Come spiare i pacifisti: ecco le "libellule tecnologiche" della Cia



CIA, ecco gli insetti-spia da mandare nei cortei pacifisti

Vanessa Alarcon li ha visti per la prima volta il mese scorso, nel corso
di una manifestazione contro la guerra a Lafayette Square. "Ho sentito
qualcuno esclamare: "Santo cielo, guardate là"". Così ricorda la
studentessa di New York all'ultimo anno di università. "Ho alzato lo
sguardo e mi sono chiesta che cosa fossero... sembravano libellule o
elicotteri in miniatura. Di certo, però, non erano insetti". Bernard
Crane, avvocato di Washington, era anche lui tra la folla. "Mai visto
nulla del genere in vita mia. Erano troppo grandi per essere libellule".

Questi sono soltanto alcuni tra i tanti avvistamenti avvenuti nel corso di
recenti avvenimenti politici a Washington e New York. In molti sospettano
che si possa trattare di droni (veicoli aerei telecomandati, Ndt) a forma
di insetto, strumenti hi-tech di sorveglianza messi forse a punto dal
Dipartimento per la Sicurezza Interna.

Altri, invece, pensano che dopo tutto non sono altro che libellule,
un'antica specie di insetti che perfino i biologi concordano essere molto
somiglianti tanto a robot che a piccole creature.

Nessuna agenzia ammette di aver messo a punto droni spia delle dimensioni
di un insetto, ma molteplici agenzie governative ed enti privati degli
Stati Uniti effettivamente hanno ammesso che ci stanno provando. Alcune
società di ricerca sovvenzionate con fondi federali stanno perfino
allevando insetti vivi nei quali sono stati inseriti chip elettronici.

Gli insetti robot - in inglese "robobug" - avrebbero la possibilità di
seguire i sospetti, di guidare sul bersaglio i missili o di perlustrare le
macerie degli edifici crollati alla ricerca di sopravvissuti.

A onor del vero, la Cia aveva messo a punto una libellula spia già negli
anni Sessanta, e perfino gli scettici ammettono che un'agenzia potrebbe
realmente essere riuscita in gran segreto a rendere una cosa del genere
operativa e funzionale.

Velivoli robot sono usati dall'esercito sin dalla Seconda guerra mondiale.
Dai documenti del Dipartimento della Difesa emerge che sono oggi in uso un
centinaio di modelli diversi, alcuni piccoli come uccellini, altri delle
dimensioni di un piccolo aereo.

Nonostante tutto, però, passare dalle dimensioni di un uccellino a quelle
di un insetto non è soltanto questione di dimensioni più minuscole. È
soltanto in tempi molto recenti che gli scienziati sono infatti pervenuti
a comprendere fino in fondo in che modo gli insetti riescano a volare,
un'impresa biomeccanica che, nonostante tutti quanti ne siamo testimoni
oculari, per decenni è stata ritenuta "teoricamente impossibile".

Risale soltanto a un mese fa la scoperta, effettuata da alcuni ricercatori
della Cornell University di come le libellule regolino il movimento delle
loro ali anteriori e posteriori per risparmiare energia quando si librano
in volo.

Problema che gli esperti di robotica non riescono invece a risolvere in
quanto i loro velivoli (almeno quelli conosciuti) tendono a consumare
molta energia e necessitano quindi di batterie molto grandi e pesanti. La
Cia è stata tra le prime ad affrontare il problema.

L'insectothopter, messo a punto dall'ufficio Ricerche e Sviluppo della Cia
trenta anni fa, era in tutto e per tutto simile a una libellula e
conteneva un minuscolo motore a benzina in grado di azionare quattro ali.
Era in grado di volare, ma alla fine fu considerato un insuccesso perché
non era riusciva ad affrontare i venti di traverso. Che il Dipartimento
della Difesa sia impegnato a cercare di mettere a punto una cosa del
genere pare però pressoché assodato.

Alcuni ricercatori stanno inserendo alcuni chip nelle pupe delle falene -
lo stadio intermedio tra il bruco e la farfalla adulta in grado di volare
- per far sì che si schiudano "falene cyborg" perfettamente sane.

Ma c'è anche chi prendendo ispirazione dalla Cia, sta cercando di
costruire velivoli in grado di volare con carburanti chimici piuttosto che
a batteria. L'Entomopter, ancora nelle fasi iniziali di sviluppo presso i
laboratori del Georgia Institute of Technology, simile a un aereo
giocattolo più che a un insetto, trasforma il combustibile liquido in gas
bollente, che aziona quattro ali che battono e attrezzature varie.

Anche se un giorno tutte le difficoltà e gli ostacoli tecnici dovessero
essere superati, i micro-velivoli dalle dimensioni di un insetto saranno
sempre un investimento rischioso. "Possono essere ingoiati da un uccello,
rimanere impigliati in una ragnatela. Per quanto intelligente possa essere
se un uccello arriva a 30miglia orarie non c'è modo di evitarlo. Insomma
non sono utilizzabili per operazioni di spionaggio".

Ma allora, che cosa hanno visto Crane, Alarcon e qualche altro
manifestante presente alla marcia di Washington? E che cosa vide nel 2004,
durante la Convention Nazionale Repubblicana di New York, un osservatore -
forse un manifestante paranoico che marciava per la pace - che descrisse
su Internet una "libellula nera immobile nell'aria a una trentina di metri
d'altezza, nel bel mezzo della Settima strada, che pareva fissarci"?

Con ogni probabilità, secondo Jerry Louton, entomologo del Museo Nazionale
di Storia Naturale, hanno visto delle vere libellule, se si tiene conto
che Washington ospita alcune specie di grandi dimensioni e decorazioni
spettacolari, che possono lasciare sbalorditi.

Ma in realtà ci sarebbero anche alcuni dettagli che secondo lui non
quadrano affatto. Tre distinte persone presenti alla dimostrazione di
Washington hanno descritto una fila di sfere, dalle dimensioni di piccole
bacche, attaccate alla coda delle grandi libellule - un'attrezzatura che
Louton non riesce a spiegarsi. Oltre tutto hanno anche riferito di aver
visto almeno tre libellule far manovra all'unisono e "le libellule non
volano mai in gruppo".

Mara Verheyden-Hilliard di Partnership for Civil Justice ha detto che il
suo gruppo sta svolgendo indagini sulle dichiarazioni dei testimoni e ha
presentato una richiesta formale di informazioni con il Freedom of
Information Act inoltrata a svariate agenzie federali. Secondo lei, se
simili dispositivi dovessero essere usati per spiare gli attivisti
politici si tratterebbe di una "significativa violazione dei diritti
civili della popolazione".

Articolo di Rick Weiss
Mercoledì, 10 ottobre 2007
Usa

Fonte: www.repubblica.it