[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
NUOVA PETIZIONE: EPA= partnership economica tra Europa e " Africa, o esclusione e povertà ?"
- Subject: NUOVA PETIZIONE: EPA= partnership economica tra Europa e " Africa, o esclusione e povertà ?"
- From: "Redazione_Fairwatch" <redazione at faircoop.it>
- Date: Mon, 9 Oct 2006 09:08:00 +0200
EPA= Partnership Economica tra Europa e Africa oppure Esclusione e Povertà ? Info stampa: Monica Di Sisto - FAIR/Tradewatch - 335 8426752 / Luca Manes - CRBM/Tradewatch - 335 5721837 / Paola De Meo - EuropAfrica/Terra Nuova 328 5686740) ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Roma, 9 ottobre 2006 - Tre parole: Accordi di Partenariato Economico. Un'abbreviazione: EPA. Una conseguenza: l'imposizione di un modello di sviluppo che porta all'ulteriore impoverimento di milioni di contadini e di cittadini dei paesi tra i più poveri e il progressivo indebolimento delle tutele e dei diritti nei paesi europei. Questa è l'ultima ricetta preparata e sfornata dalla Direzione Commercio della Commissione Europea nella direzione di una inesorabile liberalizzazione commerciale e apertura dei mercati, secondo gli stessi dettami che hanno governato l'Organizzazione Mondiale del Commercio, oggi in crisi a causa delle sue stesse contraddizioni. I negoziati EPA, che hanno compiuto 4 anni proprio in questi giorni, sono lo stravolgimento dell'obiettivo di sviluppo che dovrebbe essere la base dei rapporti tra Unione Europea e 77 Paesi ex colonie di Africa, Caraibi e Pacifico (ACP), di cui quasi tutti i paesi africani sono membri a pieno titolo, lanciati dietro la dichiarazione che l'apertura indiscriminata dei mercati è la condizione per un benessere per tutti. Una ricetta che mette in discussione le integrazioni regionali tra i Paesi ACP, che consentirebbero un rafforzamento delle rispettive economie e la tutela dei diritti e dell'autosviluppo delle comunità locali. Non esistono ricerche in grado di dimostrare dati alla mano che gli EPA siano davvero in grado di innescare un circolo virtuoso di sviluppo nei Paesi ACP. Il 60% delle esportazioni dei Paesi ACP si concentra solo su 9 prodotti e le liberalizzazioni degli ultimi anni hanno ridotto (e non aumento) la partecipazione dei Paesi ACP al commercio mondiale: dal 3.4% del 1976 al 1.1% del 1999. Gli EPA consentirebbero un azzeramento delle tariffe sulle merci in entrata, ma già oggi il 97% dei prodotti che entrano nel mercato europeo da quei paesi sono esenti da tasse e da quote d'importazione, tuttavia l'Africa non ci ha mai guadagnato. Viaggiando in senso inverso le produzioni europee hanno invaso i mercati africani più deregolati danneggiando seriamente le economie locali. Ma i rischi della liberalizzazione colpiscono anche il nostro paese: sono già stati identificati 14 prodotti considerati "a rischio" (tra cui riso, pomodori, olio d'oliva, vino e arance) che rappresentano più del 45% del valore aggiunto agricolo di 8 regioni italiane. Per questi motivi l'Osservatorio sul Commercio Internazionale Tradewatch e la Campagna EuropAfrica lanciano una petizione popolare indirizzata alla Commissione Europea e al Governo Italiano, chiedendo: - di ricondurre il negoziato sugli Accordi di partenariato economico UE- ACP in una logica di sviluppo basata sul rispetto del diritto alla sovranità alimentare, la coerenza tra il commercio e le politiche di sviluppo, e la promozione dell'integrazione regionale attualmente promossa dai paesi ACP; - di promuovere un processo inclusivo di revisione a meta percorso, che preveda il coinvolgimento degli stakeholders diversi dai governi, primi fra tutti i movimenti sociali, i parlamenti nazionali e la società civile organizzata, i cui risultati debbono condizionare la progressione dei negoziati; di rinunciare alla liberalizzazione degli investimenti e dei servizi essenziali e alla rigida imposizione dei brevetti osteggiate sin dal 2003 dai molti governi ACP in quanto pregiudicherebbero le loro possibilità di sviluppo; - di riconoscere la necessità di estendere i tempi del negoziato al fine di rispettare i processi autonomi di integrazione regionale ACP che permettano l'autosviluppo delle comunità privilegiando i mercati locali e regionali. <http://www.europafrica.info/docs/vari/petizione_epa.pdf>Scarica la petizione (in formato pdf) <http://www.europafrica.info/docs/vari/petizione_epa.pdf>http://www.europafrica.info/docs/vari/petizione_epa.pdf Per <http://www.crbm.org/modules.php?name=Alerts>firmare la petizione e per ulteriori informazioni: Tradewatch - <http://www.tradewatch.it/>http://www.tradewatch.it Campagna EuropAfrica - <http://www.europafrica.info/>http://www.europafrica.info
- Prev by Date: Newsletter settimanale di PeaceLink - 9.10.2006
- Next by Date: Il computer del futuro
- Previous by thread: Newsletter settimanale di PeaceLink - 9.10.2006
- Next by thread: Il computer del futuro
- Indice: