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ENI - SIT IN A ROMA - Liberare gli ostaggi, disinquinare i nigeriani
- Subject: ENI - SIT IN A ROMA - Liberare gli ostaggi, disinquinare i nigeriani
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Mon, 22 Jan 2007 23:45:54 +0100 (CET)
- Importance: Normal
SIT-IN E CONFERENZA STAMPA 23 GENNAIO ORE 12.00 P.LE MATTEI Per il rilascio dei lavoratori italiani, per una equa soluzione della controversia che porti ad una bonifica ambientale pagata dalle imprese multinazionali, per un risarcimento delle popolazioni locali per i danni subiti e per una politica estera rispettosa dei diritti umani, ambientali, economici e sociali che consenta un'equa redistribuzione della ricchezza prodotta. Promuovono: A Sud, Attac, Casa dell Culture, Confederazione Cobas, RdB Energia, Crbm, PeaceLink, Internet network for peace, Geologia senza Frontiere, Ass. Alternativamente, Ass. Cult. Aurum Il divenire, Ass. Grano di Sale, Amisnet, Altre Mappe, Sud Pontino Social Forum, Centro Culturale la Pietra Vivente, Coordinamento Nord/Sud del Mondo, Casa della cultura Antiatomica. Per adesioni all'appello: adesioninigeria at yahoo.it +393391932618 APPELLO PER I DIRITTI DEI NIGERIANI Il 7 dicembre 2006 sono stati rapiti dal Mend (Movement for the Emancipation of the Nigerian Delta) Francesco Arena, Roberto Draghi, Cosma Russo e il libanese Imad Saliba, tecnici Eni che si occupavano dell'estrazione del gas naturale nell'area del delta del fiume Niger. Successivamente Roberto Draghi è stato liberato. Le richieste che il Mend sottopone all'Eni e al governo italiano come condizione per la liberazione sono principalmente il risarcimento del debito ecologico, l'investimento in infrastrutture atte a migliorare la situazione sociale del luogo e il rilascio di alcuni detenuti nelle prigioni nigeriane. Dal Delta del fiume Niger si estraggono 2,5 milioni di barili di petrolio al giorno. La foresta, con i suoi preziosi boschi di mangrovie, è invasa dalle fiamme dei pozzi e dalle esplosioni causate dal devastante fenomeno del gas flaring. Qui sono stati incassati, dalle grandi multinazionali del petrolio, 320 Miliardi di dollari in meno di quarant'anni con le royalities del petrolio estratto. Il petrolio e il gas non hanno portato benefici alla gente della Nigeria. Solo una ristretta élite al governo si è arricchita a scapito della maggioranza della popolazione che è stata invece perseguitata, impoverita e inquinata. Responsabili dirette di questa devastazione ambientale e sociale sono alcune delle più grandi multinazionali del petrolio: Shell, Chevron Texaco e l'italiana Eni. Roma, 22-01-2007 Redazione A SUD via Romano Calò,49-59, 00139 Roma redazione at asud.net www.asud.net 39+06/8803570
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