Lettera alla Tavola della pace



Care amiche, cari amici,
di ritorno da Assisi, dove ho distribuito 500 copie del nostro appello, ho
scritto una lettera alla Tavola della pace che di seguito vi incollo. Nella
lettera c'è la cronaca di quanto è successo ed in particolare del fatto che
non ho potuto leggere o illustrare il testo dell'appello o chiarire, cosa
ancora più grave, la strumentalità degli articoli del Corriere della sera
che ha teso a criminalizzare il dissenso ed il nostro documento.
Se siete tutti d'accordo io proporrei di diffondere, appena riceveremo la
risposta della tavola della pace, un comunicato che faccia chiarezza su
quanto accaduto.
In attesa di vostre proposte vi porgo cordiali saluti di pace
Giovanni Sarubbi

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All’attenzione di Flavio Lotti e Grazia Bellini, Coordinatori nazionali
Tavola della pace

Ho partecipato oggi alla iniziativa di Assisi. Ho distribuito l’appello di
cui è primo firmatario Padre Alex Zanotelli di cui anche io sono primo
firmatario.

Ho chiesto subito  a Grazia Bellini di poter leggere l’appello ricevendo una
risposta dubitativa. Ho poi fatto presente la mia richiesta a  don Tonio
Dell’Olio al quale ho spiegato anche la strumentalità delle notizie
riportate dai quotidiani, in particolare dal Corriere della Sera, che
tendevano a dividere il movimento e che la mancata presenza di Zanotelli,
che si trovava da tutt’altra parte d’Italia ed era impossibilitato a
partecipare, era stata strumentalizzata. Ho precisato anche che altrettanta
strumentalità riguardava sicuramente, per mia conoscenza diretta, un altro
dei nomi citati dai giornali come dissenzienti rispetto alla manifestazione
di oggi, assenti per tutt’altri motivi. Anche stasera, al ritorno a casa, ho
visto che i telegiornali hanno continuato a battere su tale tasto. Dividi et
impera, dicevano i romani.

Anche Flavio lotti nel suo intervento ha citato la questione. Un chiarimento
era necessario e la mia richiesta di poter leggere l’appello o quanto meno
illustrarne per sommi capi  i contenuti andava in tale senso. La mia
presenza, in rappresentanza dei primi firmatari l’appello e di Padre Alex
avrebbe messo la parola fine alle strumentalizzazioni e consentito un sereno
dibattito. Don Tonio ha compreso subito questa opportunità e ha perorato la
mia richiesta con la presidenza, dicendomi successivamente che avrei potuto
parlare, per chiarire innanzitutto  la polemica con padre Alex e poi per
illustrare per sommi capi il nostro appello.

Ho atteso con pazienza e alla fine ho dovuto constatare che avete scelto di
impedire che fosse fatta chiarezza sulle polemiche strumentali rispetto a
padre Alex. Ne sono molto rattristato sia personalmente sia  a nome degli
altri firmatari. E’ una scelta che tende a favorire la divisione del
movimento per la pace e a rifiutare il dissenso o le posizioni diverse al
suo interno non si capisce in nome di che cosa. Come se ci fossero i
pacifisti più pacifisti di altri o chi ha titolo a fregiarsi del titolo di
pacifista e chi no.

Ci auguriamo che si possa aprire una serena riflessione su quanto accaduto e
che si faccia al più presto chiarezza rispetto alla pubblica opinione di un
tale modo di procedere che riteniamo sia del tutto ingiustificato.

Cordiali saluti di pace.

Giovanni Sarubbi

Direttore www.ildialogo.org





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