Interrogazione parlamentare degli on. Paolo Cacciari e Antonello Falomi



Gentili signori,

vi inviamo l'interrogazione parlamentare presentata alla Camera dei Deputati
dagli onorevoli Paolo Cacciari e Antonello Falomi.

Un cordiale saluto,

Il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la
riduzione del trasporto aereo

Per informazioni e contatti:
e-mail: info at coipiediperterra.org
sito: www.coipiediperterra.org

Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it

Per ricevere la newsletter: nbawac at tin.it
Per leggere nel web tutti i numeri della newsletter:
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Viterbo, 27 settembre 2007

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PAOLO CACCIARI E ANTONELLO FALOMI: UNA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

Interrogazione parlamentare
Al Ministro dei Trasporti
al Ministro dell'Ambiente
al Ministro delle Infrastrutture
al Ministro dei Beni Culturali
Per sapere se,
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Premesso che:
fonti di stampa e interventi politici locali dell'Unione riferiscono da
tempo del progetto di realizzare a Viterbo un aeroporto per voli low cost
finalizzati al turismo veloce verso Roma;
l'aeroporto sorgerebbe (ampliando in misura consistente l'attivita' e le
strutture di un preesistente aeroporto militare, la cui attivita' e'
attualmente minima se commisurata al progetto ventilato) nel cuore nella
zona termale di Viterbo, a poca distanza da quel Bulicame che e' citato
nella Commedia dantesca ed e' uno dei grandi beni storici e culturali della
citta', fortemente fruito dai cittadini. Un tale ampliamento danneggierebbe
cosi' irreversibilmente un bene di immenso valore ambientale, storico,
culturale, sociale, economico;
data la grande vicinanza al centro abitato, l'aeroporto provocherebbe oltre
all'inquinamento atmosferico anche un gravissimo inquinamento acustico,
fatto che renderebbe pressoche' invivibili popolosi quartieri della citta'
abitati da decine di migliaia di persone, con enorme danno per la salute e
il benessere dei cittadini;
attualmente non e' dato sapere se sia stata avanzata alcuna Valutazione
d'impatto ambientale;
l'aeroporto potrebbe non conseguire lo scopo prefisso dato che giunti in
aereo a Viterbo i viaggiatori dovrebbero impiegare poi piu' di due ore di
treno per arrivare a Roma, che pure dista poche decine di chilometri,
giacche' la politica trasportistica degli ultimi decenni ha fortemente
penalizzato le ferrovie nel viterbese, fino addirittura alla chiusura della
linea Civitavecchia-Capranica-Orte;
un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive nei
dintorni: sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi malattie;
sia attraverso l'inquinamento acustico;
il trasporto aereo contribuisce fortemente al surriscaldamento del clima;
il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente;
il trasporto aereo consuma piu' energia di ogni altro mezzo di trasporto;
danneggia gravemente la biosfera;
costa molto alla comunita' quando e' sovvenzionato sia da finanziamenti
pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali, mentre il Governo si
dichiara obbligato a sciagurati tagli di bilancio per sanita' ed assistenza;
Viterbo nell'ambito della mobilita' ha bisogno innanzitutto di migliorare la
rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, con Orte e con Civitavecchia;
Viterbo ha bisogno di infrastrutture coerenti con la difesa e la
valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive
del viterbese, mente l'aeroporto danneggerebbe tutto cio';
a Viterbo si e' costituito un comitato di cittadini che si oppone
all'aeroporto e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, comitato che
ha anche realizzato un sito informativo: www.coipiediperterra.org che
fornisce molte utili informazioni;
questo comitato ha promosso un appello contro l'aeroporto, appello che ha
raccolto adesioni prestigiosissime come quelle del magistrato Ferdinando
Imposimato, di figure dell'ambientalismo scientifico come Angelo Baracca,
Virginio Bettini, Giorgio Nebbia e di altri cattedratici universitari come
Rocco Altieri, Andrea Canevaro, Domenico Jervolino, Raffaele Mantegazza,
Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Silvia
Vegetti Finzi, di una scrittrice come Dacia Maraini; di intellettuali come
Giancarla Codrignani, Pupa Garribba, Attilio Mangano, Enrico Peyretti,
Brunetto Salvarani, Bruno Segre, Renato Solmi, di personalita' della vita
civile e dell'impegno sociale ed educativo come Marinella Correggia,
Pasquale Iannamorelli, Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Anna Puglisi, Umberto
Santino, Mao Valpiana; oltre che di parlamentari europei, senatori e
deputati del parlamento italiano, consiglieri regionali del Lazio.
*
quali provvedimenti intendano prendere i competenti Ministri per:
a) difendere il diritto alla salute dei cittadini viterbesi;
b) difendere rilevantissimi beni ambientali, storici, culturali, sociali ed
economici di Viterbo dall'aggressione e dalla devastazione che la
realizzazione dell'aeroporto comporterebbe inevitabilmente;
c) far valere il rispetto delle leggi in materia di diritto alla salute,
tutela dei beni ambientali e culturali, Valutazione d'impatto ambientale,
promozione e non devastazione delle vocazioni produttive del territorio,
difesa e miglioramento della qualita' della vita delle comunita' locali;
d) promuovere e sostenere un modello di mobilita' adeguato e coerente per il
viterbese, nella fattispecie impegnandosi per il potenziamento della rete
ferroviaria che costituisce una primaria esigenza del territorio
considerato.
Paolo Cacciari
Antonello Falomi

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Un breve profilo di Paolo Cacciari
Paolo Cacciari (Venezia, 1949), parlamentare, militante per la pace e i
diritti, e' stato tra i promotori del convegno "Agire la nonviolenza"
svoltosi a Venezia nel 2004; architetto e giornalista, ha lavorato a
"l'Unita'" e collabora con "Carta"; ha diretto l'"Osservatorio veneto"; e'
stato per vari periodi assessore al Comune di Venezia per il Pci prima e per
il Prc poi, occupandosi di partecipazione, servizi pubblici, ambiente,
centro pace; e' stato consigliere regionale del Veneto e attualmente e'
deputato del Prc; ha collaborato con Legambiente, Lipu, Forum ambientalista.
Ha scritto con Stefania Potenza, Il ciclo edilizio per Officina edizioni,
1973, e ha pubblicato una raccolta di scritti su La salvaguardia di Venezia,
Arc, 1995. Per Punto Rosso ha curato il volume: AA. VV., Agire la
nonviolenza, 2004, e AA. VV., Sulla comunita' politica, 2007. Per le
edizioni Intra Moenia ha partecipato al volume collettivo La democrazia
possibile, 2002, e ha pubblicato Pensare la decrescita. Sostenibilita' ed
equita', 2006. Per gli Amici di Tolstoj ha scritto la postfazione del volume
Tolstoj e Marx. Oltre il marxismo verso la nonviolenza, Sankara, 2006.

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Un breve profilo di Antonello Falomi
Antonello Falomi e' parlamentare alla Camera dei Deputati. Dal sito
www.falomi.it riprendiamo per stralci la seguente breve notizia: "Nato a
Roma il 12 agosto 1943. Coniugato, un figlio. Risiede a Roma. Laureato in
chimica. Dirigente politico. Tempo libero: lettura e montagna... Inizia
giovanissimo l'impegno politico come militante e poi segretario della
Federazione Giovani Comunisti Italiani di Roma. Entra come componente della
segreteria del Partito Comunista Italiano a Roma nel 1972 e ci rimane fino
al 1976 come responsabile fabbriche e cantieri. Nella sua esperienza
amministrativa ricopre l'incarico di consigliere comunale a Roma dal 1976 al
1989 e capogruppo consiliare del Pci dal 1976 al 1981. Ha ricoperto
l'incarico di assessore al bilancio della capitale dal 1981 al 1985.
Responsabile nazionale del PCI per i problemi della pubblica amministrazione
dal 1987 al 1989. Membro della Direzione nazionale del Pds e segretario
regionale nel Lazio dal 1991 al 1994. Eletto senatore nel 1994 e nel 1996,
fa parte del Gruppo Democratici di Sinistra - L'Ulivo, di cui assume la
vicepresidenza. Nella XII e XIII Legislatura e' membro responsabile per il
suo gruppo  nella VIII Commissione permanente - lavori pubblici,
comunicazioni e della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la
vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Rieletto nel 2001 prosegue l'impegno
parlamentare nel 'correntone' e nella sinistra Ds. E' membro delle
Commissioni permanenti Sanita', Unione Europea, Comunicazioni  e lavori
pubblici.  Si distingue per l'impegno in Commissione di Vigilanza Rai sulle
questioni del pluralismo e della liberta' di informazione, e' tra i
protagonisti delle battaglie contro la censura della satira e l'epurazione
di giornalisti e artisti come Santoro, Biagi, Luttazzi, Sabina Guzzanti e
Oliviero Beha. Sul fronte del rifiuto della guerra diviene uno dei
parlamentari piu' attivi dell'Associazione Samarcanda, un gruppo di 34
senatori pacifisti che riusciranno a condizionare non poco la politica
dell'Unione rispetto alle tematiche della guerra e della pace. Sempre
presente alla manifestazioni pacifiste si fa promotore di una vasta azione
parlamentare contro la guerra in Afghanistan ed in Iraq. Prende parte alla
stagione delle grandi mobilitazioni in difesa dei diritti dei lavoratori,
stabilendo con la Cgil un riferimento costante per il suo  lavoro
parlamentare, sui temi dello sviluppo, del lavoro, della tutela delle fasce
deboli e del mezzogiorno. Nel 2004 a seguito dell'atteggiamento ondivago dei
vertici dei Democratici di sinistra sulla necessita' di un attacco armato
all'Iraq,  che portera' il gruppo parlamentare Ds al Senato ad astenersi in
sede di conversione del primo decreto concernente il finanziamento della
missione Antica Babilonia, Antonello Falomi abbandona il partito dopo piu'
di 35 anni di militanza. Scelta condivisa con Achille Occhetto e Tana de
Zulueta. Insieme a Giulietto Chiesa, Achille Occhetto, Elio Veltri, Paolo
Sylos Labini e Diego Novelli fonda l'associazione di cultura politica 'il
Cantiere', con la quale il gruppo riesce a riproporre, in tempi non
sospetti,  nell'agenda politica del centrosinistra il tema della questione
morale e della mutazione genetica della sinistra moderata. Parallelamente
all'esperienza de 'il Cantiere', fonda con Pietro Folena l'associazione
'Uniti a sinistra', con il chiaro obiettivo di costruire un nuovo soggetto
politico della sinistra italiana, una forza capace di essere socialista,
pacifista, antiliberista, ambientalista e dei beni comuni, democratica e
nonviolenta, su base europea. Per questo aderisce al progetto della sezione
italiana della Sinistra Europea lanciato da Rifondazione Comunista.
Partecipa, assieme a numerosi candidati esterni, esponenti della sezione
italiana della Sinistra Europea, alle elezioni politiche del 2006,
concorrendo nella lista di Rifondazione Comunista per la Calabria". Nelle
elezioni del 2006 e' stato eletto alla Camera dei Deputati.

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