Presidente Ciampi, Giano bifronte - di Mao Valpiana



Le due facce del Presidente Carlo Azeglio Ciampi:
paladino della pace alla Fao, ottobre 2005
piazzista d’armi in Cina, dicembre 2004

Plauso generale al Presidente Ciampi, che nel 60°
anniversario della FAO, il 17 ottobre 2005 a Roma, ha
dichiarato che “una società che spende centinaia di
miliardi in armamenti e consente che ogni anno muoiano
di fame cinque milioni di bambini è una società malata
di egoismo e di indifferenza”. Giusto. Giustissimo.
Bravo Presidente. Anzi, no. Ipocrita!
Possibile?  La memoria è così corta? Ci siamo già
dimenticati che poco meno di un anno fa il Presidente
Ciampi è andato in Cina a fare il piazzista d'armi
italiane?
Era il 6 dicembre 2004 e, durante la visita ufficiale,
Carlo Azeglio Ciampi disse al presidente cinese Hu
Jintao: “L’Italia è favorevole all'abolizione
dell'embargo sulle esportazioni di armi verso la Cina,
deciso dall'Unione europea quindici anni fa, visto che
il mantenimento dell'embargo non corrisponde allo
spirito della partnership strategica tra Unione
europea e Cina. L'Italia sta lavorando perché i
partner europei condividano la necessità di revocare
questa misura, che a nostro modo di vedere è superata
perché la Cina di oggi non è quella del dopo
Tienanmen". Come dire: “chi se ne frega dei diritti
umani?”. In quell’occasione il buon Ciampi era
accompagnato dal Ministro degli Esteri Fini, da
duecento industriali e dai rappresentanti
dell’Associazione bancaria italiana.
Non sarà per caso che il Presidente della Repubblica
italiana usa due pesi e due misure? Buoni sentimenti
per il pubblico della Fao, e buoni affari per il
pubblico cinese?
Temo che sia proprio così. Abbiamo un Presidente Giano
bifonte: un volto per la guerra, un volto per la pace.
E lo dico perché tacere sarebbe ipocrita.

Mao Valpiana

Direttore di “Azione nonviolenta”

Verona, 18 ottobre 2005



		
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