"Stop al rigassificatore di Taranto". Chiesto un incontro con Vendola per fermare il progetto



COMUNICATO STAMPA
 
Il Comitato contro il rigassificatore di Taranto alza il tiro della propria iniziativa proponendo al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola un nuovo incontro.
 
Questa richiesta è in relazione alla "virata antirigassificatore" di Vendola con la quale il Governatore della Regione Puglia avrebbe detto no anche al rigassificatore di Taranto. Mentre il precedente incontro con Vendola è stato interlocutorio, nel nuovo dovrebbero porsi le basi per un'opposizione al rigassificatore di Taranto.

In tale incontro il Comitato intende consegnare le firme raccolte in queste settimane, a testimonianza del sostegno di cui gode a Taranto il fronte che si oppone a questo pericoloso impianto. E in tale incontro si attende che la chiara e inequivocabile opposizione espressa su Brindisi dalla Regione Puglia sia esternata con altrettanta chiarezza e coerenza anche su Taranto. 

Proprio per questo la raccolta delle firme contro il rigassificatore si intensifica.
Al fine di informare i cittadini sui rischi del rigassificatore vi saranno due nuovi  ppuntamenti per la raccolte firme in città: sabato 24 febbraio l'appuntamento è presso il mercato settimanale al quartiere Tamburi alle ore 10, e domenica 25 il banco per la petizione sarà al mercato della Salinella. 

La pressione del Comitato sulla Regione Puglia ha registrato un ragionevole cambiamento. Ad esempio nella trasmissione di Rai Utile del 20 febbraio, alle ore 22.45, l'assessore regionale all'ambiente Michele Losappio, sollecitato ad esprimersi esplicitamente sul rigassificatore di Taranto, ha affermato che la posizione della Regione sul rigassificatore di Taranto è variata.
La conduttrice Flavia Marimpietri - che ha intervistato vari ospiti per Rai Utile una lunga diretta sulla questione dei rigassificatori in Italia - ha ricordato all'assessore Losappio che un suo precedente intervento in trasmissione, "tendenzialmente favorevole" al rigassificatore a Taranto, "aveva suscitato reazioni negative su Internet con prese di posizione ad esempio di PeaceLink e degli Amici di Beppe Grillo". Losappio ha risposto che "le cose sono cambiate" e che sulla questione dei rigassificatori in Puglia "è stata avviata - anche se non si è conclusa - una nuova riflessione" facendo capire che anche su Taranto non vi è più una sorta di tacito assenso.  

Intanto proseguono gli incontri del Comitato finalizzati alla elaborazione della "seconda ondata" di controdeduzioni nell'ambito della Valutazione di Impatto Ambientale.

Si è svolto lunedì scorso alla Uil un incontro di studio e di dibattito per rispondere ai documenti consegnati da Gas Natural – l'azienda spagnola interessata a far sorgere a Taranto un terminale di rigassificazione – al Ministero dell'Ambiente e alla Regione Puglia. Il Comitato ha chiesto l'audizione di Michele Conte, neo-presidente "in pectore" dell'Autorità Portuale ormai prossimo all'insediamento effettivo. E' stato ascoltato l'avvocato Antonio Lupo, esperto di diritto ambientale. All'incontro ha preso parte l'Associazione Sviluppo Sostenibile, rappresentata dalla ricercatrice Carmela Marangi del CNR.
Il Comitato contro il rigassificatore di Taranto ha discusso con loro le "anomalie" della vicenda della Valutazione Ambientale del rigassificatore che viene resa nota ufficialmente a Taranto con lo scoop di un giornalista il quale nell'aprile del 2006 rivela l'esistenza di uno Studio di Impatto Ambientale redatto da Gas Natural.

Una cosa sconosciuta praticamente all'intera cittadinanza e di cui le autorità competenti non si erano premurate di chiedere di dare informazione al fine di raccogliere il parere della popolazione.
Importantissimi gli interventi illustrati nel corso della discussione; Michele Conte ha parlato dell'imprescindibilità della questione rigassificatore dall'approvazione del Piano Regolatore Portuale e dei relativi documenti di rischio. E' stata trattata la spinosta questione degli scenari ipotizzabili riguardanti il futuro sviluppo commerciale del porto, analisi che non può esimersi dalla valutazione delle distanze dal terminale di rigassificazione di altri impianti e attività commerciali. L'avv. Lupo ha invece concentrato il suo intervento sulle lacune presenti nella normativa e negli atti pubblici che ruotano intorno alla vicenda, a partire dal Nulla Osta di Fattibilità (NOF). Di tale NOF - rilasciato dal Comitato Tecnico Regionale è stato richiesto alle autorità competenti un annullamento mediante un atto di autotutela. E su tale questione il Comitato ritornerà a fare pressione fino a che non verrà riavviata la procedura della legge Seveso II in forma partecipata e trasparente. Il NOF ha infatti il grande limite di concentrarsi unicamente sulla valutazione dell'impianto senza tener conto del contesto industriale, portuale e urbano in cui esso dovrebbe andare a inserirsi. Inoltre, Lupo ha sottolineato il deficit normativo che sottende alla mancata applicazione, mediante gli appositi decreti ministeriali attuativi, della normativa europea in materia di trasparenza amministrativa (chiaro il rimando alla Convenzione internazionale di Aarhus, recepita per legge dal Governo italiano ma ancora inattuata). La ricercatrice barese Carmela Marangi di Sviluppo Sostenibile ha messo l'accento sulla necessità del coinvolgimento - mediante una pressione informativa scientifica e corretta - delle forze politiche in campo. Ha citato a tal proposito l'esempio della vicina Bari e del caso dell'azienda Fibronit.
 
Il dibattito ha rilevato che purtroppo a Taranto si riscontrano poche prese di posizione, da parte degli esponenti politici di partito, sul fronte del no al rigassificatore, e vige piuttosto un atteggiamento generalizzato di sospensione del giudizio (quando non di dichiarato assenso alla costruzione dell'impianto). Sarebbe auspicabile invece, secondo il parere del Comitato e degli ospiti intervenuti alla riunione, che anche in merito alla questione rigassificatore gli esponenti politici locali e i candidati sindaci, aldilà di ogni appartenenza, dichiarassero apertamente la loro posizione e ne spiegassero le ragioni.
 
Maria Giovanna Bolognini
Peppe Cicala
Alessandro Marescotti
Antonietta Podda
 
Per ulteriori informazioni

http://www.tarantosociale.org

comitatopertaranto at yahoo.it

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