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Taranto , l'inquinamento può causare la predisposizione eredit aria al cancro
- Subject: Taranto , l'inquinamento può causare la predisposizione eredit aria al cancro
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Thu, 1 Nov 2007 23:24:47 +0100 (CET)
- Importance: Normal
Allarme del primario ematologo --- Sos a Taranto "Bambini con la sindrome da fumatori" --- Il primario di ematologia oncologica: tumori di tipologia adulta in bambini di 10 anni. Patologie da fumatori incalliti per i bimbi nel rione dell´Ilva. Studio dell´ospedale Moscati sugli effetti della diossina "Il benzopirene respirato nell´aria ha un impatto cancerogeno pari a quello di sette sigarette giornaliere". L´indagine nel quartiere Tamburi, a ridosso dello stabilimento: "Tanti i casi di carcinoma del rinofaringe" PIERO RICCI C´è un quartiere a Taranto dove ogni bambino fuma sette sigarette al giorno. Per farlo non vanno dal tabaccaio, non hanno nemmeno bisogno di nascondersi dai propri genitori: semplicemente respirano. A loro che vivono ai Tamburi, nel bel mezzo della zona industriale del capoluogo jonico, a ridosso dell´Ilva, basta respirare perché quel semplice gesto vitale possa diventare, giorno dopo giorno, letale. Respirare lì è un po´ morire: ne è convinto Patrizio Mazza, vicepresidente della sezione tarantina dell´Ail (Associazione italiana leucemie). Da tempo sta compiendo uno studio sui casi riscontrati nel quartiere e trattati nell´ospedale "Moscati", la struttura sanitaria in cui lavora come primario di ematologia. Mazza è arrivato a una conclusione drammatica: quei bambini hanno la "sindrome del fumatore" perché respirano benzopirene che ha un impatto cancerogeno pari, appunto, a quello di 7 sigarette giornaliere. «Uno dei segnali più eclatanti - dice - è quello di aver riscontrato personalmente in bambini di dieci anni tumori di tipologia adulta o senile, in altre parole un carcinoma del rinofaringe, che generalmente è un tumore che viene nell´anziano fumatore incallito». Ci sono decine di famiglie che hanno al proprio interno un componente che s´ammala di questo tumore. Colpa della diossina. E a Taranto, grazie all´inquinamento, non manca, visto che sul golfo si concentra il 90 per cento della diossina industriale prodotta in Italia. Questo ovviamente non significa che ci si debba ammalare automaticamente. «Un tossico come la diossina - spiega il primario che ricorda come a Taranto ne siano presenti almeno duecento - ha un impatto cancerogeno soprattutto sul sistema immunologico e può determinare una disfunzione da cui derivano un mancato controllo sui sistemi di difesa e al tempo stesso sui sistemi riparatori del Dna». E' questo il danno che può facilitare l´insorgenza del tumore. «Specie se si inserisce su cellule di organo dando vita a linfomi, leucemie e soprattutto mielomi nel caso di danno su sistema immune o tumori al polmone, all´apparato gastroenterico e così di seguito per altri organi». Se si lambisce il Dna, può scattare l´ereditarietà. Il primario parla di «danno genotossico» per Taranto. Stasera si riuniranno nella sala del consiglio comunale 25 associazioni per presentare il documento con il quale viene analizzato l´inquinamento Ilva. Cosa fare? Dopo la diagnosi, Mazza ha una terapia da proporre: «Se a un fumatore di due pacchetti di sigarette al dì, vogliamo ridurre il rischio, non gli possiamo dire di ridurre a un pacchetto ma gli dobbiamo vietare il fumo». Repubblica Bari Del 28 settembre 2007 --- PER SAPERNE DI PIU' --- *Cosa è la genotossicita'* Molti composti che entrano nel corpo di un organismo sono noti per danneggiare il DNA. Tali composti sono denominati genotossine, a causa del loro effetto genotossico. Solitamente, quando degli inquinanti danneggiano il DNA, un sistema di riparazione naturale in un organismo lo ripristina al proprio stato usuale, ma quando quando questo sistema non funziona per qualche motivo le cellule con DNA danneggiato possono dividersi. Le cellule mutanti vengono quindi prodotte ed il difetto può spargersi, inducendo la prole dell'organismo in questione ad avere seri difetti che sono spesso molto dannosi per la loro salute. Fonte: http://www.lenntech.com/italiano/FAQ-inquinanti-idrici.htm *Meccanismi di trasmissione alla prole* In ciascuno di noi siano presenti circa 300 residui chimici che non erano presenti nei nostri nonni e si è dimostrato che alcuni di questi (diossine, ftalati, bifenili policlorurati) vengono trasmessi alla prole, attraverso un processo di bioaccumulazione potendo determinare deficit misurabili nei discendenti. (Cfr. Vreugdenhil, H.J. et al; Effects of prenatal PCB and dioxin background exposure on cognitive and motor abilities in Dutch children at school age, J Pediatr, Vol 140:48-56). Dott.ssa Patrizia Gentilini (ISDE-Forlì) Fonte: http://www.nanodiagnostics.it/Caso.aspx?ID=15 *Aberrazioni cromosomiche (o mutazioni cromosomiche)* Alterazioni del materiale genetico visibili al microscopio ottico. Comprendono le anomalie di numero e di struttura dei cromosomi. Possono essere a carico delle cellule germinali o somatiche e danno origine a fenotipi patologici detti rispettivamente costituzionali o acquisiti. *Riparazione del DNA* Ci sono sostanze che interferiscono con i meccanismi di riparo del DNA aumentando complessivamente la suscettibilità agli agenti oncogeni. *Genotossicità e ambiente* Si definisce Mutagenesi Ambientale una disciplina molto vasta e in continua evoluzione che nasce dalla Genetica con la scoperta dei supermutageni e attualmente è collegata a diversi settori scientifici quali: la Medicina, l'Ecologia, la Chimica e la Fisica. Tale disciplina studia i meccanismi molecolari e biochimici d'insorgenza di mutazioni spontanee a livello del DNA o prodotte da agenti chimici o fisici esterni all'organismo in esame e le conseguenze da esse derivanti. La Mutagenesi Ambientale nasce all'inizio del 1900 con la scoperta delle leggi fondamentali della genetica moderna e con lo studio approfondito dei meccanismi e delle strutture genetiche ed ha avuto un forte impulso nel periodo bellico dopo la scoperta dei negativi effetti genetici di alcune sostanze chimiche che portò ad un incremento della ricerca in questo campo. Lo sviluppo di tale disciplina è divenuto inarrestabile e le possibili applicazioni pratiche delle analisi, sempre più perfezionate dei meccanismi mutagenetici, sono divenute numerosissime e vanno dal campo della biologia molecolare, terapia genica alla tossicologia industriale, monitoraggio ambientale etc. In Italia il settore classico di applicazione della Mutagenesi Ambientale è la tossicologia genetica. Infatti l'utilizzo dei cosiddetti “test di Mutagenesi” (test che rilevano a vari livelli il danno al DNA, è divenuto obbligatorio per legge per lo screening preventivo e l'autorizzazione all'immissione sul mercato di sostanze di nuova sintesi, in specifico per i farmaci. Fonte: http://www.arpa.emr.it/parma/spec_mutagenesi.htm --- Alessandro Marescotti http://www.peacelink.it Sostieni PeaceLink, versa un contributo sul c.c.p. 13403746 intestato ad Associazione PeaceLink, C.P. 2009, 74100 Taranto (TA)
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