"Unipol rivoltata come un calzino, tutto è risultato regolare"



I "re" delle scalate Antonveneta e Bnl non fanno differenze, dai gradini più alti del potere scendono giù, fino agli onorevoli meno noti, ma non per questo inutili. Certo, c'è Emilio Gnutti che la notte del 12 luglio si vanta di essere a cena con Berlusconi. Ma gli scalatori delle Borse sono bipartisan. Un incontro a destra e uno a sinistra. C'è Giovanni Consorte (il numero uno di Unipol) che il 7 luglio, giorno decisivo per le sorti dell'Opa su Bnl, si sente spesso, molto spesso, con Piero Fassino. E dopo appena un'ora con Marco Follini. Lo stesso Consorte che due giorni dopo, l'8 luglio, riceve i complimenti del presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo (centrosinistra). C'è Fiorani che riceve le insistenti chiamate dell'ufficio del segretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Frequentazioni continue, amicizie che si consolidano, mentre una avanza una nuova "razza padrona", dove i protagonisti sono quarantenni e gli incontri avvengono al largo della Costa Smeralda.
Repubblica 13 agosto 2005
http://www.repubblica.it/2005/h/sezioni/economia/banche11/telfiorgnut/telfiorgnut.html


"Sinora, nonostante Unipol sia stata rivoltata come un calzino, tutto è risultato regolare", sottolinea Gavino Angius. "E' fin troppo evidente che è in corso una campagna politica e mediatica contro Unipol".
Corriere della Sera 13 dicembre 2005
http://www.dsmilano.it/html/Pressroom/2005/12/cor5_1213_opa-unipol-bnl.htm


L'ordinanza del giudice: "Fiorani capo di una associazione criminosa"
Corriere della Sera 15 dicembre 2005


INTERCETTAZIONE. Fiorani (Bpi) a Consorte (Unipol): “Mi sento sangue del tuo sangue”.
http://www.ilbarbieredellasera.com/print.php?sid=14782


Fassino: 'Quello che per me non si puo' vedere e' che da mesi c'e' una campagna mediatica volta a negare a Unipol il diritto di fare un polo banche-assicurazioni - ha aggiunto - Occorre valutare ogni vicenda per quel che e' e non c'e' nessun rilievo di carattere giudiziario nella strategia di Unipol'.
Ansa 16 dicembre 2005
http://www.ansa.it/settori/webnews/20051214212233761309.html


Il Messaggero: "Sembra però che Consorte [dell'Unipol ndr] abbia anche operato con Fiorani nella scalata di Antonveneta. Ci sono due indagini e le parole di Fiorani..." Massimo D'Alema: «Le indagini sono indagini fino a quando non sono sentenze e le parole restano parole fino a quando non sono provate. Comunque una cosa è avere relazioni con queste persone, un'altra è commettere illeciti. Insomma, una cosa è intrattenere rapporti economici, un'altra è l'avere compiuto insieme degli atti illegittimi».
Il Messaggero 16 dicembre 2005
http://www.ulivo.it/cms/view.php?id=3&cms_pk=12927


Fassino: "Continuo a non essere convinto dell’unico disegno su Antonveneta, Bnl e Rcs". (1)
La Stampa 22 dicembre 2005
http://www.dsonline.it/stampa/documenti/dettaglio.asp?id_doc=30332


Repubblica: "La rete delle alleanze intessute da Consorte è quanto meno discutibile". D'Alema: "Senta, se i soci delle coop verificheranno che nel comportamento dei singoli ci sono errori o addirittura illeciti, ne trarranno le loro conclusioni, e prenderanno le loro decisioni. Io non mi sento di farlo ora. Aspetto di vedere come finisce questa storia".
Repubblica 23 dicembre 2005
http://www.massimodalema.it/documenti/dett_dalema.asp?id_doc=746


Scambio di favori tra le due scalate
Fiorani il 28 giugno scorso è nella fase finale dell'assalto ad Antonveneta, sta manovrando per far credere al mercato e alle autorità di controllo che la sua banca abbia la forza patrimoniale per sostenere l'operazione. Negli stessi giorni Consorte sta progettando la scalata alla Bnl e ha lo stesso problema: la banca romana è un boccone tre volte più grosso di Unipol, occorre trovare sponde finanziarie molto amiche. Ed ecco cosa rivela Fiorani, alle 15.45 di quel giorno, a Tarlocco, un dirigente della direzione finanza della Bpi (ora decapitata dalle indagini): «Senti allora... stamattina ho avuto un incontro con Unipol... per questioni evidentemente che riguardano la loro partecipazione e la nostra partecipazione che avremmo in Bnl ..."
Corriere della Sera 28 dicembre 2005


Cosa degna di attenzione è che il quotidiano di casa Berlusconi, Il Giornale, che tutti ricordiamo con i denti macchiati di sangue durante la storia Telekom Serbia, si comporta in questi giorni con stupefacente moderazione. Le colossali balle di Igor Marini furono montate dal Giornale contro Prodi, Fassino e altri malcapitati, con furia leonina. Oggi che di mezzo c’è un finanziere della rossa Unipol come Consorte, il Giornale dà prova di inaspettato understatement. Che succede? Insomma, gatta ci cova.
Figaro
http://www.ilbarbieredellasera.com/print.php?sid=14782 28 dicembre 2005


Consorte risponde che «effettivamente non se l'aspettava nessuno» e «dice di essere stato dal Governatore e che quando gli ha parlato del partner giapponese, lui stava per farsi una pugnetta». Il giorno dopo, alle 9.01, Consorte riparla di Nomura anticipando a un manager delle cooperative il suo piano su Bnl: «Consorte - riassume la Gdf ­ dice che anche il Governatore è stato contento, da fare quasi degli atti sessuali. Consorte dice che l'unica cosa che il governatore ha chiesto è che almeno all'inizio espongano un presidente di immagine del mondo bancario».
Paolo Biondani, Mario Gerevini, Corriere della Sera 28 dicembre 2005
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/12_Dicembre/22/intercettazioni.shtml


La decapitazione di Unipol, con le dimissioni di Consorte e Sacchetti, ieri sera, non sembra mettere a riparo la compagnia assicurativa delle coop dalle inchieste della magistratura. È di stamattina l'iscrizione nel registro degli indagati della Unipol intesa come società per «responsabilità oggettive» nell'inchiesta sulla scalata ad Antonveneta condotta dai pm Fusco e Greco.
www.unita.it 29 dicembre 2005


Unipol indagata come società, Emilio Gnutti che si dimette ufficialmente da ogni incarico (come anticipato nei verbali), e Fiorani che parla a tutto campo. Mentre l’Ufficio italiano cambi, fa giungere in Procura nuove segnalazioni sui movimenti di denaro sospetti all’estero compiuti anche negli ultimissimi giorni dai vari indagati. Sul piatto sono ormai tantissimi gli argomenti da affrontare. Dalla triangolazione Fiorani-Consorte-Gnutti, quindi la vendita di Telecom e la scalata Antonveneta, alla scalata di Rcs-Corriere di Stefano Ricucci, al ruolo delle “talpe” che avrebbero informato il trio e i vari protagonisti dell’inchiesta sulle intercettazioni telefoniche. Per finire con le elargizioni agli uomini politici, sotto forma di laute plusvalenze o coperture di debiti, che nei progetti del gruppo finanziario avrebbero dovuto appoggiare i piani di conquista di Fiorani e soci. Così, nonostante le dimissioni di Gianni Consorte e Ivano Sacchetti dai vertici di Unipol, i pm nei giorni scorsi hanno iscritto sul registro degli indagati anche la stessa società assicurativa delle Coop per «responsabilità oggettiva».
La Stampa 30 dicembre 2005
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200512articoli/1374girata.asp


Prodi: "Uhe! Come va?"
Ricucci: "Professor Prodi, buongiorno, come sta?"
Prodi: "Come va lei?"
Ricucci: "Bene, bene, eh andrei meglio se potessimo parlare un po' con lei..."
...
http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/economia/banche27/interute/interute.html


INTERCETTAZIONE. Galliani: "... Il grande Presidente [Berlusconi ndr] mi sembra che t'ha fatto un assist mica da poco, eh? Massacra".
Ricucci: "E ssì, ma, domani... Domani lo vedo".
http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/economia/banche27/interute/interute.html