I mercenari della Blackwater cacciati dall'Iraq
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- Date: Tue, 18 Sep 2007 09:16:30 +0200
Sul sito anche: Io
li odio i nazisti dell'Illinois I mercenari della
Blackwater cacciati dall'Iraq Dopo l'ennesimo massacro di civili, il ministero dell'Interno iracheno ha
cancellato la licenza alla Blackwater, la più grande fornitrice di mercenari in
Iraq. A quattro anni dall'inizio della guerra questi sarebbero ancora
centomila, dei quali molte migliaia proprio della Blackwater. E godono della
totale immunità per i loro crimini. Vanno in giro con piccoli elicotteri da attacco o con piccoli blindati. E come
nel vecchio West sparano sempre per primi. Appena domenica, sparando all'impazzata, avevano massacrato in strada almeno
dieci civili, un poliziotto, e lasciato sul terreno 13 feriti. Ma sono
incalcolabili, nell'ordine di alcune centinaia, i civili massacrati dalla
Blackwater in quattro anni di occupazione militare, questo esercito di
assassini al soldo e senza regole con sede nella Carolina del Nord. Di
proprietà di un fondamentalista protestante, Erik Prince, membro
dell'ultradestra neoconservatrice del partito repubblicano, per fare il lavoro
più sporco che neanche i marines possono fare, la Blackwater in questi quattro
anni la Blackwater avrebbe ricevuto dallo stesso governo degli Stati Uniti
pagamenti per almeno 800 milioni di dollari. La segretario di Stato statunitense, Condooleza Rice, si è precipitata ad
offrire scuse al primo ministro iracheno Nuri al-Maliki, con il quale i
rapporti sono sempre più tesi, ma soprattutto a chiedere la revoca immediata
del bando per la Blackwater. Ed è probabile che così finirà: un paio di
mercenari dal grilletto particolarmente facile saranno puniti e tutto seguirà
come prima adducendo ulteriori infiniti lutti agli iracheni. Nell'aprile 2007 lo stesso dipartimento di Stato calcolava in 129.000 il
numero di mercenari operanti in territorio iracheno a vario titolo. E' un
numero stratosferico, pari alla metà di quello dei soldati statunitensi sul
terreno ma dei quali si parla pochissimo. Tra di loro molte migliaia sono i
latinoamericani, soprattutto exmilitari e paramilitari, torturatori e
assassini, soprattutto di nazionalità cilena, salvadoregna e colombiana. L'esercito degli Stati Uniti non può fare a meno dei mercenari e lavora in
piena sinergia con questi. Questi ricambiano facendosi carico delle scorte di
convogli civili, politici e commerciali. E quando la resistenza irachena uccise
quattro mercenari nel 2004 a Falluja, fu la scintilla per la messa a ferro e
fuoco della città, un massacro dove i morti civili potrebbero essere stati
50.000, secondo la denuncia di José Couso, raccolta da
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