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Interrogazione parlamentare degli on. Paolo Cacciari e Antonello Falomi
- Subject: Interrogazione parlamentare degli on. Paolo Cacciari e Antonello Falomi
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Thu, 27 Sep 2007 18:49:04 +0200
- Importance: Normal
Gentili signori, vi inviamo l'interrogazione parlamentare presentata alla Camera dei Deputati dagli onorevoli Paolo Cacciari e Antonello Falomi. Un cordiale saluto, Il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo Per informazioni e contatti: e-mail: info at coipiediperterra.org sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere la newsletter: nbawac at tin.it Per leggere nel web tutti i numeri della newsletter: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ Viterbo, 27 settembre 2007 * * * PAOLO CACCIARI E ANTONELLO FALOMI: UNA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE Interrogazione parlamentare Al Ministro dei Trasporti al Ministro dell'Ambiente al Ministro delle Infrastrutture al Ministro dei Beni Culturali Per sapere se, * Premesso che: fonti di stampa e interventi politici locali dell'Unione riferiscono da tempo del progetto di realizzare a Viterbo un aeroporto per voli low cost finalizzati al turismo veloce verso Roma; l'aeroporto sorgerebbe (ampliando in misura consistente l'attivita' e le strutture di un preesistente aeroporto militare, la cui attivita' e' attualmente minima se commisurata al progetto ventilato) nel cuore nella zona termale di Viterbo, a poca distanza da quel Bulicame che e' citato nella Commedia dantesca ed e' uno dei grandi beni storici e culturali della citta', fortemente fruito dai cittadini. Un tale ampliamento danneggierebbe cosi' irreversibilmente un bene di immenso valore ambientale, storico, culturale, sociale, economico; data la grande vicinanza al centro abitato, l'aeroporto provocherebbe oltre all'inquinamento atmosferico anche un gravissimo inquinamento acustico, fatto che renderebbe pressoche' invivibili popolosi quartieri della citta' abitati da decine di migliaia di persone, con enorme danno per la salute e il benessere dei cittadini; attualmente non e' dato sapere se sia stata avanzata alcuna Valutazione d'impatto ambientale; l'aeroporto potrebbe non conseguire lo scopo prefisso dato che giunti in aereo a Viterbo i viaggiatori dovrebbero impiegare poi piu' di due ore di treno per arrivare a Roma, che pure dista poche decine di chilometri, giacche' la politica trasportistica degli ultimi decenni ha fortemente penalizzato le ferrovie nel viterbese, fino addirittura alla chiusura della linea Civitavecchia-Capranica-Orte; un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive nei dintorni: sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi malattie; sia attraverso l'inquinamento acustico; il trasporto aereo contribuisce fortemente al surriscaldamento del clima; il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente; il trasporto aereo consuma piu' energia di ogni altro mezzo di trasporto; danneggia gravemente la biosfera; costa molto alla comunita' quando e' sovvenzionato sia da finanziamenti pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali, mentre il Governo si dichiara obbligato a sciagurati tagli di bilancio per sanita' ed assistenza; Viterbo nell'ambito della mobilita' ha bisogno innanzitutto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, con Orte e con Civitavecchia; Viterbo ha bisogno di infrastrutture coerenti con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive del viterbese, mente l'aeroporto danneggerebbe tutto cio'; a Viterbo si e' costituito un comitato di cittadini che si oppone all'aeroporto e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, comitato che ha anche realizzato un sito informativo: www.coipiediperterra.org che fornisce molte utili informazioni; questo comitato ha promosso un appello contro l'aeroporto, appello che ha raccolto adesioni prestigiosissime come quelle del magistrato Ferdinando Imposimato, di figure dell'ambientalismo scientifico come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Giorgio Nebbia e di altri cattedratici universitari come Rocco Altieri, Andrea Canevaro, Domenico Jervolino, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Silvia Vegetti Finzi, di una scrittrice come Dacia Maraini; di intellettuali come Giancarla Codrignani, Pupa Garribba, Attilio Mangano, Enrico Peyretti, Brunetto Salvarani, Bruno Segre, Renato Solmi, di personalita' della vita civile e dell'impegno sociale ed educativo come Marinella Correggia, Pasquale Iannamorelli, Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Anna Puglisi, Umberto Santino, Mao Valpiana; oltre che di parlamentari europei, senatori e deputati del parlamento italiano, consiglieri regionali del Lazio. * quali provvedimenti intendano prendere i competenti Ministri per: a) difendere il diritto alla salute dei cittadini viterbesi; b) difendere rilevantissimi beni ambientali, storici, culturali, sociali ed economici di Viterbo dall'aggressione e dalla devastazione che la realizzazione dell'aeroporto comporterebbe inevitabilmente; c) far valere il rispetto delle leggi in materia di diritto alla salute, tutela dei beni ambientali e culturali, Valutazione d'impatto ambientale, promozione e non devastazione delle vocazioni produttive del territorio, difesa e miglioramento della qualita' della vita delle comunita' locali; d) promuovere e sostenere un modello di mobilita' adeguato e coerente per il viterbese, nella fattispecie impegnandosi per il potenziamento della rete ferroviaria che costituisce una primaria esigenza del territorio considerato. Paolo Cacciari Antonello Falomi * * * Un breve profilo di Paolo Cacciari Paolo Cacciari (Venezia, 1949), parlamentare, militante per la pace e i diritti, e' stato tra i promotori del convegno "Agire la nonviolenza" svoltosi a Venezia nel 2004; architetto e giornalista, ha lavorato a "l'Unita'" e collabora con "Carta"; ha diretto l'"Osservatorio veneto"; e' stato per vari periodi assessore al Comune di Venezia per il Pci prima e per il Prc poi, occupandosi di partecipazione, servizi pubblici, ambiente, centro pace; e' stato consigliere regionale del Veneto e attualmente e' deputato del Prc; ha collaborato con Legambiente, Lipu, Forum ambientalista. Ha scritto con Stefania Potenza, Il ciclo edilizio per Officina edizioni, 1973, e ha pubblicato una raccolta di scritti su La salvaguardia di Venezia, Arc, 1995. Per Punto Rosso ha curato il volume: AA. VV., Agire la nonviolenza, 2004, e AA. VV., Sulla comunita' politica, 2007. Per le edizioni Intra Moenia ha partecipato al volume collettivo La democrazia possibile, 2002, e ha pubblicato Pensare la decrescita. Sostenibilita' ed equita', 2006. Per gli Amici di Tolstoj ha scritto la postfazione del volume Tolstoj e Marx. Oltre il marxismo verso la nonviolenza, Sankara, 2006. * * * Un breve profilo di Antonello Falomi Antonello Falomi e' parlamentare alla Camera dei Deputati. Dal sito www.falomi.it riprendiamo per stralci la seguente breve notizia: "Nato a Roma il 12 agosto 1943. Coniugato, un figlio. Risiede a Roma. Laureato in chimica. Dirigente politico. Tempo libero: lettura e montagna... Inizia giovanissimo l'impegno politico come militante e poi segretario della Federazione Giovani Comunisti Italiani di Roma. Entra come componente della segreteria del Partito Comunista Italiano a Roma nel 1972 e ci rimane fino al 1976 come responsabile fabbriche e cantieri. Nella sua esperienza amministrativa ricopre l'incarico di consigliere comunale a Roma dal 1976 al 1989 e capogruppo consiliare del Pci dal 1976 al 1981. Ha ricoperto l'incarico di assessore al bilancio della capitale dal 1981 al 1985. Responsabile nazionale del PCI per i problemi della pubblica amministrazione dal 1987 al 1989. Membro della Direzione nazionale del Pds e segretario regionale nel Lazio dal 1991 al 1994. Eletto senatore nel 1994 e nel 1996, fa parte del Gruppo Democratici di Sinistra - L'Ulivo, di cui assume la vicepresidenza. Nella XII e XIII Legislatura e' membro responsabile per il suo gruppo nella VIII Commissione permanente - lavori pubblici, comunicazioni e della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Rieletto nel 2001 prosegue l'impegno parlamentare nel 'correntone' e nella sinistra Ds. E' membro delle Commissioni permanenti Sanita', Unione Europea, Comunicazioni e lavori pubblici. Si distingue per l'impegno in Commissione di Vigilanza Rai sulle questioni del pluralismo e della liberta' di informazione, e' tra i protagonisti delle battaglie contro la censura della satira e l'epurazione di giornalisti e artisti come Santoro, Biagi, Luttazzi, Sabina Guzzanti e Oliviero Beha. Sul fronte del rifiuto della guerra diviene uno dei parlamentari piu' attivi dell'Associazione Samarcanda, un gruppo di 34 senatori pacifisti che riusciranno a condizionare non poco la politica dell'Unione rispetto alle tematiche della guerra e della pace. Sempre presente alla manifestazioni pacifiste si fa promotore di una vasta azione parlamentare contro la guerra in Afghanistan ed in Iraq. Prende parte alla stagione delle grandi mobilitazioni in difesa dei diritti dei lavoratori, stabilendo con la Cgil un riferimento costante per il suo lavoro parlamentare, sui temi dello sviluppo, del lavoro, della tutela delle fasce deboli e del mezzogiorno. Nel 2004 a seguito dell'atteggiamento ondivago dei vertici dei Democratici di sinistra sulla necessita' di un attacco armato all'Iraq, che portera' il gruppo parlamentare Ds al Senato ad astenersi in sede di conversione del primo decreto concernente il finanziamento della missione Antica Babilonia, Antonello Falomi abbandona il partito dopo piu' di 35 anni di militanza. Scelta condivisa con Achille Occhetto e Tana de Zulueta. Insieme a Giulietto Chiesa, Achille Occhetto, Elio Veltri, Paolo Sylos Labini e Diego Novelli fonda l'associazione di cultura politica 'il Cantiere', con la quale il gruppo riesce a riproporre, in tempi non sospetti, nell'agenda politica del centrosinistra il tema della questione morale e della mutazione genetica della sinistra moderata. Parallelamente all'esperienza de 'il Cantiere', fonda con Pietro Folena l'associazione 'Uniti a sinistra', con il chiaro obiettivo di costruire un nuovo soggetto politico della sinistra italiana, una forza capace di essere socialista, pacifista, antiliberista, ambientalista e dei beni comuni, democratica e nonviolenta, su base europea. Per questo aderisce al progetto della sezione italiana della Sinistra Europea lanciato da Rifondazione Comunista. Partecipa, assieme a numerosi candidati esterni, esponenti della sezione italiana della Sinistra Europea, alle elezioni politiche del 2006, concorrendo nella lista di Rifondazione Comunista per la Calabria". Nelle elezioni del 2006 e' stato eletto alla Camera dei Deputati. * * *
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