Complotto contro l'Europa
- Il Sismi è disponibile: l'ombra lunga della CIA contro la giustizia europea
Il SISMI spiava e creava dossier falsi per diffamare più di
200 magistrati di tutta Europa. E' quello stesso SISMI che si prestò a
confezionare il Nigergate (la più falsa delle prove per giustificare
l'invasione dell'Iraq) ed è lo stesso SISMI che partecipò al sequestro di Abu
Omar. In nome di quali interessi agisce il SISMI?
Di Gennaro
Carotenuto
Perché Piero Fassino rompe gli indugi ed accusa Silvio Berlusconi di sapere? Sapere
cosa, esattamente? Perché Fassino, è evidente, colpisce ma non affonda il
coltello. Agisce come se fossimo di fronte a una polemica politica da quattro
soldi, tale da procurare un vantaggio politico spicciolo e immediato e non di
fronte ad un caso internazionale gravissimo. Perché Nicolò Pollari (foto), il
capo dei nostri servizi segreti militari, il SISMI, spiava almeno 203
magistrati, dei quali solo 47 erano italiani?
Alzi la mano chi, guardando il TG1 o leggendo Il Resto del Carlino, ha capito
che i nostri servizi segreti -dipendenti direttamente dall'allora capo del
governo, Silvio Berlusconi- hanno messo in piedi una macchina che tra il 2001 e
il 2006 ha spiato 203 giudici di tutti i paesi europei, la maggior parte dei
quali di tendenza politica progressista, tra i quali il più conosciuto è il
giudice spagnolo Baltasar Garzón?
Il Consiglio Superiore della Magistratura afferma che l'obbiettivo del SISMI
consisteva nel mettere indebita pressione su mezza magistratura europea e
costruire dossier per condurre campagne di diffamazione e discredito contro
questi stessi giudici.
Campagne di diffamazione e discredito contro quelli che uno dei più stretti
collaboratori di Pollari, Pio Pompa, definisce (fonte La Stampa): "i
sinistrorsi del movimento sovversivo mondiale".
Detto questo, che non è poco, è necessario provare a profilare un quadro che
spieghi un caso di tale gravità. Giova innanzitutto ricordare che compito dei
servizi segreti non è vegliare sulle sorti del governo di turno, ma sulla
sicurezza dello Stato. Altrettanto giova ricordare che, fino a prova contraria,
altissimi funzionari dello Stato non violano le leggi per interessi privati, e
quindi è indispensabile fare chiarezza su quale pericolo per la sicurezza dello
Stato ha indotto il SISMI ad una campagna continentale di dossieraggio illecito
che si estende dalla magistratura alla stampa alla politica.
E' difficile formare un disegno coerente, ma possono essere evidenziati dei
punti importanti:
1) Non è possibile liquidare lo spionaggio di 47 giudici italiani, come
capitolo dell'ultradecennale campagna di Berlusconi contro la magistratura.
Altrimenti non sarebbero stati spiati anche 156 giudici stranieri, la maggior
parte dei quali mai si sono occupati dei guai giudiziari dell'ex primo ministro.
2) Quando il Ministro per le Infrastrutture, Antonio di Pietro, ricorda che nel
governo Berlusconi "c'erano molti personaggi, incluso lo stesso
presidente, interessati alla criminalizzazione di magistrati per risolvere
questioni private", sta dicendo solo una parte della verità e fa restare
in ombra la parte più importante: il servizio segreto italiano, agiva contro
mezza magistratura europea. Ovvero agiva contro l'idea stessa di giustizia
europea.
3) E' dunque la giustizia europea ad attentare alla sicurezza dello Stato
italiano? Impensabile. L'intera giustizia europea non stava certo tentando di
far cadere il governo Berlusconi. Ma stava facendo qualcosa di potenzialmente
molto più esplosivo, nel pieno rispetto delle leggi dei singoli stati e dei processi
aggregativi sottesi alla costruzione politica continentale: far fare alla
giustizia il proprio corso.
4) Il 17 febbraio del 2003, un cittadino egiziano di nome Abu Omar viene
sequestrato in strada a Milano da 13 agenti della CIA con la complicità dei
nostri servizi segreti. Nicolò Pollari è attualmente sotto processo a Milano,
accusato di complicità nel reato gravissimo di sequestro di persona in
intelligenza con servizi segreti stranieri.
5) Come Abu Omar, furono sequestrati in Europa e nel mondo da agenti della CIA
o emissari di questa, centinaia di cittadini, soprattutto di paesi musulmani.
La maggior parte di loro furono trasportati illegalmente, torturati e spesso
assassinati. Erano le "extraordinary renditions", condannate duramente
lo scorso febbraio dal parlamento europeo. Qualunque cosa si pensi della
"guerra al terrorismo", il sequestro di persona è ancora un reato in
Europa e casi come quello di Abu Omar ricordano direttamente il Piano Condor,
il piano orchestrato dal Governo degli Stati Uniti in complicità con le
dittature latinoamericane negli anni '70, che causò la sparizione di decine di
migliaia di persone.
6) Negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, soprattutto dopo l'11 settembre 2001,
le classi politiche hanno dato impulso -con il sostanziale appoggio delle
opinioni pubbliche di quei paesi- ad un attacco gravissimo ai diritti
individuali, con la sostanziale abolizione dell'habeas corpus e di altri
diritti fondamentali. Nessun paese dell'Europa continentale ha accettato tale
logica, causando un evidente vulnus all'ideologia della "guerra al
terrorismo" di matrice anglosassone.
7) C'è un'eccezione al punto 6) ed è l'Italia di Genova. Tre mesi prima dell'11
settembre, al G8 di Genova, l'Italia visse una sostanziale sospensione dei
diritti civili dei propri cittadini. Dall'inaudita presenza di Gianfranco Fini
in Questura a coordinare -senza averne alcun titolo- la repressione, alla
scuola Diaz a Bolzaneto, l'Italia di Silvio Berlusconi fu un paese dalla
democrazia interrotta nei giorni del G8, come le evidenze processuali si
incaricano di confermare in questi giorni.
8) L'ex ministro della difesa statunitense Donald Rumsfeld lavorò intensamente
per dividere l'Europa e per impedire che questa accrescesse il suo ruolo
politico. Con la complicità di chi non approvò la Costituzione europea, della
Gran Bretagna di Tony Blair e oggi di Gordon Brown, e dei gemelli Kaczynski,
gli antisemiti e omofobi polacchi, oggi l'Europa è una scatola politicamente
vuota e tale resterà almeno fino al 2017.
Il filo rosso che collega tutti questi punti, è la piena disponibilità dei
servizi segreti italiani e di apparati dello Stato, a perseguire i disegni
politici del governo degli Stati Uniti d'America, anche e soprattutto contro i
nostri alleati europei, anche e soprattutto contro il processo europeo.
Alla CIA servivano prove false per giustificare l'invasione dell'Iraq anche
contro i nostri alleati franco-tedeschi? Il SISMI era disponibile.
La CIA voleva sequestrare persone in piena Milano in barba alle leggi dello
Stato? Il SISMI era disponibile.
In nome di quale interesse ITALIANO il SISMI costruisce dossier per diffamare
203 giudici di tutta l'Unione Europea, molti dei quali indagano sulle
"extraordinary renditions" o sono, come li definisce Pio Pompa,
"sinistrorsi del movimento sovversivo mondiale"? Indipendentemente
dall'evidente illegalità, non è un disegno italiano questo. E' un disegno
atlantista. E' lecito che la NATO abbia dei disegni, ma solo finché questi
collimano con gli interessi di tutti i soci. Ma è sicuramente illecito quando
un disegno collide con quelli di altri soci o con progetti legittimi come
l'Unione Europea. La NATO, per capirci, non può essere legittimamente
antieuropea e il SISMI non si può prestare a disegni che corrispondono solo agli
interessi di uno dei nostri alleati e che addirittura vanno contro gli altri.
Negli ultimi anni, e in maniera feroce durante l'era Bush, i disegni atlantisti
hanno invece visto sempre l'Unione politica dell'Europa come un intralcio alla
primazia statunitense sull'Occidente. E il SISMI, ascaro della CIA, agisce di
conseguenza.
Anche se sembra intollerabile che i nostri servizi spiino e diffamino
magistrati europei, probabilmente ha ragione Nicolò Pollari a rivendicare che
il SISMI abbia sempre agito con lealtà. Bisogna vedere verso chi.
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