Una persona, un voto



UNA PERSONA, UN VOTO

Ad alcuni mezzi d'informazione
ad alcune persone e associazioni impegnate per la pace e i diritti umani

Gentili signore e signori,
sperando che la cosa non vi dispiaccia, vi inviamo come anticipazione
l'editoriale che aprira' il fascicolo di domani del notiziario telematico
quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".

Il Centro di ricerca per la pace di Viterbo

Viterbo, 28 agosto 2005

Mittente: Centro di ricerca per la pace
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

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EDITORIALE. UNA PERSONA, UN VOTO

Sarebbe ora che ogni essere umano contasse per un essere umano su tutte le
questioni che l'intera umanita' riguardano.
E sarebbe ora che chiunque vive in un luogo avesse sempre pieno diritto di
parola e di rappresentanza in quel luogo in cui vive.
Sarebbe ora che in materia di diritto di voto si uscisse dall'arcaico e
crudele principio dello jus sanguinis e si applicasse invece quello
ragionevole e solidale dello jus soli.
Sarebbe ora che chiunque vive in Italia, in Italia lavora, in Italia
contribuisce con la sua fatica e la sua intelligenza al benessere comune si
vedesse riconosciuto il diritto all'elettorato attivo e passivo, dai Comuni
al Parlamento.
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Una persona, un voto: e' lo storico motto delle grandi lotte per i diritti
civili che aprirono la via al riconoscimento dell'inerenza di tutti i
diritti umani ad ogni essere umano.
Una persona, un voto: e' il programma della democrazia contro tutte le
dittature.
Una persona, un voto: per me che scrivo queste righe e' cio' che mi ha
insegnato Nelson Mandela, e un'altra cosa ancora mi ha insegnato: che il
regime dell'apartheid puo' e deve essere abbattuto, e solo allora comincia
una vera, civile, umana convivenza, che tutti accoglie, e tutti libera. E
una terza cosa mi ha insegnato ancora: che finche' tu resisti alla barbarie,
l'umanita' non e' ancora sconfitta.
Una persona, un voto: e' ora che sia cosi' anche in Italia.

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