Peppe Sini, Dopo i catastrofici dati sull'inquinamento atmosferico nel viterbese



DOPO I CATASTROFICI DATI SULL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO NEL VITERBESE
E' ANCOR PIU' NECESSARIO DIFENDERE SALUTE E AMBIENTE
IMPEDENDO UNA NUOVA NOCIVISSIMA E INQUINANTISSIMA SERVITU', QUELLA
AEROPORTUALE

I dati diffusi da una ricerca della societa' di consulenza sui cambiamenti
climatici "Eco-Way" riportati dalla stampa con grande evidenza rivelano che
il viterbese ha subito nel 2006 un livello di emissioni di CO2 superiore
dell'875% (precisamente dell'874,93% secondo la ricerca) al limite imposto
dal Piano nazionale di allocazione conseguente agli obiettivi che il nostro
Paese ha assunto per adeguarsi alle direttive del Protocollo di Kyoto. Un
dato catastrofico, di gran lunga superiore a quello di Roma e delle altre
province del Lazio.

Un dato che conferma la gravita' dell'inquinamento atmosferico nell'Alto
Lazio; una situazione disastrosa gia' piu' volte chiaramente denunciata, ad
esempio dalla relazione presentata dal dottor Mauro Mocci, medico
epidemiologo e profondo conoscitore della situazione altolaziale, al
convegno di studi svoltosi a Viterbo il 21 settembre 2007 sul tema: "Un
mega-aeroporto a Viterbo? No grazie" (convegno al quale presero parte come
relatori anche l'illustre giudice Ferdinando Imposimato, e la dottoressa
Marinella Correggia autrice di fondamentali saggi sulle questioni
ambientali; convegno al quale fara' seguito un secondo, sul medesimo tema,
che si svolgera' sempre a Viterbo il 18 ottobre - con la partecipazione
dell'europarlamentare on. Giulietto Chiesa, del docente di Ecologia
dell'Universita' della Tuscia prof. Giuseppe Nascetti, del presidente della
Commissione Trasporti della Regione Lazio on. Enrico Luciani).

In una situazione di inquinamento atmosferico cosi' grave sarebbe dissennato
e scellerato voler aggiungere alla nocivissima inquinantissima servitu' del
polo energetico Civitavecchia-Montalto, un'altra nocivissima inquinantissima
servitu' come quella del mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo, opera
peraltro del tutto priva della Valutazione d'impatto ambientale obbligatoria
per legge (Valutazione d'impatto ambientale che se e quando correttamente
effettuata dimostrerebbe pienamente e definitivamente l'insensatezza e
l'irrealizzabilita' della devastante opera).

E' del tutto evidente che occorre difendere il diritto alla salute dei
cittadini della provincia di Viterbo; e' del tutto evidente che occorre
difendere l'ambiente, i beni culturali, sociali ed economici dell'Alto
Lazio; e' del tutto evidente che occorre difendere la biosfera
dall'avvelenamento dell'aria e dal surriscaldamento del clima; e' del tutto
evidente che occorre difendere il diritto delle generazioni future a un
mondo vivibile.

E' quindi del tutto evidente che la realizzazione del mega-aeroporto di
Viterbo va respinta con decisione, perche' nociva per la salute delle
persone, disastrosa per l'ambiente, devastante per le risorse del
territorio, sperperatrice di ingenti finanziamenti pubblici che invece di
essere usati per far del male alla popolazione dovrebbero piuttosto essere
usati per sanita', assistenza, infrastrutture utili e necessarie, difesa e
valorizzazione dei beni e delle vocazioni produttive del territorio.

* * *

Credo che lo abbiamo chiarito gia' nella lettera inviata l'8 settembre al
Ministro dell'Ambiente, in cui scrivevamo:

"il trasporto aereo deve essere ridotto e non aumentato:
- deve essere ridotto perche' contribuisce notevolmente al surriscaldamento
del clima, la piu' grave emergenza ambientale planetaria che occorre
fronteggiare con urgenti ed energici provvedimenti;
- deve essere ridotto perche' fortemente inquinante e dannoso per la salute,
sia per l'inquinamento provocato dalle emissioni nocive, sia per
l'inquinamento acustico delle aree nelle vicinanze degli aeroporti;
- deve essere ridotto perche' insostenibilmente energivoro,
incomparabilmente piu' di altre forme di mobilita';
- deve essere ridotto perche' antieconomico, ed assai costoso per il
pubblico erario che lo sostiene fortemente sia con finanziamenti diretti sia
concedendo alle compagnie aeree agevolazioni e fin esenzioni fiscali
semplicemente scandalose.
Ricapitolando: deve essere ridotto perche' e' necessario limitare i danni
che provoca alla biosfera, agli ecosistemi locali, alle persone,
all'economia e alle finanze dello stato.
*
La proposta di realizzare a Viterbo un aeroporto per voli low cost per il
turismo 'mordi e  fuggi' per Roma e' semplicemente insensata:
- perche' anche se si realizzasse a Viterbo l'infrastruttura a tal fine, poi
da Viterbo per Roma sarebbe necessario un viaggio in treno di due ore - dato
che una classe politica ed amministrativa a dir poco evidentemente
inadeguata si e' nel corso degli anni disinteressata della rete ferroviaria,
col risultato che la linea Civitavecchia-Capranica-Orte e' chiusa, e tanto
quella Viterbo-Orte quanto quella Viterbo-Capranica-Roma hanno tempi di
percorrenza biblici;
- perche' devasterebbe col suo impatto un'area di grande pregio ambientale,
storico, culturale, sociale ed economico: l'area delle terme e del Bulicame
che costituisce per Viterbo un irrinunciabile elemento di identita'
storico-culturale e un fondamentale bene ambientale e socio-economico;
- perche' colpirebbe interi popolosi quartieri della citta' con un
inquinamento acustico gravissimo tale da rendere invivibile la quotidianita'
di decine di migliaia di residenti;
- perche' danneggerebbe irreversibilmente i beni culturali e ambientali e le
vocazioni produttive del viterbese e la qualita' della vita di molti
cittadini che vi abitano;
- perche' provocherebbe un ulteriore aggravamento dell'aggressione al
territorio altolaziale da parte di un devastante modello di sviluppo fondato
sulle servitu' e la speculazione: l'alto Lazio ha gia' subito e subisce le
nocive, pesanti conseguenze di servitu' energetiche e militari, di grandi
opere insensate, di speculazioni edilizie dissennate, di discariche
illegali, della penetrazione dei poteri criminali a questi 'affari'
connessa.
*
Viterbo ha bisogno di ben altro:
- ha bisogno di un deciso potenziamento delle ferrovie per i pendolari e per
il commercio: affinche' sia finalmente garantito un adeguato collegamento
tra Viterbo e Civitavecchia, Viterbo e Orte, Viterbo e Roma;
- ha bisogno della difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali;
- ha bisogno di sostegno alle sue reali vocazioni produttive: l'agricoltura
di qualita', il turismo di qualita', il termalismo sociale, l'alta
formazione e la ricerca in campo agrario, forestale, ambientale,
archeologico, storico e artistico".

Ci sembrano argomenti incontrovertibili, ed infatti illustri scienziati
(come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa,
Giorgio Nebbia) ed autorevolissimi rappresentanti delle istituzioni (tra cui
la Vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, l'illustre
magistrato Ferdinando Imposimato) e della societa' civile (tra cui padre
Alex Zanotelli) ci hanno espresso il loro pieno sostegno.

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Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 6 ottobre 2007

Mittente: Centro di ricerca per la pace di Viterbo
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

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