Donne brasiliane per il si' al referendum per il disarmo



LE DONNE BRASILIANE DICONO SI' AL REFERENDUM PER PROIBIRE IL COMMERCIO DELLE
ARMI

Ad alcuni mezzi d'informazione
ad alcune persone e associazioni impegnate per la pace e i diritti umani

Gentili signore e signori,
sperando che la cosa non vi dispiaccia, vi inviamo come anticipazione
l'editoriale che aprira' il fascicolo di domani del supplemento del giovedi'
"Nonviolenza. Femminile plurale" del notiziario telematico quotidiano "La
nonviolenza e' in cammino".

Il Centro di ricerca per la pace di Viterbo

Viterbo, 14 settembre 2005

Mittente: Centro di ricerca per la pace
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

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EDITORIALE. LE DONNE BRASILIANE DICONO SI' AL REFERENDUM PER PROIBIRE IL
COMMERCIO DELLE ARMI

[Dal sito www.referendosim.com.br riprendiamo questo appello di donne per il
si' al referendum che il 23 ottobre chiedera' all'intera popolazione
brasiliana: "Volete che sia proibito il commercio delle armi da fuoco e
delle munizioni?"]

Come donne diciamo si' al diritto a vivere
In Brasile e nel mondo sono gli uomini quelli che piu' uccidono e piu'
muoiono uccisi dalle armi da fuoco. Ma anche le donne sono direttamente e
indirettamente colpite da questo tipo di violenza:
- nelle capitali brasiliane il 44,4% delle donne vittime di omicidio nel
2002 sono state uccise con armi da fuoco (Iser, 2005: dati Datasus, 2002).
- Nel 2004 a Rio de Janeiro 2.130 donne sono state ricoverate per ferite da
arma da fuoco (Iser, 2005: dati Datasus).
- Inoltre, sono principalmente le donne che si prendono cura delle persone
ferite da armi da fuoco, e sono principalmente le donne che garantiscono
sostegno psicologico ed economico alle famiglie e alle comunita' devastate
dalla violenza.
- Il numero delle donne che restano vedove in conseguenza di questa violenza
cresce ogni anno, e poche' le donne brasiliane guadagnano in media il 58,6%
del salario percepito dagli uomini (Ibge, 2003), questo contribuisce
all'impoverimento delle famiglie brasiliane e alla femminilizzazione della
poverta'.
*
I dati lo provano: le armi non proteggono
Le armi acutizzano i problemi come la violenza contro le donne:
- a livello mondiale dal 40 al 70% degli omicidi di donne sono commessi da
loro partners o comunque persone con cui erano in relazioni intime (Dahlburg
and Krug, 2002).
- piu' della meta' (53%) delle donne vittime di omicidi e di tentativi di
omicidio conoscevano il loro aggressore - mentre per gli uomini questa
percentuale cade al 18%. E piu' di un terzo di queste donne avevano o
avevano avuto una relazione d'amore con il loro aggressore (Iser, 2005: dati
delle Delegazioni Legali di Rio de Janeiro tra 2001 e 2005).
- In molti casi gli autori di stupri non sono degli estranei. Nello stato di
Rio de Janeiro, secondo i dati raccolti tra il 2001 e il 2003, il 48,8%
degli autori di stupri erano conosciuti dalle vittime (Cesec, 2005).
*
Le armi causano incidenti, particolarmente con i bambini in casa
- Ogni giorno tre bambini (di eta' da 0 a 14 anni) sono ricoverati in
ospedale per lesioni provocate da armi da fuoco, due per motivi accidentali
e una a causa di una aggressione (Iser, 2005: dati Datasus, 2002).
- Tra i giovani tra i 15 e i 24 anni - il gruppo piu' a rischio di violenza
armata in Brasile - quasi un terzo (31%) degli ospedalizzati per lesioni da
arma da fuoco risulta ferito per causa accidentale (Iser, 2005: dati
Datasus, 2002).
*
Il disarmo aumenta la sicurezza, particolarmente delle donne
Il maggior controllo delle armi ha contribuito a far diminuire i rischi per
tutta la societa'; e la riduzione del numero delle donne morte e' il primo e
piu' significativo risultato:
- in Canada, tra il 1995 e il 2003, il tasso di omicidi eseguiti con armi da
fuoco e' calato del 15%; gli omicidi di donne eseguiti con armi da fuoco
sono diminuiti del 40% (Canadian Department of Justice, 2004).
- In Australia, cinque anni dopo l'approvazione della legge del 1996 che
praticamente proibiva la vendita delle armi da fuoco, il tasso di omicidi
eseguiti con armi da fuoco e' caduto del 50% rispetto alle vittime
complessive; in riferimento alle donne la diminuzione e' stata del 57%
(Australian Institute of Criminology, 2003).
*
Secondo i dati ufficiali le donne sono piu' della meta' dell'elettorato in
Brasile.
La decisione e' nelle nostre mani.
Il 23 ottobre diciamo si' al diritto a vivere, si' al referendum per il
disarmo.

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