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Appello del Movimento Nonviolento alla citta' di Verona
- Subject: Appello del Movimento Nonviolento alla citta' di Verona
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Thu, 21 Jul 2005 22:11:02 +0200
UN APPELLO ALLA CITTA' DI VERONA LA NONVIOLENZA E' ANTIFASCISMO L'ANTIFASCISMO E' NONVIOLENZA Ad alcuni mezzi d'informazione ad alcune persone e associazioni impegnate per la pace e i diritti umani Gentili signore e signori, sperando che la cosa non vi dispiaccia, vi inviamo come anticipazione l'appello che aprira' il fascicolo di domani del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Il Centro di ricerca per la pace di Viterbo Viterbo, 21 luglio 2005 Mittente: Centro di ricerca per la pace strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it * * * MOVIMENTO NONVIOLENTO: APPELLO ALLA CITTA' DI VERONA [Da Mao Valpiana, direttore di "Azione nonviolenta" ed animatore della "Casa della nonviolenza" di Verona, riceviamo e diffondiamo il seguente appello del Movimento Nonviolento (per contatti: e-mail: azionenonviolenta at sis.it, sito: www.nonviolenti.org)] Quando ci sono aggressori ed aggrediti, la nonviolenza sta sempre dalla parte delle vittime. Dunque oggi la nostra solidarieta' totale ed incondizionata va a chi ha subito il pestaggio fascista. Al di la' delle motivazioni e dei fatti (sara' la magistratura a chiarirli) siamo con chi ha subito violenza, per portare conforto e ricercare la verita'. Alla violenza si deve reagire, per contrastarla e neutralizzarla. Ma l'unica resistenza efficace e' quella della nonviolenza. Solo la nonviolenza, chiara, limpida, cristallina, e' la risposta definitiva che puo' vincere sulla violenza. Se non c'e' condanna inequivocabile di ogni tipo di violenza, non si riuscira' mai ad eliminarla. La violenza va battuta a partire da se stessi. Per questo non condividiamo che nella convocazione della manifestazione antifascista di sabato 23 luglio sia dato spazio "ad ogni tipo di linguaggio antifascista": cosa significa? Il solo, vero, unico linguaggio antifascista e' quello della condanna senza appello della violenza, che e' l'humus nel quale il fascismo cresce, la legge del piu' forte. Qualche decennio fa alcuni slogan criminali come "uccidere un fascista non e' reato" portarono poi alla tragedia del rogo di Primavalle, e al macabro elenco di giovani compagni o camerati morti sul campo. Quella strada si e' rivelata un vicolo cieco. Una sconfitta per tutti. Oggi si deve imboccare la via della nonviolenza, che e' amore per la vita, la verita', rispetto di ogni persona. La societa' civile veronese non puo' accettare che questo gravissimo episodio si riduca ad uno scontro tra opposte fazioni. La citta' non puo' delegare la reazione solo ai giovani dei centri sociali; Verona si deve svegliare ed estirpare il cancro fascista che si porta dentro. Sia il sindaco a convocare una iniziativa pubblica, civile, democratica, contro il fascismo e le connivenze che lo alimentano. La nonviolenza richiede che anche oggi si stia dalla parte di Abele. Ma nessuno deve toccare Caino. I responsabili dell'aggressione devono essere assicurati alla giustizia, con tutte le garanzie di legge, ma nessuno deve pensare di vendicarsi o di farsi giustizia da solo. Nessuno deve seminare l'odio. Chi in questi anni non ha preso le distanze dalla violenza, chi non ha rifiutato le provocazioni, chi non ha condannato azioni teppistiche, chi ha coltivato rabbia e diffuso menzogne, chi ha praticato l'illegalita' e organizzato scontri con la polizia (chiamandoli autodifesa militante), oggi non ha le carte in regola per manifestare contro il fascismo. Il fascismo non ha paura della violenza, perche' in essa cresce. Il fascismo teme la civilta', la parola, la cultura, la democrazia, le idee, perche' non le sa contrastare. La storia e' stata riscattata da Gandhi e ha condannato Hitler. La nonviolenza e' antifascismo. L'antifascismo e' nonviolenza. * * * Notizia su Mao Valpiana Mao (Massimo) Valpiana (per contatti: mao at sis.it, e anche presso la redazione di "Azione nonviolenta", via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) e' una delle figure piu' belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive ed opera come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"), e' membro del comitato di coordinamento nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa della nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione Nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del consiglio direttivo della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nello scorso mese di giugno ha promosso il digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana rapita in Afghanistan e poi liberata. Un suo profilo autobiografico, scritto con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4 dicembre 2002 di questo notiziario. * * *
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