Umberto Santino: Solidarieta' al Centro "Padre Nostro" e a Lirio Abbate



NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 219 del 21 settembre 2007

Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca
per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
 
Il Centro Impastato di Palermo esprime piena solidarieta' al Centro "Padre
Nostro" e al giornalista Lirio Abbate per le ripetute minacce e
intimidazioni ricevute, partecipa alla manifestazione di sabato 8 settembre
e propone di organizzare un'iniziativa unitaria di confronto e riflessione
sul ruolo della societa' civile e dell'informazione nella fase attuale di
riassetto dell'organizzazione mafiosa e del suo sistema di relazioni.
In questi ultimi anni si e' parlato spesso di "borghesia mafiosa", concetto
che e' stato alla base delle analisi del Centro nella sua trentennale
attivita', che se non e' supportato da una ricerca adeguata rischia di
diventare uno slogan, oscillante tra criminalizzazione generalizzata ed
elencazione di casi. Occorre un'analisi in grado di offrire un quadro
esauriente della realta' attuale, base indispensabile per la costruzione di
una strategia efficace.
Dal fronte dell'antimafia arriva qualche segnale positivo, come la presa di
coscienza degli imprenditori sul terreno dell'antiracket, che deve andare
oltre misure che rischiano di essere inefficaci se non controproducenti,
come l'espulsione di quanti pagano il pizzo o la richiesta dell'invio
dell'esercito. Occorre rilanciare, sviluppare e diffondere l'associazionismo
e alla signoria territoriale mafiosa bisogna contrapporre una presenza
capillare e diffusa di servizi, una rete di spazi di socializzazione e un
progetto di iniziative coinvolgenti e continuative. Se si vuole davvero
ridurre drasticamente il consenso alla mafia, fondato in larga parte sulle
molteplici risorse dell'economia illegale e sul ricorso agli amici dei
potenti, bisogna sviluppare l'economia legale e la partecipazione
democratica.
Finalmente al Comune di Palermo sono stati consegnati 258 immobili
confiscati e si sta facendo strada una politica che recepisce le richieste
dei senzacasa, finora una delle poche realta' cittadine di antimafia
sociale, di destinazione dei beni confiscati a uso abitativo e di avvio di
esperienze di autocostruzione.
Purtroppo la politica del governo registra un grave allineamento con la
concezione della sicurezza tipica della destra, come intervento repressivo
che colpisce piu' gli emarginati, a cominciare dai lavavetri, che i mafiosi
e i loro complici, mentre le carceri continuano ad essere piene di
tossicodipendenti e di immigrati e la giustizia vive una crisi cronica, per
mancanza di uomini e di mezzi e per l'intollerabile lungaggine dei processi.
Su questi temi occorre una discussione seria e approfondita che superi
divisioni e steccati e avvii un'azione unitaria per la realizzazione di
strutture che diano continuita' all'intervento. In questa linea si muove la
proposta del Centro di creazione di un Memoriale-laboratorio della lotta
alla mafia, che sia insieme luogo di studio e spazio di confronto per la
costruzione di un progetto organico e unitario, che vada oltre il singolo
evento, superando la logica dell'emergenza e dell'impegno sporadico e
solitario.
 
[Dal sito del Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato"
riprendiamo il seguente comunicato del 7 settembre 2007.
Umberto Santino ha fondato e dirige il Centro siciliano di documentazione
"Giuseppe Impastato" di Palermo. Da decenni e' uno dei militanti democratici
piu' impegnati contro la mafia ed i suoi complici. E' uno dei massimi
studiosi a livello internazionale di questioni concernenti i poteri
criminali, i mercati illegali, i rapporti tra economia, politica e
criminalita'. Tra le opere di Umberto Santino: (a cura di), L'antimafia
difficile,  Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo
1989; Giorgio Chinnici, Umberto Santino, La violenza programmata. Omicidi e
guerre di mafia a Palermo dagli anni '60 ad oggi, Franco Angeli, Milano
1989; Umberto Santino, Giovanni La Fiura, L'impresa mafiosa. Dall'Italia
agli Stati Uniti, Franco Angeli, Milano 1990; Giorgio Chinnici, Umberto
Santino, Giovanni La Fiura, Ugo Adragna, Gabbie vuote. Processi per omicidio
a Palermo dal 1983 al maxiprocesso, Franco Angeli, Milano 1992 (seconda
edizione); Umberto Santino e Giovanni La Fiura, Dietro la droga. Economie di
sopravvivenza, imprese criminali, azioni di guerra, progetti di sviluppo,
Edizioni Gruppo Abele, Torino 1993; La borghesia mafiosa, Centro siciliano
di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; La mafia come soggetto
politico, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo
1994; Casa Europa. Contro le mafie, per l'ambiente, per lo sviluppo, Centro
siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Palermo 1994; La mafia
interpretata. Dilemmi, stereotipi, paradigmi, Rubbettino Editore, Soveria
Mannelli 1995; Sicilia 102. Caduti nella lotta contro la mafia e per la
democrazia dal 1893 al 1994, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe
Impastato", Palermo 1995; La democrazia bloccata. La strage di Portella
della Ginestra e l'emarginazione delle sinistre, Rubbettino Editore, Soveria
Mannelli 1997; Oltre la legalita'. Appunti per un programma di lavoro in
terra di mafie, Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato",
Palermo 1997; L'alleanza e il compromesso. Mafia e politica dai tempi di
Lima e Andreotti ai giorni nostri, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli
1997; Storia del movimento antimafia, Editori Riuniti, Roma 2000; La cosa e
il nome. Materiali per lo studio dei fenomeni premafiosi, Rubbettino,
Soveria Mannelli 2000; Dalla mafia alle mafie, Rubbettino, Soveria Mannelli
2006; Mafie e globalizzazione, Di Girolamo Editore, Trapani 2007. Su Umberto
Santino cfr. la bibliografia ragionata "Contro la mafia. Una breve rassegna
di alcuni lavori di Umberto Santino" apparsa su "La nonviolenza e' in
cammino" nei nn. 931-934.
Lirio Abbate, giornalista d'inchiesta, ha subito gravi intimidazioni
mafiose. Dalla Wikipedia, edizione italiana, riprendiamo la seguente scheda:
"Lirio Abbate (Castelbuono, 1971) e' un giornalista italiano. Ha iniziato al
Giornale di Sicilia, oggi e' redattore dell'Ansa a Palermo e corrispondente
de La Stampa, occupandosi di cronaca giudiziaria e attualita'. Attento
osservatore della mafia nelle Madonie sin da giovane, e' stato l'unico
giornalista presente sul luogo al momento della cattura del capomafia
Bernardo Provenzano e il primo a redigere la notizia della cattura con tutti
i particolari del blitz raccontati in diretta. Ha seguito in Sicilia le
inchieste e i processi piu' importanti sulla criminalita' organizzata e sul
traffico di esseri umani in particolare sugli sbarchi degli extracomunitari
nelle coste siciliane. Su questi temi ha realizzato molti reportage per i
quali e' stato premiato come Cronista dell'anno 2003. Ha ricevuto il premio
Ischia 2006 e il premio Roberto Ghinetti a San Miniato. E' co-autore, con
Peter Gomez, del libro I complici. Dal maggio 2007 e' sotto scorta perche'
oggetto di intimidazioni di stampo mafioso ed in seguito a cio' e' stato
trasferito per tre mesi alla redazione romana dell'Ansa. Da poco rientrato a
Palermo, la sera del primo settembre 2007 due sconosciuti hanno cercato di
mettere sotto la sua automobile, posteggiata nei pressi dell'abitazione del
quartiere popolare della Kalsa, un ordigno incendiario rudimentale ma
perfettamente funzionante. Tra le opere di Lirio Abbate: Nostra mafia dei
monti. Dal processo alle cosche delle Madonie al caso Contrada, Dharba
Editore, Spoleto 1993; La mafia che ho conosciuto, Edizioni Espero, 1996;
(con Peter Gomez), I complici. Tutti gli uomini di Bernardo Provenzano da
Corleone al Parlamento, Fazi Editore, 2007]



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