Mare Nostrum Newsletter n. 8 del 31 luglio 2004



MareNostrum Newsletter n. 8

INDICE
1. AIUTATECI A FERMARE LA VERGOGNA DELLA FONDAZIONE
REGINA PACIS!
2. PROSEGUE IL DIGIUNO A STAFFETTA CONTRO LA CENSURA



1. AIUTATECI A FERMARE LA VERGOGNA DELLA FONDAZIONE
REGINA PACIS

stefano mencherini, giornalista indipendente e regista
Rai

"Apprendo da un giornale locale pugliese che la
"Presidenza del
Consiglio
dei ministri ha inserito la Fondazione Regina Pacis
tra gli organismi
per la
lotta alle discriminazioni".
Ricordo che solo pochi giorni fa don Cesare Lodeserto,
co-fondatore con
mons. Cosmo Francesco Ruppi (presidente Cei di Puglia
e arcivescovo di
Lecce) della "Fondazione ReginaPacis", è stato
condannato per la
seconda
volta da un tribunale della Repubblica in primo grado
con accuse a dir
poco
infamanti: 1 anno e 4 mesi per violenza privata e
lesioni con sevizie o
crudeltà e altri reati. Nella condanna precedente
-invece- il Lodeserto
che
era anche segretario particolare di mons. Ruppi, è
stato condannato a 8
mesi
per essersi inviato un sms con minacce di morte, solo
per farsi ridare
la
scorta che gli era stata tolta (cosa che poi avvenne).
Ma non solo. Il prete sta subendo altri tre processi,
tra cui si
annoverano
reati simili a quelli già contestati, ma anche
sequestro di persona,
peculato e altro.
Bell'esempio davvero di lotta senza quartiere alle
discriminazioni.
Soprattutto se si pensa che una delle pratiche
adottate dal Lodeserto
quando
dirigeva il Cpt di San Foca (Lecce) era quella
accertata dalla
magistratura
e denunciata ancor prima dal mio censuratissimo ancora
oggi
film-inchiesta
Mare Nostrum (autoprodotto nel 2003) che fu tra le
iniziative che
fecero
aprire quella inchiesta penale, di ingozzare dopo
pestaggi ripetuti con
i
carabinieri dell'XI Battaglione Puglia e i suoi kapò
gli internati
musulmani
con pezzi di carne di maiale crudo. Come avrebbero
fatto ad Abu Ghraib
un
paio d'anni dopo con i detenuti iracheni le milizie
americane.
Si fa quindi sempre più urgente l'incontro richiesto
al Presidente
Carlo
Azeglio Ciampi, nell'ambito di uno sciopero della fame
ancora in atto e
che
fino ad oggi ha coinvolto oltre 80 persone tra cui
parlamentari,
sacerdoti e
suore di vera carità, antirazzisti e liberi cittadini.
Un appello invece va ai politici onesti di questo
Paese, anche ai
parlamentari europei, di indagare sulle attività
all'estero del
sacerdote
leccese e del suo superiore Ruppi, che gestiscono
centri in Moldavia e
fino
a qualche tempo fa (ancora oggi?) un ufficio di
coordinamento a
Bruxelles
sulla lotta alla tratta di esseri umani.
Solidale invece con i salentini onesti e cristiani e
musulmani e di
qualsiasi altra religione che stanno chiedendo la
riconversione in
luoghi di
studi e di pratica antirazzista, dell'ex "Lorizzonte"
di Squinzano e
del fu
Cpt Regina Pacis di San Foca, movimento di cittadini
con cui nei
prossimi
giorni si attiveranno iniziative pubbliche".

2. PROSEGUE IL DIGIUNO A STAFFETTA CONTRO LA CENSURA.

Dal 24 giugno scorso decine di parlamentari,
giornalisti, missionari,
attivisti di associazioni, migranti senza permesso di
soggiorno e tantissimi
altri stanno portando avanti lo sciopero della fame a
staffetta e a oltranza
per la libertà di informazione e la tutela dei diritti
umani e civili degli
immigrati nel nostro Paese. 
(per adesioni: comitatomarenostrum at libero.it )
Negli ultimi giorni hanno aderito:

Lunedì 18 luglio
Claudio Magnabosco, scrittore e responsabile
Progetto "La ragazza di Benin City", Aosta
Isoke Aikptanyi, mediatrice culturale,
Gruppo autoaiuto vittime della tratta, Aosta

Martedì 19 luglio
Alessandro Marescotti, presidente Peacelink, Taranto
Lara Alisio, responsabile tematica Migranti Peacelink,
Genova

Mercoledì 20 luglio
Paolo Moro, ospedale di Kimbau (Congo)

Giovedì 21 luglio
Angela Certo, impiegata, con sua figlia
Antonella Nitoglia, studentessa, Velletri (Roma)

Venerdì 22 luglio
Michele Meomartino, Coordinatore Rete Nonviolenta
abruzzese, Montesilvano
Abdellah Yousef Jamal, rifugiato politico somalo
uscito dal Cpt di Pian
del Lago
Sabato 23 luglio

Adelise Mirolli, funzionario Pubblica amministrazione,
Follonica (Gr)
Abdel Aziz Ismail Bakhit, rifugiato politico somalo
uscito dal Cpt di Pian
Del Lago

Domenica 24 luglio

Anna Pandolfini, volontaria antirazzista, Scarperia
(Fi)
Migrante senza permesso di soggiorno, Bari

Lunedì 26 luglio

Nicola Arboscelli, agricoltore, Castelbuono, Palermo,
in sciopero della
fame dadiversi giorni
Emanuela Bartolotti, fotografa e scenografa, Bologna

Martedì 27 luglio

Anna Troise, attrice e regista, Napoli
Monia Avorio Roggiano, studentessa, Gravina

Mercoledì 28 luglio

Danilo Calabrese, inoccupato, Bari
Antonella Ottaiano, studentessa, SanSevero (Foggia)

Giovedì 29 luglio
Aldo Caselli, scultore, Roma



		
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