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[Comunicato Stampa] Genova, 5.4.06, Processo Diaz: "Gratteri: ancora tu?"
- Subject: [Comunicato Stampa] Genova, 5.4.06, Processo Diaz: "Gratteri: ancora tu?"
- From: "comunicazione at supportolegale.org" <comunicazione at supportolegale.org>
- Date: Thu, 6 Apr 2006 19:37:26 +0200
Un pezzo alla volta si ricostruiscono gli eventi che hanno caratterizzato la tristemente nota "perquisizione", alla scuola diaz la notte del 21 luglio 2001. Cinque sono i testi ascoltati oggi 5 aprile 2005 nel corso della XXXVII udienza, dalle cui testimonianze emergono particolari drammatici e importanti ai fini processuali: Z.G.G. racconta le modalità di perquisizione all’interno della scuola: “Prendevano gli zaini e li svuotavano senza assicurarsi a chi appartenessero. Ho visto subito dopo che suddividevano le cose: vestiti neri da un lato, quelle che ritenevano armi dall'altro". Secondo la testimonianza, da uno zaino vennero estratti i ferri di rinforzo della parte posteriore, sistemandoli nel mucchio, insieme ai coltellini, i pezzi di legno". Drammatico è anche il pestaggio di V.H.D. una signora spagnola di 69 anni, che racconta l'accanimento dei poliziotti nei suoi confronti: “nel mio angolo c'era tranquillità, ma io vedevo la polizia che picchiava, strattonava, tiravano sedie, prendendo le persone a calci... C'era una specie di contrasto tra le due situazioni. All'improvviso guardo la polizia e uno dei poliziotti mi colpisce alla testa, ma io mi proteggo con il braccio. Ho ricevuto due colpi precisi, nessuno in eccesso. Io a quel punto non ho più visto cosa succedeva alle altre persone”. Una modalità ingiustificata, una furia della quale ne fa le spese anche M.N. di Amburgo, che cerca rifugio in un ripostiglio al quarto piano con la fidanzata L.Z.: viene trascinato fuori, massacrato dagli agenti e gia' a terra e' sottoposto al getto di un estintore. Il pm Zucca riserva il gran finale della giornata alla deposizione dell'ultimo teste: picchiato in successione da tre poliziotti diversi, M.D., mediattivista tedesco, ha tempo di guardarsi intorno e vedere entrare due persone in borghese, con i caschi. Una di loro la ricorda bene: "Sembrava il capo, sembrava uno abituato a certe situazioni. Dava ordini ed era presente durante i pestaggi". Quest'uomo che piu' tardi blocchera' un poliziotto mentre picchia una persona, dando inizio alla fase discendente delle violenze, viene riconosciuto dal teste in un video mostrato in aula: e' Francesco Gratteri, ex capo dello SCO, ex capo dell'antiterrorismo, ma nonostante il suo rinvio a giudizio per i fatti della Diaz, oggi saldamente al comando della questura di Bari. Gratteri, che aveva negato di avere visto violenze, viene invece riconosciuto per la seconda volta in poche udienze - grazie ai suoi vestiti eleganti - come la persona che era presente nella palestra durante i pestaggi. Un altro colpo importante per i difensori dei 29 tra dirigenti, funzionari e agenti di polizia rinviati a giudizio per lesioni, abuso d'ufficio, falso e calunnia per l'irruzione alla scuola Diaz. Quando si arrivera' alla fase processuale relativa alle loro acrobazie circa le prove false (le due molotov e il finto accoltellamento dell'agente Nucera), questi riconoscimenti avranno la loro esatta rilevanza processuale. Prossima udienza giovedi' 6 aprile. -- contatti: info a supportolegale.org https://www.supportolegale.org (é necessario accettare il certificato di sicurezza) Supporto Legale è una rete di persone che seguono i processi di Genova e Cosenza: quelli a persone che c’erano andate per manifestare, quelli a pubblici ufficiali accusati di violenza, torture, abuso di potere. Supporto Legale trascrive le udienze, le trasforma in sintesi comprensibili, le pubblica e le diffonde; inventa progetti, campagne e iniziative di informazione e raccolta fondi. Supporto Legale, nato per iniziativa di alcuni mediattivisti che partecipano alla rete di Indymedia, fa un lavoro di informazione e comunicazione, di supporto tecnico e di finanziamento, con una serie di campagne di raccolta fondi, versando integralmente il ricavato per il lavoro delle segreterie e per le spese processuali. Perchè la memoria è un ingranaggio collettivo.
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