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Nigeria. Liberato uno degli ostaggi italiani. Il Mend: "Gesto di buona volontà"
- Subject: Nigeria. Liberato uno degli ostaggi italiani. Il Mend: "Gesto di buona volontà"
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Thu, 18 Jan 2007 07:40:17 +0100 (CET)
- Importance: Normal
Lagos, 18 gennaio 2007 Roberto Dieghi è stato liberato. Già ieri pomeriggio si era diffusa la notizia che il tecnico avrebbe potuto essere il primo dei tre ostaggi italiani rapiti in Nigeria il 7 dicembre a ritrovare la libertà, perche' malato. Informazioni contraddittorie sulle sue condizioni si sono susseguite nel corso delle settimane da quando, il 7 dicembre scorso, Dieghi è stato rapito con Cosma Russo, come lui contrattista Naoc di Plantgeria, Francesco Arena (area manager di Swamp) e il libanese Imad Saliba della società di catering Abed, in un attacco dei guerriglieri del Mend. La Farnesina, nel confermare la liberazione di Dieghi, precisa che il ministero degli Esteri e le altre istituzioni competenti proseguono in raccordo con l'Eni il loro impegno per la soluzione della vicenda degli altri due ostaggi italiani. Un comunicato del Mend giunto ad Apcom afferma che la liberazione non ha nulla a che vedere con la salute di Dieghi. "Come gia' promesso, oggi giovedi' 18 gennaio abbiamo liberato Roberto Dieghi, uno degli ostaggi italiani catturati dai nostri combattenti nell'attacco al terminal Agip a Brass, nello Stato di Bayelsa il 7 dicembre 2006" afferma il testo inviato dal portavoce Jomo Gbomo. Ma "il rilascio segue negoziati tenuti con il dottor Igali, rappresentante del governo di Bayelsa, e non ha assolutamente nulla a che fare con le cattive condizioni di salute di Roberto Dieghi. Il rilascio e' un gesto di buona volontà da parte nostra che speriamo sia ricambiato dal governo nigeriano". Dieghi, prosegue il comunicato del Mend, "è stato consegnato alla delegazione del governo dello Stato di Bayelsa guidata dal dottor Boladei Igali circa dieci minuti dopo la mezzanotte, ora della Nigeria", ovvero la stessa ora in Italia. "Non ci sono negoziati riguardo il rilascio degli altri due italiani e del libanese ancora in nostra custodia" prosegue il comunicato, "sono trattenuti a tempo indeterminato come prima indicato". Lo scorso 25 dicembre, un annuncio del Mend (Movimento di emancipazione del delta del Niger) affermava che Roberto Dieghi si era "gravemente ammalato" aggiungendo che un medico della Croce Rossa avrebbe potuto visitarlo. Piu' tardi lo stesso Mend aveva fatto sapere che Dieghi era pero' "sulla via della guarigione". Il giorno successivo, 26 dicembre, la Farnesina informava che le famiglie dei tre ostaggi italiani avevano parlato con gli uomini e che stavano tutti bene. In seguito un giornalista, il direttore del Time of Nigeria, Sunny Ofili, aveva comunicato di aver visto il 22 dicembre gli ostaggi che gli avevano assicurato di trovarsi in buona salute. I messaggi del Mend risultano pero' contraddittori. Ieri pomeriggio, un altro sedicente portavoce in un messaggio diffuso via Internet affermava che "Potremmo liberare (l'italiano, ndr) malato anche oggi, se tutto va come previsto, ma non credo che gli altri verranno rilasciati entro le prossime due settimane". I quattro tecnici sono stati rapiti in un attacco dei guerriglieri del Mend, che hanno assaltato all'alba del 7 dicembre la stazione di pompaggio dell'Agip a Brass, nel Delta del Niger per caricarli con la forza sulle loro lance. Il Mend pretende che vengano liberati l'ex governatore di Bayelsa, Diepreye Alamieyeseigha, arrestato per corruzione, il leader separatista Mujahid Dokubo-Asari e altri prigionieri della regione, oltre a esigere che alla popolazione del Delta del Niger venga garantita una parte cospicua dei proventi del petrolio. Il comunicato che annuncia la liberazione di Dieghi riafferma poi l'intenzione di proseguire la lotta "fino a cacciare le compagnie petrolifere dal delta e fino a bloccare in modo permanente gli export nigeriani di petrolio sul mercato mondiale", e questo a prescindere "dal futuro rilascio di tutti gli ostaggi in nostra custodia e dall'eventuale rilascio di tutti gli ostaggi del delta del Niger trattenuti dal governo nigeriano". Nelle ultime ore anche cinque cittadini cinesi rapiti lo scorso 5 gennaio nel sud della Nigeria sono stati rilasciati. Fonte: http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=66715
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