Rischi di incidente per un rigassificatore: cosa dice lo Studio di Impatto Ambientale



Romano Prodi affermò il 16 dicembre 2005 che i rigassificatori "sono impianti assolutamente sicuri, puliti e che non comportano alcuna reazione chimica". (16 novembre 2005)

A non concordare con Prodi c'è lo stesso Studio di Impatto Ambientale relativo al rigassificatore di Taranto, presentato ufficialmente dalla Gas Natural, in cui si prendono in considerazione scenari che leggerete qui sotto. E' solo un estratto ma serve a capire che le ipotesi di incidente non prese in considerazione da Prodi sono invece prese in considerazione dalla Gas Natural. Meno male, verrebbe da dire...

Ricordo a tutti che abbiamo cominciato a pubblicare su http://lists.peacelink.it/taranto/maillist.html stralci ufficiali dallo Studio di Impatto Ambientale relativo al rigassificatore di Taranto ottenuto dalla regione grazie al Wwf di Taranto. E' nelle nostre mani il CD-ROM da due giorni (finalmente!). Quello che dovrebbe fare il Presidente della Provincia di Taranto (ossia pubblicare sul sito le informazioni sul rigassificatore dato che ha un apposito ufficio sulla Valutazione di Impatto Ambientale) lo fa PeaceLink. E' deludente chiedere alla Provincia di pubblicizzare le informazioni ambientali e poi doverlo fare in proprio. Eppure è un dovere delle istituzioni. L'articolo 7 comma 1 della Convenzione di Aarhus (recepita con la legge 16 marzo 2001, n. 108) recita infatti: "Gli Stati membri adottano le misure necessarie per garantire che le autorità pubbliche strutturino l'informazione ambientale rilevante per le loro funzioni e in loro possesso o detenuta per loro conto ai fini di un'attiva e sistematica diffusione al pubblico, in particolare mediante le tecnologie di telecomunicazione informatica e/o le tecnologie elettroniche, se disponibile".

Alessando Marescotti



--- Dalla sintesi non tecnica dello Studio di Impatto Ambientale ---

Rischi di incidente

Gli scenari presi in considerazione sono, in linea di massima, i seguenti:
- incendio (da pozza di liquido infiammabile, pool fire, oppure dardo di fuoco, jet fire)
- incendio/esplosione semiconfinata di nube di gas in atmosfera (flash fire oppure
UVCE)
- dispersione in atmosfera di sostanze infiammabili.

Calcolo delle conseguenze

Il calcolo delle conseguenze è stato effettuato per le ipotesi incidentali evidenziate
dall’HAZOP e per le ipotesi di perdita da tubazioni la cui probabilità di accadimento è
risultata almeno pari a 1,00×10
-6 ev. anno-1.
Inoltre il calcolo è stato effettuato per alcune ipotesi operative “limite”, quali il rilascio alla
massima portata di progetto di vapori dal vent freddo ad alta pressione ed il successivo
innesco accidentale.
Pertanto i calcoli che sono stati effettuati sono i seguenti:
a. Radiazione termica a seguito di innesco accidentale della candela AP nelle condizioni
di massima portata (jet fire)
b. Area interessata da concentrazioni infiammabili a seguito di rilascio di gas dalle PSV
sul tetto del serbatoio nelle condizioni di roll over (flash fire)
c. Radiazione termica a seguito di incendio di pozza al suolo conseguente una perdita in
fase liquida (pool fire);
d. Area interessata da concentrazioni infiammabili a seguito di rilascio di gas dal vent
freddo AP nelle condizioni di massima portata (flash fire)
e. Area interessata da concentrazioni infiammabili a seguito di evaporazione da pozzetti
di raccolta spillamenti liquidi (flash fire)
f. Radiazione termica a seguito di dardi di fuoco causati da perdite di gas da tubazioni
(jet fire)
g. Area interessata da concentrazioni infiammabili a seguito di rilascio di gas da
tubazioni (flash fire)
.

Fonte: p.82-83 di 109
N° documento.: 03255-E&E-R-0-001
Nome File: 03255-E&E-R-0-001-1 SIA Taranto - Sintesi Non Tecnica