Condannato Turi Vaccaro. Per Turi e per il disarmo: due appelli



Un simbolo della nonviolenza attiva: il gesto di Turi Vaccaro è legittima difesa contro l'illegalità delle armi nucleari

Oggi 27 ottobre Turi Vaccaro, noto attivista nonviolento, è stato condannato dal tribunale olandese di Breda a sei mesi di carcere e 750.000 euro di ammenda, che se non pagherà dovrà scontare con dodici mesi aggiuntivi di detenzione.

Così è stata punita l'azione compiua da Turi il 10 agosto, anniversario di Nagasaki: è entrato nella base militare Nato di Wonsdrecht ed ha danneggiato, rendendoli inservibili, i comandi di due F16, aerei cacciabombardieri con capacità nucleari. (Ogni singolo F16 costa 15 milioni di euro). Vaccaro è noto in Italia per l'impegno antimilitarista, fin dai tempi della lotta contro gli euromissili
(inizio anni Ottanta). Si è poi trasferito in Olanda dove attualmente vive.

La solidarietà con Turi è stata espressa con una conferenza stampa oggi alla sala stampa della Camera con la presenza di: On. Mauro Bulgarelli, dei Verdi, Sen. Luigi Malbarba, capogruppo al Senato del PRC, Alfonso Navarra, Lega disarmo unilaterale; il missionario comboniano Alex Zanotelli; Angelo Baracca, del Comitato scienziati e scienziate contro la guerra; Tonino Drago, ex presidente della Commissione difesa civile non armata e il sociologo dell'educazione
alla pace Lorenzo Porta.

Tutti gli intervenuti si sono dichiarati solidali perché questo gesto individuale, nonviolento, con profonde radici religiose e cristiane, ha fatto emergere - in un momento tragico - un vuoto di riflessione ed iniziative sul riarmo e la sperimentazione atomiche, che stanno proliferando ovunque. In un mondo come il nostro, afflitto da un sistema economico e finanziario che uccide 50 milioni di persone all'anno per fame, questa escalation diventa una vergogna inaccettabile.

L'illegalità non è l'azione di Turi, ma il comportamento degli Stati che continuano a sviluppare le armi nucleari e ad accettarle sul proprio territorio, contro i trattati da essi stessi firmati. I parlamentari presenti hanno assunto l'impegno di redigere una mozione parlamentare, da presentare al Parlamento italiano e per conoscenza a quelli olandese ed europeo, che veda il più ampio coinvolgimento in solidarietà con Turi e per il disarmo nucleare subito.

APPELLO

UNA NUOVA CAMPAGNA PER IL DISARMO NUCLEARE

Oggi 27 ottobre ci siamo trovati a Roma in occasione della conferenza stampa che abbiamo tenuto alla Camera per solidarizzare con l'azione di Turi Vaccaro, che ha disarmato a colpi di martello due F16 nella base di Wonsdrecht capaci di portare le armi nucleari in essa custodite. La vicenda di Turi, che ha avuto pochissima rilevanza nel mondo pacifista, ha risvegliato la nostra coscienza: dobbiamo occuparci di più e meglio del problema delle armi nucleari, della proliferazione nucleare e del rischio concreto di guerra atomica, che oggi è più grave di quanto non fosse negli anni della "guerra fredda", retti dall'equilibrio del terrore. Questa consapevolezza ci porta oggi a riproporre in termini radicali la campagna per l'abolizione totale delle armi nucleari, partendo dalla rimozione di tutte le testate schierate sul nostro
territorio.
Il disarmo nucleare totale è imposto dal Trattato di non proliferazione del 1970. Noi chiediamo a tutti coloro che hanno a cuore la sopravvivenza della specie umana e della natura che si coordino per progettare e organizzare insieme una nuova grande campagna per
realizzare l'obiettivo della denuclearizzazione.

Angelo Baracca -
Comitato scienziate e scienziati contro la guerra

Alberto Castagnola -
Archivio disarmo

Tonino Drago - Ex Presidente Commissione difesa
civile non armata

Alfonso Navarra - Lega disarmo unilaterale

Lorenzo
Porta - sociologo dell'educazione alla pace

Alex Zanotelli -
Missionario comboniano

Info:

Angelo Baracca - tel. 328-0196987

Alfonso Navarra - tel. 349-5211837


LANCIO ANSA

CONDANNATO PACIFISTA
ITALIANO CHE PRESE A MARTELLATE 2 F-16
6 MESI E 750MILA EURO DANNI.
L'ARMA UN MARTELLO COMPRATO A ASSISI
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Il pacifista italiano Turi Vaccaro e' stato condannato dal tribunale di Breda, in Olanda, a 6 mesi di reclusione e ad un risarcimento danni di 750 mila euro (che dovrebbero essere convertiti in ulteriori 12 mesi di pena detentiva), per avere danneggiato a colpi di martello due cacciabombardieri F-16 USA in riparazione nella base Nato di Woensdrecht. Lo ha reso noto Alfonso Navarra, della Lega disarmo unilaterale ed esponente del ''Comitato di sostegno al nonviolento Turi'', nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio. I fatti risalgono al 10 agosto scorso quando il pacifista siciliano, ma che negli ultimi anni viveva soprattutto in Olanda, riusci' a penetrare nella base e a danneggiare a martellate - con un martello comprato ad Assisi, la citta' di San Francesco - i sistemi computerizzati delle cabine di pilotaggio dei due F-16. Non casuali la data e il luogo: l'azione venne infatti compiuta nell'anniversario della distruzione di Nagasaki, in una base che, a detta dei pacifisti europei, ospiterebbe 20 testate atomiche. Turi Vaccaro e' stato arrestato (si trova tuttora in prigione) ed e' stato processato ieri. Oggi e' stato reso pubblico il verdetto. Il tribunale ha accolto la richiesta di condanna a 6 mesi di reclusione per 'atti di vandalismo' avanzata dall'accusa, che aveva pero' sollecitato un risarcimento del danno maggiore: 2 milioni e 600 mila euro. L'avvocato difensore, Meindert Sterling, ex pilota militare di F-16, ha invece chiesto l'assoluzione dell'imputato. Vaccaro, infatti, avrebbe
esercitato una ''legittima difesa'' contro l'illegalita' delle armi nucleari.
Solidarieta' a Turi Vaccaro e' stata espressa da tutti gli intervenuti alla conferenza stampa di Montecitorio, che si sono dichiarati ''corresponsabili'' dell'azione di 'disarmo' compiuta dal pacifista: i parlamentari Gigi Malabarba (Prc) e Mauro Bulgarelli (Verdi); il missionario comboniano Alex Zanotelli; Angelo Baracca, dell'Unione scienziati per il disarmo; Tonino Drago, ex presidente della Commissione difesa civile non armata e il sociologo Lorenzo Porta.
(ANSA).
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