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Campagna nonviolenta per il disarmo atomico: domenica 17 settembre alle ore 10.00 a Milano
- Subject: Campagna nonviolenta per il disarmo atomico: domenica 17 settembre alle ore 10.00 a Milano
- From: Vittorio Moccia <v.moccia at itb.it>
- Date: Sat, 16 Sep 2006 00:12:38 +0200
- Resent-date: Sat, 16 Sep 2006 00:01:19 +0200
- Resent-from: Vittorio Moccia <v.moccia at itb.it>
- Resent-message-id: <200609152201.k8FM1Jpm013423 at proxy.itb.it>
Alle associazioni impegnate sui temi del disarmo nucleare Alle associazioni impegnate sui temi della pace e delle nonviolenza Alla società civile MILANO, 4 Agosto 2006 Care amiche e cari amici, da alcuni mesi è in corso un percorso interno al movimento per la pace e per il disarmo riguardante i temi del pericolo atomico e delle necessità di fermare la rinnovata proliferazione delle armi nucleari. Il nostro obiettivo è la cancellazione dalla storia delle armi nucleari come spinta per un disarmo complessivo e radicale. Un gruppo di esperti e di persone impegnate su questi temi (denominatosi gruppo di lavoro lavoro "NO ALLA GUERRA NUCLEARE - INSIEME PER IL DISARMO") ha elaborato in queste settimane, con un percorso condiviso e aperto, un appello-documento che cerca di fare il punto della situazione e richiama tutte e tutti ad un'azione forte sulle questione del disarmo atomico. Fin dal principio, questo percorso ha avuto come obiettivo la costruzione di una grande campagna nazionale che raccogliesse le varie esperienze già in corso potenziandole e rendendole incisive con una struttura e degli strumenti comuni. A questo scopo si è cercato fin da subito di coinvolgere le associazioni impegnate negli ambiti sopra esposti, e molte di esse hanno dato un contributo decisivo alla stesura del documento in allegato. In seguito a questi passi preliminari e fondamentali, è giunto ora il momento e sentiamo la necessità di incontrarci e definire, sulla base del citato documento, gli obiettivi, le scadenze, i percorsi di mobilitazione, le modalità operative, le risorse ed i riferimenti organizzativi per la nuova campagna nonviolenta per il disarmo atomico. Una prima consultazione telefonica, condotta verso le organizzazioni che hanno già intersecato il nostro percorso, ha portato ad un assenso di massima per una riunione a metà di settembre, ed è ora opportuno allargare l'invito per questo incontro anche ad altri movimenti e soggetti collettivi di area nonviolenta che vengono raggiunti da questa nostra comunicazione. Lanciamo quindi la Convocazione di una riunione per un Comitato promotore/animatore di una Campagna nonviolenta per il disarmo atomico. L'incontro è convocato per domenica 17 settembre alle ore 10.00 a Milano (sede da stabilire secondo il numero dei partecipanti; possibili sedi: Casa della Pace della Provincia di Milano, Sede LOC, sala riunioni Altreconomia/Terre di Mezzo). Come detto, l'intenzione è quella di formare un nucleo di associazioni ed organizzazioni animatrici e promotrici della nuova campagna nonviolenta per il disarmo atomico, sulla base delle esperienze già in corso e delle considerazioni elaborate nell'appello "..FERMIAMO CHI SCHERZA COL FUOCO ATOMICO.". L'incontro costituisce il passo di un percorso iniziato, con l'appello del 18 aprile di Alex Zanotelli, proseguito con la riunione preliminare del 18 maggio a Roma, e conclusasi con l'incontro di elaborazione finale dell'appello tenutosi a Firenze il 15 Luglio (con designazione dei referenti per il coordinamento organizzativo delle fasi iniziali della campagna) . La riunione avrà la possibilità d'impostare l'"impianto della campagna" tenendo conto : 1) Della necessità di stabilire obiettivi, tempi e strumenti della nostra azione 2) Della conseguente esigenza di fissare ed organizzare il "lancio"e la "presentazione ufficiale" della Campagna 3) Degli strumenti e delle iniziative già presenti nel nostro paese e che potrebbero essere integrati nella nostra Campagna 4) Della volontà e necessità di coinvolgere il maggior numero di forze nonviolente e pacifiste in modo efficace e partecipato 5) Dell'importante scadenza del vertice NATO di Riga (28-29 novembre pv) 6) Delle iniziative intraprese a livello politico e parlamentare su questo tema A partire da questi punti cardine verrà predisposto un ordine del giorno dell'incontro che verrà sottoposto ai partecipanti a ridosso dell'appuntamento. Vi aspettiamo numerosi per un vero disarmo nucleare! Un saluto di Pace, Massimo Aliprandini - Campagna OSM-DPN - e-mail locosm at tin.it Francesco Vignarca - Rete Italiana per il Disarmo e-mail segreteria at disarmo.org Ringraziamo per la disponibilità e l'aiuto organizzativo dell'Agenzia per la pace (in particolare Lorenzo Scaramellini) e del Gruppo di lavoro "NO ALLA GUERRA NUCLEARE- INSIEME PER IL DISARMO" (in particolare Alfonso Navarra) e vi preghiamo di confermare la vostra presenza con un messaggio alla LOC di Milano locosm at tin.it Appello Una grave emergenza chiama a raccolta tutte le associazioni, i movimenti, le persone che da tanti anni lavorano per il ripudio della guerra, per la nonviolenza e per la pace. La crisi USA-Iran, alimentata anche dalla gravissima escalation di violenze ed azioni belliche in Palestina, in Libano-Israele, ed in tutto il Medio Oriente, non fa che aggravarsi. Essa è un elemento chiave nella strategia americana di controllo sull' area strategica della "cintura del petrolio". La possibilità di una guerra atomica torna prepotentemente alla ribalta con le accuse statunitensi a Teheran di fomentare il terrorismo e di perseguire l'arricchimento dell'uranio per fini bellici. L'uso della "Bomba" per "disarmare l'Iran" è ufficialmente pianificato e rivendicato come lecito e possibile da parte dell'Amministrazione Bush. Questa minaccia non fa che alimentare ulteriormente il terrorismo. La proliferazione nucleare ha rotto gli argini ed è entrata in una nuova pericolosissima fase: i test missilistici nordcoreani ne sono una manifestazione. Anche gli ostacoli frapposti al controllo democratico, - in alcuni Paesi dittatoriali del tutto impossibile- costituiscono un fattore aggiuntivo di allarme. Ciò nonostante, la percezione del rischio che stiamo correndo è ancora assai limitata, se non inesistente, nell'opinione pubblica. Non riconosciamo alcun "diritto" al regime teocratico degli Ajatollah, tanto più dopo le sue esagitate minacce contro il "regime sionista", di dotarsi della "Bomba", approdo della Tecnologia Nucleare; ma nemmeno alle potenze nucleari di ergersi a giudici degli altri Stati. Stati Uniti, Russia, Francia, Gran Bretagna, Cina (cui si sono aggiunte India e Pakistan e - non ufficialmente - Israele e Corea del Nord) non hanno rispettato gli impegni per il disarmo totale sottoscritti già quasi quarant'anni fa con il Trattato di Non Proliferazione (NPT) . Le armi di distruzione di massa sono immorali in quanto armi di distruzione indiscriminata; le armi atomiche lo sono in modo assoluto in quanto il loro impiego minaccia di distruggere in poche ore ogni vestigia di civiltà, e forse anche ogni forma di vita, spezzando l'equilibrio che la Natura ha sviluppato in miliardi di anni sul pianeta. La Corte Internazionale dell'Aja si e' espressa dichiarando che l'uso e la minaccia delle armi nucleari sono contrari al diritto internazionale. Anche l'Italia ha la sua fetta di responsabilità, ospitando, in palese violazione della Costituzione e dei suoi impegni di paese non-nucleare, tra Aviano (PN) e Ghedi (BS) una novantina di atomiche, e in 11 porti sommergibili a propulsione nucleare, dotati ciascuno di missili con testate nucleari di potenza distruttiva complessiva migliaia di volte superiori alle bombe di Hiroshima e Nagasaki. Politici e militari, sperperando enormi risorse mentre miseria e morte per fame aumentano ovunque, pretendono di decidere da soli nel campo dei problemi atomici, vanificando la democrazia, tenendo la popolazione ostaggio delle loro scelte. La politica, la societa', le religioni, la cultura, la scienza, si trovano davanti ad una scelta di vita o di morte. Oggi le armi nucleari hanno perduto il ruolo di deterrente, ma sono concepite per venire usate. I veri rischi provengono dagli Stati nucleari che non intendono disarmare, e dalla disponibilità di materiale fissile. La perversa "razionalita'" della brama di potere, della prevaricazione e della forza armata, degenerata nella follia e nell'insensatezza assolute, ha espresso la regola della competizione atomica: CHI SPARA PER PRIMO VINCE (se riesce ad impedire la reazione del "nemico"). La preparazione e la minaccia dello sterminio atomico dimostrano dove portano l'idea e la pratica della guerra, che è un male incontenibile, scatenante il massimo possibile di violenza e distruzione. Ci troviamo davanti ad un passaggio storico che può essere drammatico per l'umanità. Ma può anche essere il momento in cui i popoli dell'intero pianeta reagiscono alla rassegnazione, chiedendo il rispetto della legalità internazionale ed esigendo di essere trattati come cittadini e non come ostaggio o bersaglio delle partite a Risiko planetario tra i signori della guerra. Non possiamo delegare, come ci impone la NATO, la "Suprema garanzia di Sicurezza" alla deterrenza nucleare. Difesa e sicurezza possono fondarsi sull'unità popolare che interviene nei conflitti con l'azione nonviolenta ed i Corpi Civili di Pace. Noi, gruppo di nonviolente/i, senza presunzione ma con convinzione, chiediamo a tutte e tutti di fare proprio questo appello, di promuoverlo, di diffonderlo, di persuadere gli indecisi. Ci rivolgiamo all'intera società, al mondo della cultura, della politica, della religione, del lavoro, della scienza, a tutti e ad ognuno: · per l'immediata applicazione del Trattato di non proliferazione, a partire dall'Italia e dall'Europa; · per contestare la presenza delle atomiche USA nelle basi militari e nei porti italiani; · per contrapporre al concetto strategico della NATO la trasformazione degli armamenti da offensivi a strettamente difensivi in direzione della Difesa Civile non armata e Nonviolenta; · per l'obiezione di coscienza dei tanti, troppi, scienziati coinvolti nelle ricerche militari affinché, insieme alle organizzazioni del lavoratori, realizzino la riconversione dell'industria bellica · perché i rappresentanti di tutte le religioni dichiarino la guerra atomica Tabù e Peccato, un crimine contro l'umanità come tale assolutamente non giustificabile. Il disarmo nucleare completo, come previsto anch'esso dal Trattato di non proliferazione, deve essere il primo passo per il disarmo totale. Le associazioni che hanno lavorato per la stesura dell'appello Campagna OSM-Dpn (Obiezione alle Spese Militari per la Difesa Popolare nonviolenta); No alla guerra nucleare - insieme per il disarmo (gruppo di lavoro permanente); Ldu (Lega Disarmo Unilaterale); Loc (Lega Obiettori di Coscienza); Berretti Bianchi; Mir (Movimento di Riconciliazione Internazionale); Fucina della Nonviolenza; Movimento Nonviolento; Centro studi difesa civile; Rete Lilliput; Greenpeace; Rete Italiana per il Disarmo; Beati i Costruttori di Pace; Pax Christi; Assopace; Gavci (Gruppo Autonomo di Volontariato Civile in Italia); Centro Gandhi Pisa; Scienziate e Scienziati contro la guerra; Bastaguerra; Agenzia per la Pace - Sondrio. Per adesioni Alex Zanotelli - Alfonso Navarra email alfonsonavarra at virgilio.it
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