaginate migliaia di smanettoni bravi e competenti che ribaltano la città, la provincia e la regione. Che implementano Linux su ogni computer facendo risparmiare vagoni di soldi, quelli che ad esempio Pubblica Amministrazione, aziende e servizi pagano a Bill Gates per il benedetto copyright. Immaginate Linux su ogni computer. E migliaia di ragazzi che ci guadagnando sopra con le proprie consulenze e installazioni, creandosi un lavoro con corsi di addestramento, divenendo consulente via web e Skype rimanendo a Taranto o facendo viaggi ad hoc per poi riportare nella città le proprie competenze e la propria fisicità. E' un sogno? No, è possibile. Anzi è la realtà che Taranto, la brutta addormentata, ancora non ha scoperto. Passare dall'uso di Windows all'uso di Linux è facile. Dovrebbe essere un compito per il domani di tutte le scuole. I ragazzi imparano presto, forse prima del loro insegnanti in queste cose. Forse non abbiamo fiducia nelle loro e nelle nostre capacità, lo dico anche come docente. Ma l'India, partendo da una situazione ben più arretrata della nostra, è riuscita a diventare un gigante dell'informatica e centinaia di migliaia di esperti in software sono indiani oggi. E verranno da noi ad insegnarci e a svegliarci. Chi vede chiusa la "promessa occupazionale" dell'informatica si sbaglia: l'informatica è innovazione. Presto volerà sui telefonini e sui palmari e porterà Google fin nelle nostre tasche. Quando tutto questo arriverà a Taranto saremo utenti rassegnati all'acquisto, ormai esclusi da una rivoluzione che si compie altrove, negli Usa o in India, non a Taranto. Non abbiamo capito che è in corso una poderosa rivoluzione che intreccia nuove tecnologie e vecchie professionalità: da questa alleanza nasce un'efficienza a volte moltiplicata per quattro. E genera combinazioni multiple che generano occupazione a cascata in quanto innovazione dei altri lavori "tradizionali" ma globalizzabili in rete. Mentre scrivo questo articolo vedo in alto a sinistra una pallina blu e azzurra che simboleggia il mondo: ci clicco su. Si apre il programma Mozilla e navigo su Internet. Scrivo una pagina web che è potenzialmente leggibile in tutto il mondo. E se ho buone idee, e se so l'inglese, mi scrivono da tutto il mondo. La rivoluzione sta nella combinazione fra innovazione e superamento delle gabbie del copyright. Windows è a pagamento, Linux è gratuito. Mentre Windows ha i codici di programmazione segreti, Linux è "open source", ossia lo si può studiare dal di dentro, è pubblico, non ci sono segreti industriali e così la comunità dei programmatori lo può migliorare continuamente attraverso un processo assolutamente trasparente e gratuito. Questo è il futuro. Un futuro che serba più occupazione dell'acciaio. Perché basato su una materia prima che è gratuita e che crea efficienza. L'efficienza è uno dei prodotti di maggior pregio. Ma la costruzione di profili professionali che "creano efficienza" con applicazioni informatiche ha bisogno di cultura, di impegno e di ricerca. Tutto il contrario di ciò che oggi a Taranto viene richiesto ad uno studente: tanto c'è mamma Ilva che lo assume. Alessandro Marescotti Presidente di PeaceLink
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