Guantanamo, quattro anni di troppo. Amnesty rivela nuove testimonianze di tortura



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COMUNICATO STAMPA
CS03-2006

GUANTANAMO, QUATTRO ANNI DI TROPPO. AMNESTY INTERNATIONAL RIVELA NUOVE
TESTIMONIANZE DI TORTURA

In occasione del quarto anniversario del primo trasferimento di detenuti a
Guantánamo Bay, Amnesty International ha rivelato nuove testimonianze
sull'uso della tortura e dei maltrattamenti ai danni dei prigionieri nel
centro di detenzione Usa in territorio cubano.

Le testimonianze comprendono quella del primo detenuto trasferito a
Guantánamo, Jumah al-Dossari, 32 anni, originario del Bahrain, arrestato
dalle forze Usa in Afghanistan, imprigionato nella base aerea di Kandahar
e poi trasportato a Guantánamo nel gennaio 2002.

Il suo racconto, corroborato da quelli di altri ex prigionieri di
Guantánamo, contiene denunce di torture e maltrattamenti di tipo fisico e
psicologico compiuti dal personale Usa nei suoi confronti e ai danni di
altri detenuti, in Afghanistan e nella stessa Guantánamo.

'A Guantánamo circa 500 uomini vengono trattati con un disprezzo completo
e profondo, di un genere che nessuno dovrebbe essere costretto a subire.
Non sorprende il fatto che, dopo anni di incertezza sul proprio destino,
alcuni prigionieri abbiano espresso l'intenzione di morire piuttosto che
rimanere nella prigione a tempo indeterminato' - ha dichiarato Amnesty
International.

L'organizzazione per i diritti umani ha reso noti ulteriori dettagli sui
casi di Sami al Hajj, giornalista di Al-Jazeera trasferito a Guantánamo
dopo essere stato in prigione a Bagram e a Kandahar, Afghanistan, e di
Abdulsalam al-Hela, uomo d'affari dello Yemen soggetto a 'consegna
straordinaria' e a detenzione in un centro segreto prima di essere
imprigionato a Guantánamo.

Oggi, migliaia di soci di Amnesty International in una quarantina di paesi
invieranno petizioni al presidente Bush e al procuratore generale González
per chiedere un giusto processo per tutti i prigionieri di Guantánamo e
un'indagine su tutte le denunce di torture e maltrattamenti nel centro di
detenzione.

'Non c'e' via di mezzo su Guantánamo. Deve essere chiusa, cosi' come deve
essere avviata urgentemente un'inchiesta sulle decine di denunce di
torture e maltrattamenti che hanno avuto luogo dal 2002' - ha concluso
Amnesty International.

Le storie e le testimonianze sui detenuti di Guantánamo sono reperibili in
inglese ai seguenti indirizzi:

USA: Testimony of Guantánamo detainee Jumah al-Dossari
http://web.amnesty.org/library/Index/ENGAMR511072005

USA: Who are the Guantánamo detainees - Jumah al-Dossari
http://web.amnesty.org/library/Index/ENGAMR511292005

USA: Who are the Guantánamo detainees - Sami al Hajj
http://web.amnesty.org/library/index/ENGAMR512072005

USA: Who are the Guantánamo detainees - Abdulsalam al-Hela
http://web.amnesty.org/library/index/ENGAMR512062005

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 11 gennaio 2006

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it



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