Una "manina misteriosa" modifica la Legge Finanziaria: cancellati i risarcimenti per l'uranio impoverito, inserito il "colpo di spugna" per i reati contabili



--- Uranio impoverito, il giallo dell’emendamento scomparso ---



Ma chi scrive (o trascrive) materialmente la Legge Finanziaria? Se lo chiedete ai ministri e ai sottosegretari non te lo sanno dire.

E' infatti di queste ore la polemica sull'emendamento - introdotto da una "manina misteriosa" - che introduce una sorta di 'colpo di spugna' per i reati contabili.

Chi lo ha inserito? Boh! Una "manina misteriosa".

Intanto per questo motivo si è dimesso Gianfranco Tatozzi, Alto Commissario per la lotta alla corruzione che ha lamentato una «insensibilità alla lotta alla corruzione» e evidenziando «i reiterati e ostinati tentativi» di arrivare alla soppressione dell'alto commissario Anticorruzione.

Dunque parlavamo di questa misteriosa "manina invisibile" che inserisce gli emendamenti di cui sarebbero all'oscuro persino ministri e sottosegretari.

Ma esiste anche un'altra "manina invisibile". Quest'ultima non aggiunge ma toglie.

Infatti non c’è più traccia, in Finanziaria, dell’emendamento proposto dai Verdi, fortemente voluto dal sottosegretario alla Difesa, senatore Lorenzo Forcieri, e sul quale c’era – così è stato detto dai Ds – accordo politico unanime: una norma, introdotta nel pacchetto Difesa, che stanziava 15 milioni di euro per “i militari italiani che abbiano contratto infermità a causa di contaminazione da armi e munizioni contenenti uranio, alle polveri sottili e alle radiazioni ionizzanti”.

La spesa, era indicato, sarebbe stata spalmata per tre anni e questa norma equivaleva a una importante vittoria per i soldati e per le loro famiglie. Infatti sono partiti i processi per i risarcimenti danni per le vittime della cosiddetta Sindrome dei Balcani e una norma simile sarebbe stato un aiuto per l’avvocato Tartaglia che sta difendendo le famiglie di 40 soldati deceduti dopo aver partecipato alle missioni di pace nei Balcani.

Ma l’emendamento 18 bis è stato sostituito, a sorpresa, martedì 12 dicembre.

“Non so come può essere accaduto – ha detto il senatore Forcieri, uno dei parlamentari più attenti a questa vicenda – era tutto pronto per l’inserimento in Finanziaria ma non c’è traccia dell’uranio nell’emendamento. Sarà stato un errore di trascrizione”.

E' partita quindi la corsa contro il tempo per riscrivere l’emendamento nella formulazione originaria. Ma la vicenda, con il passare delle ore, si è tinta di giallo.

Alle 14,00 di mercoledì 13 dicembre il testo era pronto: “C’è il pieno accordo politico: vogliamo imporre un’inversione di tendenza e riconoscere l’esistenza di una problematica uranio. – ha sostenuto Forcieri – Il nuovo emendamento scritto prevede 10 milioni per il 2007 per dare un sostegno sanitario alle vittime dell’uranio, delle polveri sottili e delle radiazioni ionizzanti”.

Alla fine, però, quello che compare nel maxiemendamento che dovrà essere
votato oggi in Parlamento non contiene neanche questa versione “corretta”.

L’ultima versione non solo non cita mai l’uranio impoverito ma riduce anche l’entità del finanziamento: dieci milioni di euro in un anno per le cure mediche del personale militare che ha riportato danni e invalidità permanenti e per il monitoraggio delle popolazioni che vivono in zone adiacenti ai poligoni di tiro.

“Un colpo basso per tutte le famiglie che ancora una volta avevano riposto la loro fiducia nello Stato – commenta Domenico Leggiero dell’Osservatorio militare – evidentemente il potere militare è intervenuto influenzando il governo e la sua linea politica”.

Sconcertato il senatore Forcieri: “Non so come mai sia accaduto. Lo
attribuisco alla concitazione degli ultimi giorni in vista del maxiemendamento. Ma in futuro riusciremo a inserire questo emendamento appena sarà possibile, prendendo spunto da qualche provvedimento sul tema delle forze armate”.

Rassicurazione che non convince l’Osservatorio militare che ha inviato un telegramma a Romano Prodi e al presidente della Repubblica Giorgio Napoletano chiedendo un interveto urgente. “Prima che sia troppo tardi, cioè prima che il maxiemendamento sia votato. Faremo uno sciopero della fame, se necessario, con le famiglie dei militari in testa”.

Si tratta di un clamoroso passo indietro.

Qualcuno nel governo deve essersi accorto che il riconoscimento dei danni provocati dall’uranio impoverito avrebbe dato linfa ai processi in corso. Ed è incredibile che non si sappia chi ha modificato il testo. Qualcuno gioca a nascondersi ma lo fa sulla pelle e sulla speranza di decine di famiglie e di soldati che hanno avuto l’unico torto di avere compiuto loro dovere.



Stefania Divertito
Alessandro Marescotti




Si ringrazia http://www.infinitoedizioni.it e Stefania Divertito per le informazioni raccolte e inviate a PeaceLink (http://www.peacelink.it). Ricordiamo che su www.infinitoedizioni.it è presente il libro di Stefania Divertito "Uranio, il nemico invisibile", un testo fondamentale pe ricostrtuire la storia dell'uranio impoverito e della mobilitazione a favore delle vittime.