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Commissione antirazzista della FAI: Assassini
- Subject: Commissione antirazzista della FAI: Assassini
- From: Alessio Di Florio <ahimsashalom at yahoo.it>
- Date: Fri, 19 Oct 2007 17:39:27 +0200 (CEST)
---------- Forwarded message ----------
From: "Comm. Antirazzista della FAI"
<fai-antiracism at libero.it>
Date: Fri, 19 Oct 2007 10:41:26 +0200
Subject: ASSASSINI!
To: dirittiglobali at peacelink.it
ASSASSINI!
In sole 48 ore due immigrati si sono suicidati
all'interno del Centro
di
permanenza temporanea di Modena. Due ragazzi di 23 e
25 anni si sono
impiccati per porre fine alla loro esistenza segnata
dalla brutalità
del
dominio che costringe gli immigrati a vivere in una
precarietà
permanente
fatta di carcerazione, clandestinità, mancanza di ogni
diritto
fondamentale.
A dir poco agghiaccianti risultano le prime
dichiarazioni di Daniele
Giovanardi, presidente della Misericordia che gestisce
il CPT modenese,
secondo cui gli immigrati trovano ogni pretesto pur di
inscenare
proteste e
mettere in cattiva luce la struttura nella quale sono
reclusi. Come se
ciò
non bastasse, le incredibili posizioni espresse dal
Centrodestra
modenese a
poche ore dalla tragedia si distinguono per infamia e
insensibilità
perché
non fanno altro che puntare il dito contro gli
immigrati invocando più
polizia e più repressione all'interno del CPT.
I suicidi di Modena rappresentano forse, per gravità e
vergogna,
l'evento
più triste e pesante nella storia delle leggi razziste
italiane
(Turco-Napolitano e Bossi-Fini) dopo il massacro del
CPT "Serraino
Vulpitta" di Trapani in cui persero la vita sei
immigrati che tentavano
di
scappare dal lager siciliano. Oggi come allora, il
paese è governato da
una
coalizione di Centrosinistra, e i morti di Modena sono
- ancora una
volta -
morti che gravano sull'operato e le scelte politiche
del
Centrosinistra.
I Centri di permanenza temporanea si confermano luoghi
abietti di
internamento in cui la stessa fiducia nella vita e nel
futuro viene
spazzata via dalla minaccia dell'espulsione e
dall'infame marchio della
clandestinità che pesa come un macigno nel cuore di
chi ha investito
mezzi
e risorse per emigrare e vivere una vita migliore.
Con i morti di Modena muore un altro pezzo dell'umana
dignità,
quotidianamente vilipesa dal potere dei governi, degli
stati e delle
frontiere. Ancora una volta si muore di immigrazione,
e questa tragedia
si
aggiunge allo stillicidio di lutti che scandiscono da
anni la normalità
del
razzismo di Stato che si esprime nelle frontiere,
negli spazi di
eccezione,
nei campi di internamento, nelle espulsioni, nelle
deportazioni di
massa,
nello sfruttamento dei lavoratori immigrati, nella
criminalizzazione
degli
stranieri.
La responsabilità politica dei suicidi di Modena, così
come di ogni
tragedia legata all'impossibilità di vivere degnamente
la vita a causa
di
leggi e normative discriminanti, va ascritta al
governo italiano e a
tutto
l'apparato politico e gestionale che ha inventato,
mantenuto e
foraggiato
il sistema repressivo nei confronti degli immigrati.
Per fare fronte a questo degrado è assolutamente
necessario rilanciare
una
mobilitazione permanente e autorganizzata per
l'immediato abbattimento
della legge Bossi-Fini, del suo impianto originario
riconducibile alla
legge Turco-Napolitano, e di tutto l'apparato
normativo che costringe
alla
clandestinità migliaia e migliaia di donne e uomini. È
di vitale
importanza
riprendere una campagna politica, intransigente e a
viso aperto, per la
chiusura definitiva dei Centri di permanenza
temporanea e per
l'affermazione dei diritti fondamentali di ogni donna
e ogni uomo a
partire
dalla libertà di movimento.
Ribadiamo che ogni risultato concreto nelle lotte per
l'emancipazione e
la
giustizia sociale passa attraverso la capacità degli
oppressi e degli
sfruttati di agire direttamente per il miglioramento
delle proprie
condizioni e per la conquista degli obiettivi
prefissati:
l'autogestione
delle lotte e l'autonomia da qualunque burocrazia
partitica,
autoritaria e
governativa sono condizioni imprescindibili se davvero
si vuole
cambiare
l'attuale condizione degli immigrati in Italia e in
Europa.
Nell'esprimere il nostro profondo cordoglio per i
morti di Modena,
ribadiamo il nostro impegno nelle lotte per
l'uguaglianza e la libertà
di
tutte e tutti, per l'autorganizzazione degli
immigrati, per
l'indipendenza
del movimento antirazzista, contro la cultura della
morte di cui sono
fautori gli stati e il capitalismo.
Commissione antirazzista della Federazione Anarchica
Italiana - FAI
fai-antiracism at libero.it
www.federazioneanarchica.org/antirazzista
18/10/2007
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